Se provare la cucina locale è uno dei maggiori piaceri del viaggio, che ci permette di scoprire sapori e accostamenti del tutto nuovi, come fossimo in un luna park dei sensi. Ma è altrettanto vero che, in moltissimi posti nel mondo, compresa l'Italia, si mangiano anche pietanze che possono sembrarci molto strane. Ecco un carosello dei piatti più strani al mondo che un giorno – chissà – potreste aver voglia di provare.
Una delle cose migliori da fare all’estero è provare la cucina locale, cucina che può essere ricca di cibi peculiari della cultura indigena o magari più vicini a cose che potremmo già conoscere. In ogni caso, si tratta quasi sempre di una scoperta emozionante, che amplifica le sensazioni del viaggio.
Ma in molti posti del nostro variegato globo, compresa l'Italia, si mangiano anche pietanze che qualcuno di noi definirebbe incredibili, immangiabili o comunque molto strane. Oggi ve ne raccontiamo qualcuna fra quelle che ci sembrano le più atipiche: pronti a partire?
Non potevamo che partire da uno dei prodotti italiani più "strani" in assoluto: il casu marzu o casu frazigu. Si tratta di un formaggio pecorino le cui forme vengono lasciate in alcuni locali aperti durante i mesi primaverili ed estivi. Qui il cacio viene punto dalla Piophila casei, comunemente nota come mosca del formaggio, che depone le proprie uova all’interno della forma: arrivato il momento della schiusa, le larve trasformano la pasta tramite i loro enzimi. Di fatto le larve si nutrono del Casu martzu e trasformano la pasta in maniera omogenea, donando a tutto il prodotto un sapore molto pungente. La pasta del Casu fràzigu è morbida, burrosa, succulenta e piccante nello stesso momento. Da qui il nome: formaggio marcio.
Un formaggio riconosciuto come il formaggio più pericoloso del mondo: la sua produzione è stata vietata anche dall'Unione Europea, ma oggi è al centro di un ampio dibattito su una sua eventuale produzione "controllata".
Spuntini molto comuni in Giappone, assomigliano a biscotti al cioccolato ma sono tutt’altro: si tratta degli jibachi senbe, dei biscotti "farciti" con vespe e altri insetti. Sono realizzati nella città di Omachi, circa 120 miglia a nord-ovest di Tokyo. Parliamo di insetti selvatici presi dai cacciatori locali che li catturano proprio per creare questi a dir poco particolari biscotti: una produzione molto limitata.
Incredibile a dirsi, ma in Vietnam ci si può davvero godere il cuore di un cobra. Cosa ancora più interessante, questa specialità viene accompagnata da un denso bicchiere di sangue di cobra. Se si vuole, si può anche richiedere il veleno separatamente.
Può sembrare il piatto più "normale" in questo elenco, ma non c'è niente di più lontano dalla realtà. Non si tratta di ostriche, ma testicoli di toro, maiale o pecora pelati, infarinati, fritti e spesso serviti con una salsa piccante. Un pasto a dir poco corrobborante.
Un piatto di vermi molto grandi, chiari e colorati che in realtà non si mangiano solo in Zimbawe, ma anche in Botswana, Namibia e alcune parti del Sud Africa. La carne di questi bruchi si cucina solitamente fritta e si presenta condita con un mix di pomodori, aglio, cipolle, noci e peperoncino: un pasto che in questi territori è considerato una prelibatezza.
Un cibo comunemente apprezzato in Corea del Sud. Il piatto è essenzialmente composto da una manciata di pupe di bachi da seta, lessate e leggermente condite. Chi ha provato questo piatto afferma che il beondegi ha un gusto molto sapido e acido, con una leggera sfumatura finale che sa di pesce e noci.
L'ultimo cibo strano di questo elenco è il serpente a sonagli fritto, comunemente apprezzato nel Sud-ovest degli Stati Uniti. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare da un serpente a sonagli, si dice che questo piatto abbia un sapore simile al pollo fritto e alle cosce di rana: viene fritto in pezzi e mescolato con la giusta quantità di condimenti e spezie.