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2 Febbraio 2021 11:00

Vaniglia: da dove viene e come si usa in cucina “l’oro nero messicano”

Arricchisce e rende speciali i nostri dolci e in pasticceria non può mai mancare: parliamo della vaniglia, naturalmente. Sapete che il baccello che usiamo per la crema pasticcera è in realtà la bacca di un'orchidea di antichissime origini? E che potrebbe avere un effetto afrodisiaco? Scopriamo insieme da dove viene la vaniglia e come usarla al meglio in cucina.

A cura di Rossella Croce
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La vaniglia è il baccello di una liana erbacea appartenente alla famiglia delle Orchidaceace, il frutto di un'orchidea di origine messicana, conosciuta fin dai tempi degli antichi Aztechi. Spezia molto costosa, seconda solo allo zafferano, perché particolarmente difficile da coltivare e lavorare, tanto da essere considerata "l'oro nero messicano", la vaniglia assume le caratteristiche note aromatiche solo dopo un lungo e sofisticato processo di lavorazione. Tutti ne conosciamo il profumo e l'aroma ma forse non immaginiamo che la vaniglia abbia proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e perfino afrodisiache: ecco una piccola guida per conoscere meglio questa perla della gastronomia.

Cos'è e da dove viene

La vaniglia è il frutto della Vanilia planifolia, tra le più importanti piante del genere Vanilla (insieme alla Vanilla Tahitiensis e alla Vanilla Pompona), appartenente alla famiglia delle Orchidaceae: una pianta rampicante, simile alle liane, con fusto esile e grandi foglie ovali. Di antichissime origini messicane, in particolare delle zone centro orientali del Paese, dove trova il clima ideale per crescere spontaneamente, la vaniglia è anche la seconda spezia più costosa al mondo, dopo lo zafferano.

I baccelli della pianta vengono raccolti quasi al termine del ciclo naturale della pianta, intorno ai 9 mesi, e poi lavorati: attraverso un processo di "sudorazione" prima e di asciugatura e condizionamento poi, si ottengono i "baccelli vaniglia", con il loro caratteristico aroma dovuto al principio odorante chiamato vanillina, sostanza che oggi troviamo anche in forma sintetica, prodotta in laboratorio.

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Proprietà e benefici

La vaniglia ha numerose proprietà benefiche e terapeutiche grazie alla presenza del composto fenolico chiamata vanillina a cui vengono riconosciute proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antibatteriche. La vaniglia, e particolare il suo estratto alcolico, sono considerati un valido antisettico naturale in grado di contrastare la proliferazione dei batteri e di proteggerci da infezioni causate da virus o funghi; sembra inoltre che tra i suoi benefici ci sia la capacità di stimolare il naturale funzionamento dell'apparato gastrico e la digestione. Anche se non confermato scientificamente, la convinzione popolare sostiene che la vaniglia abbia un effetto afrodisiaco, forse legato alla stimolazione olfattiva del suo aroma.

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Come si usa in cucina

Crema pasticcera, crema chantilly, panna cotta e torte di ogni ordine e grado: la vaniglia è un ingrediente fondamentale per impreziosire le preparazioni dolci; ma occorre saperla utilizzare nel modo giusto: è importante infatti che la vaniglia rilasci tutto il suo aroma.

Come usare la bacca di vaniglia

Se avete scelto di usare la bacca di vaniglia intera dovrete seguire alcuni semplici passaggi: su un piano da lavoro tenete fermo il baccello dall'estremità ricurva e con un coltello tagliate a metà e per il lungo la bacca; aprite bene le due metà facendo attenzione a non romperle quindi con un cucchiaino raschiate la bacca e prelevate i semini e la polpa che troverete all'interno. Una volta prelevati potete usare i semi per la ricetta che avete scelto: potrete aggiungerli direttamente al composto o mescolarli con del burro ammorbidito (se previsto dalla ricetta). Il baccello svuotato può aiutarvi a insaporire preparazioni liquide o creme: ma fate attenzione a toglierlo a fine cottura.

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