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18 Maggio 2023 10:37

Un bollino per i ristoranti italiani “autentici” nel mondo: presto la certificazione

Nella bozza del nuovo decreto legge è previsto un bollino che certifichi i ristoranti italiani "autentici" all'estero per combattere l'italian sounding.

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È in arrivo un nuovo decreto che farà discutere, almeno stando alle misure previste nella bozza presentata ieri. Il ddl "Made in Italy", che porta il nome del dicastero guidato dal ministro Adolfo Urso, vuole istituire un bollino per certificare i ristoranti italiani "autentici" in giro per il mondo. Il decreto prevede anche l'istituzione del liceo del Made in Italy, un conto agevolato per i giovani così da finanziarsi gli studi e un fondo per sostenere le filiere strategiche. Il provvedimento sarà discusso la prossima settimana. Vediamo nel dettaglio cosa intende fare il Governo con i ristoranti italiani all'estero.

Il bollino per i ristoranti italiani "autentici"

Nella bozza del decreto legge c'è scritto che questo bollino serve a "valorizzare e sostenere gli esercizi di ristorazione che offrono all'estero prodotti enogastronomici effettivamente conformi alle migliori tradizioni italiane all'estero e di contrastare l'utilizzo speculativo dell'italian sounding; i ristoratori situati all'estero possono chiedere la certificazione distintiva di ristorante italiano nel mondo". I ristoranti saranno invogliati a ottenere questa certificazione perché otterranno un contributo per l'acquisto di prodotti italiani "con indicazioni", vale a dire Dop, Igp, Doc, Stg e quant'altro. Il contributo verrà esteso anche all'acquisto di alcolici prodotti in Italia con una riconosciuta storia alle spalle come ad esempio il limoncello o altri amari.

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Questa certificazione "è rilasciata, su istanza del ristoratore, da un ente certificatore accreditato presso l'organismo unico di accreditamento nazionale italiano, sulla base di una tariffa approvata e di un disciplinare adottato con decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy, di concerto con il Masaf che individua i requisiti e le specifiche per il rilascio della certificazione stessa, con particolare riferimento all'utilizzo di ingredienti di qualità e di prodotti appartenenti alla tradizione enogastronomica italiana, a denominazione di origine protetta, a indicazione geografica protetta, a denominazione di origine controllata, a denominazione di origine controllata e garantita e a indicazione geografica tipica". Resterà da vedere solo l'applicazione della legge e il significato reale di "vero ristorante italiano". Un esempio simile lo abbiamo avuto con il disciplinare della pizza napoletana e l'Associazione Verace Pizza Napoletana che certifica le pizzerie in tutto il mondo. Il disciplinare facilita il loro compito, ma è un disciplinare così stringente che alcune delle pizzerie storiche e più famose di Napoli non riescono a seguirlo. Succederà lo stesso con i ristoranti all'estero? Staremo a vedere.

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