Rispetto a un anno fa Verona è la città che ha fatto registrare i maggiori aumenti per quanto riguarda i servizi ristorativi. L'analisi condotta dall'Unione Italiana Consumatori evidenzia un trend generale di rincari riferiti anche alle strutture alberghiere.
Secondo un'indagine, condotta dall'Unione Italiana Consumatori, Verona a livello nazionale è la città in cui si sono registrati i maggiori aumenti per quanto riguarda i servizi di ristorazione rispetto allo scorso anno. In una graduatoria con 80 capoluoghi italiani presenti, nelle prime 10 posizioni, ben 6 di questi si trovano nel Nord Italia. Tenendo in considerazione gli ultimi dati Istat relativi al mese di giugno, l'Unione Italiana Consumatori ha stilato una classifica delle città in cui, negli ultimi 12 mesi, sono stati segnalati i rincari più alti per quanto riguarda sia i servizi di ristorazione sia quelli di alloggio.
Lo studio ha considerato, da una parte, i prezzi medi di strutture ricettive come alberghi o bed and breakfast, dall'altra ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie. Ne è emerso come il capoluogo veronese abbia fatto registrare i maggiori aumenti per quanto riguarda i servizi ristorativi, mentre Milano fa da capofila nella classifica dei rincari riferiti ai servizi e strutture di accoglienza.
A fronte di un'inflazione annua pari, per l'Italia, al 4,4%, a Verona i ristoranti rincarano di oltre il 9% rispetto allo scorso anno, più del doppio rispetto alla media nazionale. Dietro la città veronese si piazzano Gorizia, in seconda posizione con +7,8% e al terzo posto Brescia con un +7,6%.
Seguono Palermo (+7,3%), Forlì-Cesena (+7,2%), Sassari (+7%), Novara (+6,8%). In ottava posizione Lecco, Trento e Olbia-Tempio, accomunati da +6,6% rispetto allo scorso anno. In fondo alla classifica le città che hanno fatto registrare i rincari meno consistenti. Tra queste c'è Campobasso (+0.9%), Massa-Carrara e Lodi (entrambe a +1,3%) e al terzo posto Ancora (+1,7%). La ripartenza del turismo, inoltre, deve fronteggiarsi con un importante aumento medio a livello nazionale per quanto riguarda le strutture ricettive (alberghi, motel, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, villaggi vacanze, campeggi e ostelli della gioventù), i cui servizi sono aumentati del 18% rispetto al giugno dello scorso anno. Milano domina incontrastata questa speciale quanto poco piacevole classifica, con aumenti di oltre il 70% fatti registrare a distanza di 12 mesi.