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13 Luglio 2023 12:51

Vietati i nomi “da carne” ai prodotti vegetali. Ma la legge esiste già

Non ci saranno più gli "hamburger vegani" o prodotti simili: saranno vietati i rimandi alla carne per i prodotti vegetali. Peccato che fossero già regolamentati da una legge di oltre un decennio fa.

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La battaglia al "meat sounding" è stata vinta dalla Lega: il Senato ha approvato la proposta per vietare riferimenti alla carne a prodotti vegetali. L'IX Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare del Senato vieta dunque l'uso delle denominazioni tipiche della carne da usare per prodotti plant based a fini commerciali. Niente più mortadella vegetale, prosciutto vegano, bresaola di seitan, hamburger vegetale o bistecca di tofu. Peccato però che questo divieto è motivato dal nulla: l'etichetta deve già scrivere, per legge, che si tratta di prodotti a base vegetale. Non c'è pericolo che un consumatore possa confondersi.

Non si possono nominare le carni per indicare i prodotti vegetali

La proposta di legge approvata in commissione, secondo Il Sole 24 Ore, vieta ogni riferimento a carne e derivati per prodotti che contengono esclusivamente proteine vegetali. Per la Lega la dicitura inganna il consumatore con il cosiddetto meat sounding e ora le aziende dovranno trovare nuovi nomi per indicare i propri prodotti.

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Centinaio e Bergesio, firmatari dell'emendamento, parlano addirittura di "concorrenza sleale" delle aziende che sfruttano il nome della carne per i prodotti a base vegetale e che proprio per questo motivo la norma prevede pesanti sanzioni economiche. Ora il testo dovrà arrivare in Aula a Palazzo Madama, per poi completare il proprio iter alla Camera.

In realtà c'è da dire che la legge tutela già ampiamente i prodotti di origine animale e che le denominazioni che richiamano la carne sono già disciplinate nel dettaglio con le disposizioni dettate dal regolamento 1169/2011. Questo regolamento prevede che nel caso di "alimenti in cui ci sono ingredienti che i consumatori danno per scontato" l'etichetta rechi "una chiara indicazione del componente o dell’ingrediente utilizzato per la sostituzione parziale o completa". Quindi ricapitolando, per legge, quando compriamo gli hamburger di soia, oltre alla lista degli ingredienti classica, già da ora troviamo le diciture necessarie per non "cadere nella trappola" e infatti è impossibile che un carnivoro compri un prodotto vegetale credendo che sia di origine animale. Sulle confezioni ci deve almeno essere scritto "vegan", "plant based" o "vegetale" per rendere chiara la natura di ciò che si sta acquistando.

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