Vino: la Toscana è la regione italiana più premiata del mondo. Il riconoscimento, numeri alla mano, arriva da un prestigioso concorso enoico internazionale. Premiate 80 etichette tra i soliti nomi e prodotti meno conosciuti.
Si stringe ulteriormente il già solido legame tra la Toscana e il vino. La Regione italiana, tra i territori a cultura enoica più famosi a livello internazionale, è stata abbondantemente premiata in occasione della trentesima edizione del Concours Mondial de Bruxelles (tenutosi in Croazia e in cui sono stati presentati più di 7000 vini) con ben ottanta riconoscimenti totali.
La Toscana si piazza davanti a tutte le altre Regioni italiane per quanto riguarda i vini premiati, ben 80. Non solo i grandi classici come le Docg più famose, dal Chianti al Brunello di Montalcino, passando per il Nobile di Montepulciano, anche etichette per certi versi inaspettate (o comunque meno conosciute) tra i vini premiati al concorso mondiale. Tra queste spiccano altre denominazioni di origine come il Montecucco al Valdarno di Sopra, la Costa dell’Argentario a Cortona, Montecarlo a Suvereto fino alle Terre di Pisa, oltre a non pochi vini a Indicazione geografica tipica. Un totale complessivo di 80 vini premiati di cui 32 con la medaglia d’oro, 47 con quella d’argento e uno con il massimo riconoscimento; la Gran medaglia d’oro assegnata a un Nobile di Montepulciano Docg. "La Toscana – come comunicato direttamente dalla Regione in una nota – per la prima volta nella storia del concorso è stata la più premiata tra le regioni italiane (il 35% di medaglie contro il 26% per tutta Italia) e anche la più rappresentata con 228 vini".
“È con grande piacere che accogliamo l’eccellente risultato ottenuto dalle nostre etichette al Concours Mondial de Bruxelles – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – un importante riferimento tra le competizioni enologiche internazionali, partner, tra l’altro del nostro Buywine Toscana. Un esito che ha premiato non solo le etichette del ricco e titolato panorama che tutti conosciamo, ma denominazioni che si stanno facendo strada con un presente di qualità e un futuro dal grande potenziale. E questo grazie alla lungimiranza dei nostri produttori, al loro coraggio e alla passione che li hanno portati a fare tanti investimenti e innovazione".