Primo studio al mondo sull'affinamento in mare dei vini: una start-up seguirà passo passo il processo per capire se ci sono differenze e in che modo incidono sul sapore della bevanda. Ad oggi non esistono ricerche simili.
I vini dell'Etna vanno per la prima volta sott'acqua: a largo dell'Isola dei Ciclopi, a 50 metri sotto il livello del mare, in un'area marina protetta, i vini etnei sperimenteranno l'affinamento sottomarino. La ricerca voluta dalla star-up Orygini, fondata da tre giovani amici, Giuseppe Leone, Riccardo Peligra e Luca Catania, esaminerà l'evoluzione dei vini in affinamento durante la permanenza sott'acqua e non dopo come succede con altri prodotti simili. Verranno prelevati dei campioni da alcuni sommozzatori specializzati che scenderanno in profondità una volta al mese.
L'Etna è la nuova El Dorado dell'enologia italiana: apprezzatissimi fino al 1860, hanno vissuto per un secolo e mezzo nell'anonimato, ma grazie ad alcuni imprenditori coraggiosi, nell'ultimo decennio sono tornati alla ribalta. Oggi i vini vulcanici siciliani sono tra i più apprezzati al mondo e puoi trovarli nelle cantine e nei ristoranti più prestigiosi del pianeta. Un risultato straordinario ottenuto in pochissimo tempo e solo grazie all'incredibile sapore di questi prodotti unici. Nell'unicità vuole lavorare la start-up, tentando un approccio nuovo: l'affinamento sott'acqua e lo studio dello stesso durante il processo.
Due le aziende che partecipano al progetto, la cantina Benanti fondata dal cavaliere Giuseppe Benanti e oggi gestita dai figli Antonio e Salvino, e la cantina Passopisciaro, fondata dal produttore toscano, recentemente scomparso, Andrea Franchetti, e oggi guidata dal figlio Benjamin. Le due cantine hanno affidato 2.000 bottiglie di Etna Doc Rosso ed Etna doc Bianco, e 200 bottiglie di Volcano Gin, il primo distillato di ginepro prodotto sull'Etna. Sia i vini sia il gin saranno immersi nella zona B dell'area marina protetta Isola dei Ciclopi ad una profondità di circa 50 metri all'interno di gabbie metalliche. I vini ci resteranno per circa sei mesi e saranno studiati una volta al mese tramite il prelievo di campioni. Parallelamente saranno affinate in modo classico delle bottiglie equivalenti sulla terra ferma per vedere le differenze biochimiche che può portare (o non portare) l'affinamento in mare. Si tratta del primo studio al mondo su come evolvono nel tempo i vini sott'acqua, fatto con questo sistema e in collaborazione con l'Università per un'approfondita e imparziale analisi dei dati chimici.Gli studi attuali sono per lo più basati sull'analisi chimica pre e post immersione. Non risultano, ad oggi, pubblicazioni scientifiche divulgate sugli effetti dell'affinamento sottomarino nel suo divenire.