Con il termine generico di “mestoli” siamo abituati a indicare un po’ tutti gli strumenti che abbiamo in cucina e che usiamo per cucinare, ma lo sai che in realtà ognuno ha il suo nome e la sua funzione? Ecco tutte le tipologie più di diffuse (e utili) di mestoli che non possono proprio mancare nella tua cucina.
Gli utensili sono fondamentali in cucina, perché ti semplificano il lavoro ma anche perché ti aiutano a cucinare nel modo giusto. Tra gli strumenti indispensabili nella vita quotidiana culinaria ci sono sempre i mestoli, tanto semplici quanto fondamentali: con questa parola, di solito, si indicano tutti gli “attrezzi del mestiere”, a prescindere dalla loro forma e dal tipo di utilizzo. In realtà ognuno ha una sua funzione e un suo nome specifico, alcuni servono per mescolare, altri per amalgamare, altri ancora per versare o spalmare le varie preparazioni. Ma sai davvero quali e quanti tipi di mestoli esistono? Vediamo nello specifico quali mestoli sono più utili in cucina e per che cosa si utilizzano.
Lui è lo strumento che ha dato il nome a tutta la categoria ma che, in realtà, è un attrezzo ben specifico e fondamentale per importanza e utilizzo: il mestolo comune non può mancare in cucina, qualsiasi cosa tu stia preparando che preveda una cottura. La forma è quella di un grande cucchiaio più lungo e più tondo, può essere in legno, in silicone o in acciaio ma la sua versatilità è la stessa e ti permette di usarlo per mescolare, girare, raffreddare, mantecare e servire ogni tipo di pietanza. Proprio per questa estrema utilità è sempre meglio averne più di uno a disposizione.
Al secondo posto dei mestoli più diffusi e più utili si posiziona la paletta, un attrezzo di forma piatta e dagli angoli smussati che, anche in questo caso come per tutti i mestoli, può essere proposto in diversi materiali. La paletta in cucina è una sorta di jolly: principalmente serve a raccogliere gli alimenti da pentole, teglie e padelle e spostarle sui piatti o vassoi da portata, ma in realtà poi è utilissima anche per girare gli alimenti in cottura (per esempio gli hamburger), per porzionare piatti come parmigiana o lasagne e può servirti anche nella preparazione dei dolci, per spalmare creme e mousse in mancanza della spatola apposita.
Sfatiamo un grandissimo mito: la schiumarola, ovvero il mestolo tondo con i buchini, non serve per scolare i fritti (anche se può essere tranquillamente usata anche per questo scopo) ma nasce per eliminare la schiuma che si forma quando facciamo bollire carne e verdure o quando prepariamo un brodo. La sua forma particolare, infatti, permette di rimuovere tutte quelle impurità che salgono sulla superficie dei liquidi, impurità che potrebbero rovinare il gusto dei nostri piatti. In realtà per togliere gli alimenti dall’olio bollente, o scolare piccole quantità di pasta, dovresti usare il "ragno da cucina", una sorta di schiumarola costituita da una rete a maglie larghe.
Se ami preparare i dolci la spatola non può assolutamente mancare tra i tuoi mestoli. Proprio come la classica spatola da cemento o stucco è un utensile piatto molto utile per decorare le torte e spalmare le creme in modo uniforme, ma può esserti utile anche nella preparazione di ricette salate, per esempio le lasagne quando vai a spalmare la besciamella. Inoltre è molto comoda per recuperare tutti i residui da teglie, pentole e padelle, l'importante è fare attenzione a non rovinarle e proprio per questo sarebbe meglio scegliere spatole in silicone.
La pinza è uno degli utensili più sottovalutati tra tutti i mestoli, ma comodissima per molteplici funzioni: grazie alla sua forma particolare è ottima per girare delicatamente le verdure, gli straccetti di carne o gli involtini durante la cottura, ma anche estrarre i fritti dall’olio di cottura e per porzionare i formati di pasta più lunghi come spaghetti o tagliatelle. Inoltre, se scegli una pinza in plastica o in silicone, puoi usarla anche per cuocere i cibi nel wok o per mantecare la pasta lunga.
A proposito di pasta lunga, questo strumento non è tra gli indispensabili ma è una vera chicca. Il servispaghetti, come suggerisce il nome, è stato ideato proprio per impiattare bucatini, linguine, tagliatelle e spaghetti quando non vuoi scolarli, ma raccoglierli direttamente dalla pentola di cottura. Il foro centrale del mestolo permette di eliminare tutti i liquidi senza buttare l’acqua (che può servire per una eventuale mantecatura), mentre i denti laterali ti permettono di raccogliere più facilmente i fili di pasta. E non è tutto: il foro centrale è anche un indicatore di quantità, perché la pasta che vi entra all’interno corrisponde esattamente a una porzione per una persona.
Tutti gli amanti della carne devono necessariamente avere nel cassetto della dispensa un forchettone, migliore amico di chi prepara spesso il barbecue o comunque cucina spesso la carne. Questa sorta di forchetta gigante serve a tagliare meglio le carni, tenute ferme dai rebbi con una mano mentre l’altra esegue il taglio, ma è ottima anche per girare gli arrosti o la carne in cottura alla brace. Ma il forchettone non è utile solo per i secondi, è anche molto comodo per arrotolare gli spaghetti da disporre nei piatti in mancanza di altri strumenti appositi.
Probabilmente non lo conosci con questo nome e lo hai sempre chiamato solo “mestolo”, oppure "coppino", nome usato a livello regionale: ma siamo sicuri che in cucina hai almeno un ramaiolo. Si tratta del mestolo a coppa caratterizzato da una base conca tondeggiante. Serve per mescolare, ma soprattutto per servire con comodità tutti piatti liquidi o con una buona componente brodosa come brodi, zuppe, minestre e vellutate. Se è munito anche di becco, invece, è specifico per versare condimenti e salse.
Molto simile a una schiumarola, ma con dei fori più ampi, il palafritto è uno strumento pensato proprio per per scolare gli alimenti fritti e trasferirli dalla padella al piatto (sempre meglio se foderato con un foglio di carta assorbente, una delle regole per una frittura perfetta). La base ampia, tondeggiante o rettangolare, permette di raccogliere facilmente gli alimenti mentre i fori aiutano a eliminare tutto l'olio in eccesso.
La “marisa” è il mestolo dei dolci per eccellenza, composto da un manico di legno e da una spatola flessibile solitamente realizzata in silicone. Deve il suo nome e la sua invenzione alla pasticcera che nel XVI secolo lavorava al servizio del re di Francia, Maryse Monpetit, e serve per mescolare mousse e composti cremosi, raccogliere tutti i residui di impasto (anche i più ostinati) e decorare facilmente ogni tipo di dolce. Viene simpaticamente chiamata spatola “leccapentole” proprio perché permette di non lasciare nel recipiente nemmeno un briciolo di preparazione.