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26 Ottobre 2021 11:00

Tutti gli errori da non fare per preparare un minestrone perfetto

Con i legumi e le verdure che amate di più, arricchito da pasta, riso o crostini di pane, caldissimo oppure tiepido: il minestrone è un piatto dalle origini molto antiche che tutti amano. Ma, quella che può sembrare una preparazione semplice, nasconde delle vere e proprie insidie: se volete imparare a cucinare un minestrone a regola d'arte ecco quali sono gli errori da non fare mentre lo preparate.

A cura di Redazione Cucina
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Vero re delle pietanze in brodo, il minestrone è un piatto tipico della nostra cucina che in inverno diventa un vero e proprio comfort food: ricco, caldo, corroborante e gustoso. Di ricette del minestrone ce ne sono tantissime: sono obbligatorie verdure e legumi, ma ognuno decide quali tipologie e in che quantità. Il minestrone si può mangiare così com'è, o arricchire da pasta corta, riso, orzo, farro, oppure crostini di pane da ammollare. Chicca del minestrone, per gli appassionati, la scorzetta di formaggio da far sciogliere nel brodo.

Le origini del minestrone si perdono nella storia: già cucinato dagli antichi Romani, che lo preparavano con tutti i prodotti che riuscivano a coltivare o raccogliere, come con cipolle, aglio, carote, asparagi, lenticchie e così via. Come abbiamo detto, il minestrone può variare tantissimo di zona in zona, ma in Italia c'è una versione ligure diventata tipica, il minestrone alla genovese, che viene arricchito da qualche cucchiaio di pesto.

Quelli che molti non sanno è che anche nel resto del mondo si cucinano pietanze molto simili al minestrone, soprattutto in Sud America, probabilmente nate anche grazie al flusso delle migrazioni: ad esempio il minestrone venezuelano, fatto a base di piselli secchi a cui si aggiungono verdure come patate, fagiolini, carote, ma anche riso o pasta corta, o tagli di carne; il minestrone peruviano, con carne e cavoli soprattutto, ma anche mais, fagioli e patate bianche; il minestrone ecuadoriano, in pratica una zucca di lenticchie e fagioli arricchita da cipolle, peperoni, pomodori e a volte anche pasta.

Ma se, a prima vista, un piatto così diffuso può sembrare facile, vi assicuriamo che sono molte le insidie che un "semplice minestrone" nasconde: ecco dunque quali sono gli errori da non fare per preparare un minestrone perfetto e qualche consiglio utile su ingredienti e varianti.

1. Ignorare la stagionalità degli ingredienti

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Il primo errore da non commettere con il minestrone è quello di ignorare la stagionalità degli ingredienti. Se è vero che ci sono degli evergreeen, come ad esempio i legumi, questo non è altrettanto per le verdure, che dovrebbero cambiare a seconda della stagione. Se ad esempio state preparando un minestrone autunnale, oltre alla base con i vostri legumi preferiti e il soffritto, potete anche inserire zucca, fagiolini, porri, cavolfiore; se vin trovate in pieno inverno a venirvi in soccorso saranno anche broccoli, cavoli, verze, finocchi, bietole e carciofi; in primavera, invece, è bene dare spazio a spinaci, piselli e fave fresche, alle prime zucchine, alle taccole e alle patate novelle.

E in estate? Sì, perché il minestrone viene apprezzato da molti anche durante la stagione calda: in questo caso largo spazio a zucchine, melanzane, pomodori, fagioli freschi e naturalmente tanto basilico. Solo seguendo la stagionalità potrete massimizzare non solo il gusto, ma anche tutte le proprietà benefiche dei vari ingredienti utilizzati e fare incetta di nutrimenti.

2. Usare legumi in scatola

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Se volete un minestrone che rasenti la perfezione, dovrete bandire fagioli, lenticchie e ceci in scatola. Il motivo è molto semplice: si tratta di prodotti precotti che arriverebbero sfatti a fine cottura. Inoltre, i legumi in scatola spesso vengono conditi con sale o zucchero per motivi di conservabilità, cosa che renderà meno salutare il vostro minestrone. Molto meglio usare legumi freschi, oppure secchi, magari unendo alla ricetta del minestrone un po' della loro acqua di cottura.

3. Tagliare male gli ingredienti

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A parte il classico soffritto da inserire alla base, con gli immancabili carote, sedano, cipolle (o porri, decidete voi) tagliati anche in maniera più grossolana, il resto delle verdure andrà tagliato in maniera uniforme e regolare. Se tagliate una patata a pezzi grossi e un'altra a pezzi più piccoli la cottura non sarà uniforme e potrete trovarvi ingredienti sfatti e altri ancora crudi.

4. Cuocere tutto insieme

minestrone alla genovese

Anche in questo caso è bene fare molta attenzione: fagioli, patate, broccoli non hanno tutti lo stesso tempo di cottura. Cosa mettere prima? Naturalmente i legumi secchi che, oltre all'ammollo, hanno comunque bisogno di tempi lunghi, patate, verdure più tenaci come broccoli o cavolacee e poi il resto. Un segreto per evitare di avere consistenze del tutto sbagliate: tagliate a pezzi più piccoli quelli che si cuociono in maggior tempo e a pezzi più grandi quelli che richiedono un minor tempo di cottura.

5. Cuocerlo poco o troppo

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Si sa, le minestre hanno bisogno di tempi di cottura abbastanza lunghi, ma questo non vuol dire dimenticarli sui fornelli. Il tempo minimo di cottura è di un'ora, che può arrivare a 3 ore a seconda della grandezza degli ingredienti. Se non avete molto tempo a disposizione, la pentola a pressione può fornirvi un grosso aiuto: in questo caso, lasciate cuocere a fiamma moderata fino a quando la pentola non emette il classico fischio; da quel momento, potete far cuocere il minestrone dai 10 ai 20 minuti.

6. Usare dadi o insaporitori

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L'errore più grande che potete fare è quello di usare dadi o insaporitori per il vostro minestrone. A tutti sarà capitato nella vita di preparare una pastina veloce con il dado, ma se volete realizzare un vero minestrone dovete bandirli dalla cucina. Sale, verdure di alta qualità ed erbe aromatiche saranno più che sufficienti a rendere il vostro minestrone super gustoso. Inoltre potete aggiungere spezie, usare la salsa di soia al posto del sale (ma scurirà la vostra preparazione), sfumare il soffritto con il vino, inserire i ciuffetti delle carote, un po' di pesto come nel minestrone genovese e, soprattutto le scorze di formaggio grattugiato. Queste, infatti, doneranno un tocco unico al vostro minestrone: un ottimo modo per insaporirlo evitando sprechi in cucina.

7. Esagerare con il sale

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Cuocendo tanti elementi diversi insieme può capitare di sbagliare a dosare il sale: verdure, ortaggi e legumi, infatti, non assorbono il sale allo stesso modo. Vi suggeriamo dunque di mettere poco sale a metà della preparazione e poi, qualche minuto prima di spegnere il fuoco, assaggiare ed eventualmente aggiungerlo. Cosa fare se ne avete messo troppo? Prendete una patata, sbucciatela e inseritela nella preparazione tagliata in pezzi grossolani, anche se non arriverà a cuocersi in tempo: questa assorbirà l'eccesso di sale e potrete rimuoverla prima di portare in tavola il minestrone.

8. Non giocare con le consistenze

frullare ripieno

Chi l'ha detto che il minestrone si può fare solo in versione classica? Per coloro che non amano molto la consistenza di legumi o verdure consigliamo di passarlo oppure frullarlo: potete passarlo per intero e aggiungere poi degli spaghetti spezzati, oppure passarne metà e sommarlo al resto delle verdure a pezzi. Le differenti consistenze, in cucina, vincono sempre.

9. Servirlo così com'è

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La cosa bella del minestrone è che, oltre alle verdure preferite, potete scegliere anche gli ingredienti che amate di più per servirlo. I puristi del minestrone lo vorranno così com'è, ma provate a inserire dentro riso, farro, orzo, pasta corta, pasta lunga o anche fresca, ad esempio i maltagliati, ma anche dei crostini di pane ben tostati e magari leggermente strofinati con uno spicchio di aglio. Infine, l'immancabile giro di olio extravergine di alta qualità e il vostro minestrone sarà diventato un'autentica delizia.

10. Mangiarlo solo caldo

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È vero, il minestrone è il simbolo della stagione fredda. Ma, come spiegato prima, molti lo usano anche in primavera o estate: il minestrone, infatti, può essere mangiato tiepido o addirittura freddo. Provare per credere.

Infine, se vi avanza, non buttatelo, ma congelatelo in vaschette monoporzioni: sarà utilissimo nelle giornate in cui avrete poca voglia di stare ai fornelli ma, allo stesso tempo, necessità di un piatto corroborante e nutriente.

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