Nuovo cambio di regole per quanto riguarda i ristoranti: in zona bianca, al chiuso, potranno sedersi in 6 allo stesso tavolo e non ci sarà alcun limite all'aperto. Nessun limite, invece, per le riunioni di famiglia in casa. Tutto invariato in zona gialla. Dopo una settimana di trattative il ministro della Salute Roberto Speranza ha sciolto ogni riserva. Ancora polemiche dai governatori di Veneto e Liguria, che avrebbero voluto togliere del tutto il limite pre-imposto.
Nuove regole su quante persone possono stare a tavola al ristorante: dopo una lunga discussione tra il Governo, le Regioni e il comitato tecnico scientifico, si è arrivati a una soluzione univoca. Secondo la circolare del Ministro della Salute Roberto Speranza il numero massimo di persone a tavola al ristorante passa a 6 in zona bianca per i posti all'interno, dov'è possibile consumare dal 1 giugno. All'aperto non ci saranno più limitazioni numeriche tra commensali non conviventi, ma rispetto alle previsioni questa regola vale solo per le regioni in zona bianca. Tutto invariato per la zona gialla: massimo 4 persone per tavolo, sia all'interno sia all'esterno.
Fa discutere invece la regola sugli ospiti negli appartamenti in zona bianca: non ci saranno limiti per le visite a casa, dove si potranno organizzare cene, ad esempio, per 15 invitati senza alcun tipo di controllo. Tutto è affidato al buon senso degli italiani.
Le notizie che si sono susseguite in questi giorni sono state tutto fuorché precise. Il 31 maggio decisione improvvisa della conferenza delle Regioni: sarebbe dovuto scomparire del tutto il numero massimo di clienti per tavolo e i clienti avrebbero potuto consumare al bancone. Dopo una mattinata in cui i bar hanno anche offerto tanti caffè, con iniziative nel Lazio e in Campania, per festeggiare la "rinascita" e con i ristoranti senza limitazioni al tavolo, è arrivata una smentita del Ministero. Una nuova circolare che ha frenato gli entusiasmi di esercenti e clienti, il numero massimo di persone sarebbe rimasto nelle 4 unità.
Scoppia la polemica, con "a capo" il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, lo segue a ruota il collega ligure, Toti. I rappresentanti della Lega invocano il buon senso, dicendo che allo stato attuale della pandemia e con tutti i "sotterfugi" possibili, questa decisione risulta essere completamente insensata, la definiscono "un'assurdità".
Dopo alcuni giorni di riflessioni anche Speranza ha capitolato firmando una nuova ordinanza: la richiesta iniziale delle associazioni di categoria era quella di stabilire in 8 persone il numero massimo di commensali seduti allo stesso tavolo, il Ministero ha optato per 6 persone al chiuso in zona bianca, nessun limite all'aperto. Resta invariato invece il limite al tavolo del ristorante in zona gialla: sempre in 4 massimo, salvo i conviventi. Se una famiglia ha due genitori, tre bambini e un nonno a carico possono sedersi dunque tutti insieme anche in sei senza alcun tipo di problemi.
La questione sul numero di commensali per ciascun tavolo riguarda anche matrimoni, battesimi e altre cerimonie che hanno ripreso a regime in zona bianca e a partire dal 21 giugno nelle altre Regioni.