Un'asta da record (o quasi): ben 140 mila euro per un tartufo d'Alba che non superano il primato di qualche anno fa ma che contribuiscono a rendere il mondo un posto migliore. In che modo? Tutto il ricavato sarà devoluto in beneficenza.
Con un'offerta di ben 140mila euro per due trifole gemelle da 905 grammi l'una, l'asta mondiale del tartufo bianco d'Alba ha sfiorato un nuovo record, consolidandosi come uno degli appuntamenti più esclusivi e significativi per gli amanti del tartufo e per chi vuole fare il filantropo. Questo evento annuale, ospitato nello storico Castello di Grinzane Cavour e organizzato dall’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, è il fulcro della Fiera Internazionale del Tartufo di Alba, e rappresenta anche un'importante occasione per sostenere associazioni di beneficenza in Italia e all'estero. La cifra sarà infatti devoluta alle persone meno fortunate, come sempre: dalla sua fondazione, l'asta ha raccolto oltre 7 milioni di euro investiti in progetti umanitari in tutto il mondo.
L'asta di quest'anno ha attirato molti appassionati di tartufi e filantropi da tutto il mondo, ciascuno desideroso di aggiudicarsi uno dei lotti di tartufo bianco. A contendersi il lotto principale – le due trifole da 140mila euro – è stato un imprenditore collegato da Hong Kong, mentre il merito della scoperta del lotto è andato a Mario Aprile, presidente dell'Unione delle Associazioni Trifulau Piemontesi, accompagnato dalla sua cagnolina Lady tra le colline di Santo Stefano Roero.
Oltre al lotto principale, altri tre tartufi di 201, 235 e 505 grammi sono stati venduti a imprenditori locali e internazionali. Tra i compratori illustri, la chef Zhou Ziling, famosa titolare del ristorante stellato Silver Pot di Chengdu in Cina all'interno dello Su Shien Valley, uno degli alberghi più lussuosi della nazione. Anche se la cifra record di 184mila euro per un singolo lotto di due anni fa non è stata superata, l’edizione del 2024 ha comunque raccolto 395mila euro, destinati interamente a progetti di beneficenza.
Ci rendiamo conto che tutto ciò ci sembra quasi uno sfregio alla miseria, non dobbiamo però sottovalutare l'asta perché è sempre legata a scopi benefici: da quando è nata ha generato oltre 7 milioni di euro per cause benefiche. Quest’anno i fondi raccolti sosterranno progetti umanitari in tutto il mondo, tra cui l’Associazione Every Child Is My Child Onlus e l’Ospedale di North Kinangop in Kenya. Inoltre, sono stati messi all’asta anche vini pregiati, come il lotto dell'Asta “Barolo en Primeur”, una barrique di nebbiolo battuta a 40.000 euro e venduta anch’essa a un offerente di Hong Kong.