I primi hanno foglie grandi, di colore verde scuro, carnose e amarognole che si mangiano cotte, nei secondi sono più dolci, tenere, piccole, di un verde brillante e si usano crude: gli spinacini, infatti, sono gli spinaci giovani, raccolti in anticipo rispetto alla totale maturazione.
Capita spesso, al banco dell’ortofrutta o tra gli scaffali del supermercato, di trovarsi davanti a una doppia scelta: spinaci o spinacini? I nomi suggeriscono una parentela stretta – che infatti c’è – ma le distinzioni non si limitano alla forma “vezzeggiativa”. I due ortaggi, pur appartenendo alla stessa specie botanica, presentano caratteristiche diverse per quanto riguarda aspetto, gusto e impieghi in cucina. Andiamo alla scoperta di cosa sono e delle principali differenze, così da utilizzarli al meglio.
Lo spinacio (Spinacia oleracea) è una pianta erbacea della famiglia delle Amaranthaceae, originaria probabilmente dell’antica Persia e introdotta in Europa dagli Arabi nel Medioevo, nonostante sia solo a partire dal XIX che viene sempre più apprezzata come alimento. In Italia è coltivato soprattutto nelle regioni del Centro-nord ed è un ortaggio tipico della stagione invernale (da novembre a marzo), dato che predilige climi freschi e temperati. Esteticamente si presenta con foglie verdi scure, di forma ovale o allungata, spesse e carnose, dal sapore amarognolo. Dal punto di vista nutrizionale gli spinaci hanno un’alta quantità di vitamina C, acido folico e fibre e sono una discreta fonte di ferro (anche se non la migliore come sosteneva Popeye): sono un cibo tipico delle diete sane e leggere, grazie al basso apporto calorico e all’alto contenuto di acqua. Si consumano in ricette previa cottura (per mitigare il sapore e aumentare la biodisponibilità del ferro), saltati in padella, lessati come contorno o inseriti in preparazioni più elaborate, dalle torte salate agli gnocchi.
Il termine “spinacini” non identifica una pianta diversa, bensì indica una selezione precoce dello stesso spinacio. Si tratta, in pratica, di spinaci raccolti in fase giovanile, quando le foglie sono ancora piccole, tenere, lisce e più chiare rispetto a quelle della pianta adulta. Proprio per questo motivo, gli spinacini vengono anche chiamati spinaci baby o spinacini baby. Si distinguono quindi per avere un gusto delicato, ideali per il consumo a crudo: sono il più delle volte protagonisti di insalate e guarnizione per piatti freddi, magari anche veloci e pratici da preparare, sposandosi bene con formaggi freschi, frutta secca, agrumi e condimenti leggeri tipo citronette o vinaigrette. I valori nutrizionali si equivalgono: per preservarli al meglio nello spinacino, se si vuole cuocere, è consigliata la cottura al vapore, più delicata.
Dopo aver visto in generale cosa sono spinaci e spinacini, ecco quali sono le differenze principali tra le due verdure.