Acquistare, usare e utilizzare in cucina uova colorate può essere in qualche modo nocivo per la salute? E come distinguere un prodotto colorato con sostanze naturali da quello colorato con sostanze prodotte in laboratorio? Ecco tutto quello che devi sapere sulle uova colorate.
Nel periodo pasquale ci ritroviamo ad ammirare le uova colorate: una tradizione non solo italiana, che cela molti significati simbolici. Ma in molti si chiedono, proprio in questi giorni, se le uova colorate possano essere in qualche modo nocive per la salute. Siamo pronti a fare chiarezza su questo aspetto, che può generare un po' di paure: ecco tutto quello che devi sapere sulle uova colorate.
Per tradizione in molti parti del mondo le uova colorate si realizzano con coloranti naturali. Fra questi ci sono molti prodotti che conosciamo bene e che usiamo in cucina:
Nel caso di coloranti naturali, dunque, non c'è nessun pericolo: malgrado le uova abbiano un guscio particolarmente poroso, che assorbe dunque molto i coloranti, usando prodotti come curcuma o barbabietola essiccata non si rischia assolutamente nulla.
E con i coloranti artificiali? Iniziamo col dire che, a norma di legge, i coloranti di sintesi non possono essere nocivi per l'uomo: altrimenti, banalmente, sarebbero illegali. In Europa – e dunque anche in Italia – sono ammessi solo i coloranti che vengono autorizzati dall’Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare. Per individuarli basta leggere l'etichetta del prodotto colorato: nell'elenco, che comprende ingredienti e additivi, i coloranti vengono indicati con una sigla, comprensiva della lettera E seguita da un numero, da 100 a 199 (compresi quelli vietati per legge).
In particolare i primi 10 numeri (100-110) si riferiscono a coloranti gialli, l'E111 riguarda l‘arancione, da E120 a E129 sono i rossi, da E130 a E139 blu e violetto, verde da E140 a E149, marrone e nero da E150 a E159, mentre da E160 a E199 riguardano altri tipi di colore.
In conclusione, acquistare un uovo colorato e utilizzarlo per esempio per metterlo in un'altra preparazione non comporta alcuna conseguenza negativa, se si parla di coloranti approvati per l’uso alimentare, con le limitazioni legate ad alcuni specifici coloranti non adatti per esempio ai bambini.
Il discorso vale anche per le informazioni impresse sulle uova: anche nel caso in cui restasse impressa la data di scadenza dell'uovo, nessuna preoccupazione. Il trasferimento dell’inchiostro dall’esterno all’interno del guscio, o su altri alimenti come per esempio una pasta lievitata, avviene perché il guscio è particolarmente poroso, soprattutto se la data è stata impressa quando la calcificazione non è completa. L’inchiostro usato per la "stampigliatura" del guscio è di tipo alimentare per legge: risulta innocuo per la salute di chi lo mangia, anche se dovesse entrare a contatto con l'interno dell’uovo.
Per maggiore sicurezza, riportiamo di seguito le sigle dei coloranti che sono vietati per legge: semmai dovessi trovare una di queste sigle su un'etichetta devi assolutamente segnalarlo, perché potrebbe trattarsi di un prodotto importato sfuggito ai controlli. Ecco l'elenco completo: