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10 Ottobre 2023 13:00

Tutti gli alimenti da non cuocere o evitare di riscaldare nel microonde

Abbiamo selezionato i cibi che rischiano di perdere proprietà nutritive, quelli potenzialmente tossici e altri che "esplodono": il microonde è un buon alleato in cucina, ma bisogna saperlo usare.

A cura di Federica Palladini
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Diamo a Cesare quel che è di Cesare: il microonde è uno di quegli elettrodomestici che se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. Per fortuna lo hanno già fatto poco più di 70 anni fa, con il vantaggio di poter ottimizzare i tempi in cucina, nonostante i giudizi sul suo conto non siano mai stati unanimi, visto che falsi miti e fake news sulla pericolosità per la salute dovuta alle radiazioni emanate dal forno sono dure a morire.

Quel che è certo, è che riscaldare, scongelare e addirittura cucinare nel microonde va fatto con cognizione di causa, seguendo prima di tutto le istruzioni del proprio strumento e poi alcune regole base (e qualche trucco) per non auto sabotarti:

  • Utilizza sempre i giusti contenitori, in quanto non tutti i materiali sono indicati per la cottura con onde elettromagnetiche.
  • Conosci il significato delle icone relative alle diverse funzionalità di cui dispone il tuo modello, per sfruttarne tutte le possibilità.
  • Mantieni il microonde nelle migliori condizioni possibili, pulendolo con cura, anche con metodi naturali se preferisci non usare detergenti chimici.

Importante: gli alimenti non sono tutti uguali, ma hanno bisogno di tempi e modalità di trattamento diversi per essere valorizzati. In più, ci sono dei cibi che è meglio non cuocere o riscaldare al microonde, per non incorrere in perdita di proprietà, intossicazioni o spiacevoli reazioni (es. esplosioni indesiderate). Vediamo quali sono.

1. Uova e alimenti con la buccia: mai

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Farsi un uovo sodo al microonde non è sconsigliato, è praticamente proibito. A dirlo, con estrema sicurezza, è la scienza. L’interno dell’uovo una volta inserito nella camera e azionata la cottura passa dallo stato liquido a quello gassoso in pochi secondi: il guscio impedisce al vapore di fuoriuscire, causando così un esplosione, che potrebbe avvenire anche nel momento in cui lo si tira fuori dell'elettrodomestico, per via dello sbalzo di temperatura. Risultato? Niente uovo sodo e pericolo di ustioni.

Da prestare attenzione, in generale, a cibi con la buccia come pomodori, mele, salsicce con il budello, würstel e patate: subiscono nel microonde lo stesso effetto delle uova, con il vapore intrappolato all’interno. In questo caso c’è però una soluzione: bucherellare l’alimento prima di metterlo nel microonde.

2. Pollo: meglio evitare

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La carne di pollo può essere contaminata da batteri come salmonella e campylobacter ed è anche per evitare la loro proliferazione che non deve mai essere lavata prima di cuocerla. Oltretutto è una buona pratica sterilizzare bene gli utensili (come tagliere e coltelli) che sono entrati in contatto con la carne. Solo un’adeguata cottura permette di eliminare i potenziali rischi, cosa che il microonde non può garantire, sia a partire da un pollo crudo, sia dagli avanzi.

Le radiazioni elettromagnetiche, infatti, non penetrano in profondità e neppure in modo omogeneo: non è detto quindi che gli agenti patogeni siano completamente debellati. Meglio una cottura tradizionale, in padella o al forno – oppure in microonde con la funzione forno – con alte temperature. Altrimenti riduci il pollo in straccetti o bocconcini o gira i filetti un paio di volte, per avere un riscaldamento più omogeneo.

3. Avanzi di patate e funghi: sì e no

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Per i funghi e le patate essere riscaldati al microonde non è un problema, sempre a patto che siano stati conservati nel modo corretto. Il rischio, infatti, è quello che, se lasciati troppo tempo a temperatura ambiente prima di essere messi in frigorifero, abbiano potuto sviluppare dei batteri – per esempio nei tuberi il Clostridium botulinum, causa del botulino negli alimenti – e quindi risultare pericolosi per l’uomo se non eliminati con le alte temperature, che il microonde non supporta. L’intossicazione è quindi dietro l’angolo.

In più, le proteine che si trovano nei funghi una volta che questi vengono cotti si deteriorano molto velocemente: un cattivo mantenimento può far insorgere mal di stomaco dopo averli mangiati. Il consiglio per i funghi già cucinati è quello di non oltrepassare le 24 ore.

4. Riso avanzato: sì e no

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Un problema di sicurezza alimentare arriva anche dal riso, per il motivo evidenziato precedentemente. Le onde del forno non sono nocive per la salute dell’uomo, ma non riuscirebbero a sconfiggere degli eventuali batteri presenti già nel riso crudo, i Bacillus cereus, sopravvissuti alla prima cottura. Se il riso cotto è rimasto a lungo a temperatura ambiente (più di 2 ore) e quindi trattato con poca attenzione prima di essere riscaldato è possibile che questi batteri producano tossine, causando appunto un’intossicazione, con conseguenti fenomeni diarroici.

5. Peperoncino fresco: mai

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Riscaldare dei peperoncini al microonde non è una buona idea. Tutta colpa della capsaicina, ovvero la sostanza che ne conferisce la piccantezza: questa, riscaldandosi, potrebbe reagire diventando particolarmente irritante al palato. Allo stesso tempo, con l’apertura dello sportello, potrebbe trovarsi nel vapore, che entrando con in contatto con occhi e gola rischia di causare bruciori. In più, la buccia del peperoncino intero potrebbe fare resistenza ed esplodere.

6. Pane e pizza: meglio di no

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Far rinvenire il pane o una pizza al microonde può essere comodo, in quando si riscaldano con maggiore velocità del forno, ma la costante è quella di trovarsi di fronte a consistenze gommose e mollicce che se lasciate nuovamente raffreddare diventano durissime. Questa reazione è data dalla presenza degli zuccheri nell’impasto, che come si sciolgono in modo rapidissimo a causa delle onde, con la stessa velocità si cristallizzano una volta fuori. Il metodo migliore per gustare quindi questi avanzi ricreando (quasi) la croccantezza originaria è usando il classico forno.

7. Acqua per té e tisane: meglio di no

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I fan lo sanno bene: per godere di tutto il gusto e il sapore che il sprigiona una volta messa la bustina o l’infuso nell’acqua la temperatura è importante: ogni varietà ha la sua, ed è fondamentale che il calore sia distribuito in modo uniforme nella tazza. Cosa che non garantisce il riscaldamento al microonde: le sue onde, infatti, non cuociono per convenzione come farebbe un bollitore assicurando che tutto il liquido abbia la stessa temperatura, ma a causa della forma del contenitore succede che solo la parte esterna si riscalda, facendo rimanere freddo o tiepido l’interno e il fondo.

8. Sugo e passati: solo con contenitore

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Per questa tipologia di alimenti non siamo di fronte a un divieto, ma un accorgimento per non far diventare qualcosa di estremamente facile, estremamente fastidioso. A tutti è capitato che il sugo messo in microonde schizzasse dappertutto. Salse e passati, infatti, sono liquidi densi, spesso conditi, che non permettono al vapore di trovare le giuste vie di fuga, accumulandosi all’interno, causando quindi delle piccole esplosioni. Il consiglio è sempre quello di avvalersi di un contenitore con coperchio, altrimenti sono meglio i comuni pentolini, così da non perdere tempo ed energie per pulire bene l’elettrodomestico.

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