Forbes inserisce Nino Di Costanzo e il suo Danì Maison tra gli indirizzi imperdibili di questo 2021, con i ristoranti più cool da provare nell'anno venturo. Il locale di Ischia, che quest'anno ha confermato le 2 Stelle Michelin, è il terzo italiano a essere inserito da Forbes in questa speciale selezione. Prima dell'indirizzo partenopeo sono arrivati Le Calandre di Massimiliano Alajmo nel 2016 e il Bros' di Floriano Pellegrino e Isabella Potì nel 2017.
L'attesissima "guida" di Forbes ai ristoranti più cool da non perdere nell'anno a venire premia l'Italia dopo 3 anni d'assenza: tra i 10 ristoranti imperdibili del 2021 c'è il Danì Maison di Ischia, la splendida isola nel Golfo di Napoli, guidato da Nino Di Costanzo. Si legge nell'articolo della prestigiosa rivista internazionale che "in una delle isole più ‘Dolce vita' del Mediterraneo, circondato da un giardino che si può trovare solo nelle fiabe, lo chef Nino Di Costanzo seduce i suoi ospiti con la sua visione innovativa dei migliori ingredienti e di tutte le suggestioni della Campania, elevata alla più raffinata arte culinaria. L'arte è ovunque da Danì Maison, dai piatti unici ai quadri moderni sui muri, dall'esposizione dei dolci del Circo al tesoro di oggetti in giardino." Il riferimento al "circo" è sull'ultimo piatto dei menu degustazione del cuoco partenopeo, il suo iconico dolce: il Circo di Nino Di Costanzo è un mirabolante dessert che rappresenta in tutto e per tutto un circo in miniatura.
Ci sono il carillon e lo zucchero filato, le giostrine e i pop corn, le noccioline e il tiro a segno. Troviamo anche il clown che esce dalla scatolina con un cono croccante, hot dog, patatine e finto ketchup, gelatine, aranciata in bottiglia, latte, lamponi, pasticcini mignon e il cavatappi è raffigurato dal classico uomo forzuto dei luna park. Uno spettacolo da vedere e da gustare, una genialata che catapulta i commensali lontani dalla cucina, fin dentro il mondo onirico immaginato da uno chef che ha conquistato da tempo le 2 Stelle Michelin e che è pronto per la terza.
Il ristorante di Ischia è il primo indirizzo in Italia segnalato da Forbes dal 2017, quando a essere scelto fu Bros' a Lecce guidato da Floriano Pellegrino e Isabella Potì. Il Dani Maison è il terzo ristorante italiano a entrare in questa classifica, il primo in assoluto è stato Le Calandre, locale con 3 Stelle Michelin guidato da Massimiliano Alajmo.
Gli altri indirizzi in questa speciale selezione per il 2021 sono Atomix a New York, un ristorante coreano molto in voga nella Grande Mela; Boragó a Santiago de Cile, un ristorante che sta scalando le classifiche di tutte le speciali guide, che la scorsa settimana ha conquistato il sesto posto nella World's 50 Best dedicata all'America Latina.
C'è poi Higashiyama Wakon a Kanazawa, in Giappone, "uno dei ristoranti più belli che abbia mai visto" scrive l'autore dell'articolo. Nascosto in uno dei vecchi quartieri delle geishe di Kanazawa, all'ingresso c'è un bellissimo giardino con una porta nascosta e più piccola del normale: anche le persone più minute devono inchinarsi per entrare. Una volta dentro c'è uno spazio maestoso con dei banconi enormi e solo due tavoli. L'architettura è raffinata, la cucina è minuscola, con quattro cuochi guidati da Imai, uno chef che ha rivisitato la cucina tradizionale kaiseki.
A sorpresa troviamo un ristorante nelle Isole Faroe, che tanto a sorpresa non è: si tratta di KOKS, uno degli indirizzi in rampa di lancio della cucina nordica. Dalla Scandinavia alla Spagna con Paco Morales, chef di Noor a Córdoba. Altro ristorante in rampa di lancio è il Rote Wand Chef's Table, miglior ristorante d'Austria: lo chef è Max Natmessnig, allievo prediletto del tristellato César Ramirez. Molto classico è il Table a Parigi, ristorante monostella di Bruno Verjus, a differenza dell'Ynyshir Restaurant and Rooms in Galles: il ristorante è guidato da Gareth Ward, e unisce alla perfezione la cucina inglese, gallese e giapponese, in un menu lunghissimo, quasi sfibrante, da oltre 20 portate, servite in un vecchio maniero nella campagna gallese.
Ultimo ristorante selezionato, di nuovo in Asia, è il Sorn di Bangkok, in Thailandia. La cucina è guidata da Khun Ice e chef Yod, due persone che hanno fatto una scelta molto coraggiosa: portare nel mondo dell'alta cucina la tradizione culinaria delle regioni più meridionali della Thailandia, con piatti molto speziati e un'influenza della tradizione gastronomica musulmana davvero marcata.