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30 Aprile 2022 15:00

Uova di storione coltivate in laboratorio: arriva da Londra il caviale sintetico

A Londra un team di studiosi sta perfezionando il caviale 2.0. Un prodotto ottenuto in laboratorio, così come la carne sintetica, che non presuppone l'uccisione dei pesci. Come si ottengono le uova di storione "coltivate".

A cura di Alessandro Creta
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Se, da una parte, negli Stati Uniti stanno creando in laboratorio carne di tigre, leone ed elefante, in Gran Bretagna vogliono portare il concetto di “prodotto sintetico” ad un livello superiore. Gli scienziati della Caviar Biotec e dell’University College London infatti stanno mettendo a punto il caviale sintetico: a tutti gli effetti delle autentiche uova di storione ma ottenute senza torcere un pelo, o meglio dire una lisca, a nessun pesce.

Il concetto alla base della produzione del caviale sintetico è, infatti, il medesimo che c’è dietro alla creazione della carne sintetica: l’utilizzo di cellule prelevate dagli animali e lavorate in laboratorio, dalle quali poi si ottiene il prodotto desiderato; hamburger, fettina, bistecca o come in questo caso uova di pesce.

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Un modo non solo etico di produrre carne, ma anche sostenibile e rispettoso degli animali stessi, che non presuppone l'uccisione di nessun esemplare. Il sapore non sarà, almeno in questi primi anni, del tutto uguale al prodotto originale, ma anche su questo stanno lavorando gli scienziati. Tempo al tempo insomma.

Come si fa il caviale in laboratorio

A Londra pensano di poter commercializzare questo prodotto tra il 2024 e il 2025, con i primi esperimenti sul caviale sintetico che stanno dando ottimi riscontri. Il team al lavoro sul progetto ha inoltre spiegato come si ottengono le uova di storione 2.0: vengono estratte le cellule di un singolo uovo di pesce, “coltivate” in un apposito liquido biochimico che ne favorisce la crescita, proprio come se fossero ancora all'interno della placenta dello storione.

In questa maniera, affermano gli studiosi, si riesce a ottenere in breve tempo la quantità di caviale prodotta in un anno. Ciò contribuirebbe anche a un crollo del prezzo di vendita, se paragonato almeno all’equivalente “tradizionale”. Non sarà, comunque sia, un qualcosa di low cost (le fasi realizzative in laboratorio sono piuttosto esose) per quanto l’azienda produttrice non ha reso noti indizi sul futuro prezzo di listino. Comprensibilmente, però, non ci vorranno 200 euro per acquistare una confezione da poco più di 100 grammi.

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Per di più, coltivando in laboratorio il caviale, non bisogna aspettare 14 anni prima che una femmina di storione raggiunga la maturità e possa deporre le uova. Altro aspetto che dovrebbe contribuire a un prezzo più contenuto.

In ultima analisi, inoltre, nessun pesce subirebbe violenza per l’ottenimento del caviale. Con il metodo tradizionale le uova, infatti, sono prelevate da storioni uccisi e iniettati di ormoni per favorirne la deposizione. Anche una motivazione etica, insomma, alla base dell’esperimento sul caviale sintetico condotto a Londra.

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