Per colpa di un fungo stanno morendo i limoni italiani. Dalla Sicilia i produttori lanciano l'allarme: produzione calata del 40% negli ultimi 30 anni e superficie coltivata ridotta del 45% rispetto agli inizi degli anni Novanta. Cos'è il mal secco, la malattia che colpisce i limoni.
Cala sempre di più la coltivazione, e di conseguenza la produzione, di limoni sul territorio italiano (ma non solo). L'allarme è stato lanciato da alcuni imprenditori e agricoltori siciliani, testimoni diretti di una progressiva diminuzione nella produzione dell'iconico agrume del Mediterraneo. Secondo i dati resi noti in 30 anni è stata tagliata di quasi la metà la superficie destinata alla coltivazione dei limoni (circa il 45% rispetto a tre decenni fa), con fisiologico calo anche della produzione, arrivata a un -40% se paragonata all'inizio degli anni Novanta.
Le cause di tutto ciò? Un progressivo deprezzamento della materia prima al momento della vendita che non permette agli agricoltori di poter adottare le misure necessarie (e costose) per proteggere le proprie piante da pericolosi agenti patogeni. Nello specifico particolarmente ostica è la malattia data da un fungo che sta costringendo i produttori a drastiche potature delle piante. Questa patologia si chiama ‘mal secco' e non può essere debellata ma solamente contrastata con costosi interventi sul campo, attraverso opportuni trattamenti fitosanitari. Difficili da sostenere economicamente anche a causa del calo del prezzo di vendita già citato. A questo proposito di recente il Governo è corso ai ripari, istituendo nella nuova legge di bilancio, approvata dal Parlamento lo scorso 29 dicembre, un apposito Fondo a tutela e difesa della salute degli agrumi.
Nello specifico il mal secco è la malattia causata dal fungo Plenodomus tracheiphilus, responsabile del calo di produzione dei limoni soprattutto in Sicilia. Si tratta dell'agente patogeno più distruttivo degli agrumi a frutto acido nella regione Mediterranea (è presente in tutti i paesi limonicoli del bacino mediterraneo e del mar Nero, a esclusione di Marocco, Portogallo e Spagna), e può essere considerato il principale fattore limitante per l’espansione della limonicoltura. Il fungo è capace di attaccare anche altre piante di agrumi, come il bergamotto e il cedro, e una volta colpita la pianta arriva a deperire, in alcuni casi, anche nel giro di poco tempo. I primi segnali della presenza del fungo si notano quando gli alberi iniziano ad avvizzirsi e a defogliarsi nelle parti superiori, arrivando poi a morire definitivamente. Fitofarmaci e composti a base di rame rappresentano le principali soluzioni per debellare il mal secco.