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20 Marzo 2025 10:34

“Una cena costa quanto il mio affitto”: Ultima Generazione e il blitz al ristorante di Cracco

Dopo il blitz simbolico al ristorante dello chef stellato in Galleria, la nuova protesta è prevista per sabato, con la distribuzione dei pasti gratis.

A cura di Redazione Cucina
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Non c'è mai pace per Carlo Cracco: lo chef è stato preso di mira da un blitz di Ultima Generazione, il collettivo ambientalista che si è presentato in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, rialnciando la propria campagna #IlGiustoPrezzo. "Mentre quasi due terzi degli italiani faticano ad arrivare a fine mese, c'è chi vive il privilegio di non dover scegliere tra un risotto d'autore e i pasti di un mese": queste le parole nel comunicato di UG, che chiariscono le ragioni della protesta.

Cos'è successo al Ristorante Cracco

Un'occupazione vera e propria, per quanto chiaramente simbolica, da parte di sei attivisti di Ultima Generazione, che hanno bloccato il piano terra del locale dello chef in Galleria con striscioni e un sit-in pacifico. La campagna di UG "Il giusto prezzo" ha come obiettivo quello di mettere sotto i riflettori la situazione di povertà in cui versano migliaia di famiglie italiane. La richiesta allo chef Carlo Cracco, spiegano, è di aprire le porte del ristorante ogni giovedì per offrire pasti gratuiti.

"Oggi sono scesa in azione per chiedere il giusto prezzo, sia per chi compra, sia per chi produce – ha spiegato una delle attiviste ai passanti – Vi faccio una domanda: è più importante un risotto d’autore, o una bolletta pagata?". Gli attivisti hanno compiuto il blitz intorno alle 14, anche se poco sono intervenute le forze dell'ordine. Ma la protesta continuerà: sabato gli attivisti di UG si riuniranno sempre in Galleria per distribuire pasti gratis e protestare contro la "narrazione della Milano del lusso e dell’esclusione".

"Dobbiamo alzare la voce, la bolla del privilegio non si vede – hanno spiegato gli attivisti – Il 57 per cento degli italiani fatica ad arrivare a fine mese. Non si tratta di persone ai margini della società, ma stiamo parlando di lavoratori, studenti, di genitori, genitori single, di pensionati che, nonostante anni di sacrifici, non riescono a far quadrare i conti. Siamo entrati in questo simbolo del lusso e dell'opulenza per ricordare che, al di fuori dei salotti dorati, c’è un Paese che lotta per sopravvivere; mentre c’è chi brinda con champagne e gusta antipasti da 50 euro l’uno".

La protesta continua con la distribuzione di cibo

Oltre all'azione prevista per sabato prossimo, con la distribuzione di cibo gratuitamente sempre in Galleria Vittorio Emanuele II, domenica sera alle 21 è previsto un incontro online per chi desidera partecipare alla campagna #IlGiustoPrezzo, che punta a rendere impossibile ignorare il divario tra chi può permettersi un’esperienza considerata di lusso e non riesce neanche a coprire le spese essenziali. Lo chef Cracco non ha al momento commentato l'accaduto.

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Quello che i piatti non dicono
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