Viola, al limone, alla menta o greco: parliamo di basilico, re indiscusso delle erbe aromatiche e simbolo della nostra tradizione culinaria. Non solo genovese, in natura di varietà di basilico ne esistono davvero moltissime, ognuna con una sua particolarità che può rendere speciali i nostri piatti. Eccone 9 da provare in cucina.
Tra aprile e settembre, lo vediamo fiorire sui nostri balconi e profumare le nostre case, pronto per rendere speciali i nostri piatti: parliamo di basilico, pianta erbacea di origini antichissime, ricco di benefici e simbolo della nostra cucina. Verde brillante o viola scuro, al limone o alla menta: forse non tutti sanno che in natura non esiste solo in basilico ligure e italiano ma che, a guardar bene, possiamo trovarne tantissime varietà, tutte da provare. Ecco una piccola guida per riconoscere le principali, con qualche consiglio per usarle in cucina.
Il più comune e di certo il più conosciuto, il basilico genovese si riconosce per le sue foglie ovali di colore verde brillante e il suo profumo inconfondibile. Piantato tra marzo e aprile, il basilico genovese è una vera e propria istituzione nella cucina italiana: perfetto per insalate, capresi e, ovviamente pesti e salse. Un consiglio: il basilico genovese perde parte del suo aroma una volta essiccato, meglio quindi averne una piantina in casa e utilizzarlo fresco.
Esteticamente ricorda il basilico genovese anche se le sue foglie sono meno ovali e leggermente più appuntite, ma la vera peculiarità del basilico limone è nel suo aroma che, come dice il nome, ricorda quello di agrume, caratteristica che lo rende perfetto per esaltare piatti a base di pesce. Abbastanza facile da trovare, il basilico limone ha anche una buona resistenza al freddo: se ne trovate una piantina, sistematela in balcone e abbiate cura che prenda molto sole.
Il basilico cannella si presenta con fusto e fiori scuri tendenti al viola e foglie appuntite di colore verde oliva. Ha origini messicane ed è caratterizzato da un profumo che, come intuibile, ricorda quello della cannella: per questo motivo viene utilizzato nella cucina mediorientale per la preparazione di dolci, torte e creme. Ottimo anche per tisane e infusi.
Un basilico che sa di menta? Sì, proprio così: il basilico menta è una variante del classico basilico genovese, molto simile nell'aspetto ma con una nota aromatica che ricorda la menta, praticamente perfetto per ogni tipo di piatto a base di carne o verdure. Curiosità: oltre al basilico menta, esiste anche la menta basilico.
Con le sue foglie piccole, appuntite e di colore verde brillante e la sua forma a cespuglio che ricorda una sfera perfetta, il basilico greco – conosciuto anche come basilico siciliano – a prima vista non sembrerebbe neppure un basilico, ma il profumo non lascia alcun dubbio. Seminato da marzo ad agosto, il basilico greco a palla (sì, si chiama proprio così) è ottimo fresco, appena colto, per condire e arricchire insalate e piatti a base di carne e, da non sottovalutare, si adatta facilmente anche ai climi più freddi.
Anche detto rosso o violetto, il basilico viola ha la stessa forma e lo stesso profumo del basilico ligure, ma si contraddistingue per il suo colore scuro e intenso, viola appunto. Ottimo per preparare un pesto dal colore alternativo e dal sapore delicato, il basilico viola sarà un vero e proprio vanto per il vostro orticello, ma fa la sua bella figura anche sul balcone.
Fiori lilla e foglie verde scuro, il basilico liquirizia, detto anche basilico thai o anice, è una varietà molto utilizzata nella cucina orientale, sia fresco che essiccato. La sua caratteristica principale? Il suo profumo, naturalmente, che oscilla proprio tra l'aroma della liquirizia e quello dell'anice, perfetto per insaporire e rendere speciali insalate fresche o per preparare un delizioso liquore al basilico.
Anche detto basilico insalata, il basilico napoletano si riconosce per le sue foglie verdi brillanti, decisamente più grandi rispetto a quello "classico": il miglior modo per gustarlo è senza dubbio su un piatto di caprese, possibilmente a base di mozzarella di bufala campana oppure, ovviamente, su una irresistibile pizza. Essiccate, le foglie possono essere utilizzate anche per infusi e decotti.