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25 Giugno 2024 15:00

Vini frizzanti e spumanti non sono la stessa cosa: ecco tutte le differenze

Frizzante e spumante, due termini spesso confusi, celano differenze ben precise. Entrambi vantano bollicine, ma in quantità e caratteristiche differenti.

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Quando pensiamo alle bollicine tendiamo a unire tutti i vini frizzanti in un unico grande calderone ma non tutti i vini frizzanti sono spumanti. In enologia c'è una differenza tra "vino frizzante" e "vino spumante" messa a punto da una legge della Comunità Europea che obbliga tutte le cantine dell'UE a sottostare alle stesse regole. Andiamo per ordine:

  • Il vino frizzante è un vino effervescente che presenta una "moderata effervescenza carbonica", caratterizzata da bollicine più fini e delicate rispetto a quelle dello spumante. Si distingue dai vini fermi (detti anche tranquilli) per la presenza di anidride carbonica disciolta al suo interno, che conferisce al vino il caratteristico perlage. La quantità di anidride carbonica presente nel vino frizzante varia da 1 a 2,5 bar, contro i minimo 3 bar richiesti per gli spumanti.
  • Il vino spumante è un vino effervescente caratterizzato da una rilevante effervescenza carbonica, dovuta sempre dalla presenza di anidride carbonica disciolta al suo interno. Ne ha di più però e questo conferisce al vino bollicine più intense e persistenti. La pressione interna minima per uno spumante è di 3 bar, contro i 1-2,5 bar del vino frizzante.

Vino frizzante e vino spumante non sono la stessa cosa

In nostro soccorso arriva la legge perché il Regolamento CE 479/08 della normativa UE definisce lo spumante come: "Il prodotto ottenuto dalla prima o dalla seconda fermentazione alcolica di uve fresche, di mosto di uve, di vino, caratterizzato alla stappatura del recipiente da uno sviluppo di anidride carbonica proveniente esclusivamente dalla fermentazione e che, conservato a 20 ° in recipienti chiusi, presenta una sovrapressione non inferiore a 3 bar dovuta all'anidride carbonica e per il quale il titolo alcolometrico totale delle partite (cuvée) destinate alla sua elaborazione non è inferiore a 8.5% vol."

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Sempre secondo lo stesso Regolamento Europeo, il vino frizzante è “il prodotto ottenuto da vino che presenta un titolo alcolometrico totale non inferiore a 9% vol, avente un titolo alcolometrico effettivo non inferiore a 7% vol, che, conservato alla temperatura di 20 °C in recipienti chiusi, presenta una sovrappresione, dovuta all’anidride carbonica endogena in soluzione, non inferiore a 1 bar e non superiore a 2,5 bar”.

Questo significa che vini frizzanti e spumanti sono effettivamente molto simili: la differenza sta nella sovrapressione degli spumanti (che di conseguenza creano la spuma). Questo fa avere ai vini una maggiore effervescenza e porta a uno sviluppo di bollicine più pronunciate Gli spumanti possono essere ottenuti con il Metodo classico, come per lo Champagne o il Trento Doc o con il Metodo Martinelli, come il Prosecco. I vini frizzanti possono essere di tutte le uve possibili perché la fermentazione non viene "indotta" da una tecnica messa a regime dallo sviluppo tecnico e tecnologico ma da una semplice rifermentazione.

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