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21 Marzo 2025 16:00

Un ristorante a New York in cui a cucinare sono le nonne di tutto il mondo

In una via di Staten Island si nasconde un'originale e curiosa realtà: Enoteca Maria accoglie nelle sue cucine non cuochi professionisti ma nonne. Provenienti da tutti i paesi del mondo, tramandano la cucina delle loro origini.

A cura di Arianna Ramaglia
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Nonna Claudia dal Messico – foto via instagram enoteca_maria

Se ci chiedessero che sapore ha la nostra infanzia, probabilmente risponderemmo “quello della cucina di nonna”: ed è proprio su questa idea che si basa il ristorante Enoteca Maria di Staten Island. Jody “Joe” Scaravella, di origini emiliane e proprietario del locale, ha avviato questo curioso e interessante progetto, dove a cucinare non ci sono chef professionisti, ma nonne. Sì, proprio nonne…da tutto il mondo: Libia, Giappone, Grecia, Bangladesh, Argentina e così via. Una fusione di storie, culture e soprattutto ricette che si alternano per regalare ai commensali un viaggio attraverso le cucine di tutto il mondo. Insignito del titolo “Bib Gourmand” della Guida Michelin, il ristorante è aperto solo nel weekend (venerdì, sabato e domenica) e ogni giorno è possibile trovare una nonna di una cultura diversa.

Da dove nasce Enoteca Maria

Joe nasce e cresce in una famiglia di origini italiane, dove la cucina era invasa dagli odori e dai sapori squisitamente italici. Sul sito ufficiale del ristorante, Scaravella racconta i suoi ricordi legati a quella che per lui era la capostipite della famiglia, la mamma di sua mamma: “Ricordo che andava al mercato tutti i giorni con il suo carrello della spesa. Si fermava ai negozi di frutta e verdura e mordeva una pesca o assaggiava una ciliegia, e se era buona la comprava, altrimenti la sputava a terra con un'espressione disgustata sul viso. Ero stupito che nessuno si lamentasse mai, ma dopotutto tutti lì la conoscevano”.

Enoteca Maria nasce dopo la perdita della nonna e della mamma: il desiderio era quello di omaggiare e soprattutto ricordare ciò che la loro cucina gli aveva trasmesso. Nessun piano, né tanto meno un’esperienza consolidata nel mondo della ristorazione. Un ristorante dove a cucinare erano solo nonne italiane con tutti i piatti della tradizione: polpette, spaghetti con le vongole, lasagne, tortellini.

Nonnas of the world: dall'Italia al resto del mondo

Il ristorante, nato come una sorta di consolazione in seguito a un profondo dolore, usando i sapori e gli odori come cura per l’anima, è diventato un progetto con un’impronta più spiccatamente internazionale: l’idea di tenere in vita non solo la tradizione italiana, ma quella di tutte le parti del mondo. Da qui prende il via “Nonnas of the world” un libro virtuale dove persone da tutto il pianeta potevano contribuire aggiungendo una breve biografia, foto e una ricetta tipica del paese di provenienza.

Nel 2015 poi, il progetto si sposta da uno spazio virtuale alla vita reale: nonne da tutto il mondo che portano in tavola i loro menu. Non si tratta di cuoche professioniste o in pensione, ma semplicemente donne che amano il buon cibo e amano cucinarlo per i loro nipoti. È così che Enoteca Maria diventa un posto in cui si incontrano le ricette da ogni parte del mondo, un luogo in cui il momento del pranzo o della cena va al di là del puro sostentamento, ma che diventa un momento di condivisione di tutti i saperi culinari.

Il menu fisso comunque resta italiano: prevede tutti i piatti tipici della nostra penisola, a cui si aggiungono cucine diverse ogni sera, in base alla nonna che si trova ai fornelli. E per non trovarsi impreparati, sul sito ufficiale è possibile consultare il “Nonnas Calendar”: un calendario in cui sono segnate tutte le prossime ospiti in cucina. Troviamo ad esempio Nonna Irene da Puerto Rico, Nonna Helena dall’Egitto e Nonna Dolly dallo Sri Lanka, accompagnate solitamente da un sous-chef (che siano nipoti o studentesse), e ognuno può prenotare in base alla nonna del cuore.

Si mangia…e si impara

Andare da Enoteca Maria non vuol dire soltanto sedersi e mangiare: sono previsti anche degli incontri one-to-one in cui i clienti possono chiacchierare con la nonna protagonista di quel giorno. Una cooking class, della durata di due ore e mezza e completamente gratuita, per apprendere tecniche e segreti della loro cultura di origine. Un modo per tramandare il sapere da una generazione all’altra e, soprattutto, da una cultura all’altra.

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Nonnas of the world – foto via instagram enoteca_maria
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Quello che i piatti non dicono
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