Le trombette dei morti sono funghi selvatici apprezzati in cucina per il loro aroma intenso, tanto da essere soprannominati il "tartufo dei poveri". Scopri come riconoscerli, dove trovarli e perché sono considerati un ingrediente gourmet, nonostante il nome sinistro.
Le trombette dei morti, nome scientifico Craterellus cornucopioides, sono funghi appartenenti alla famiglia delle Cantharellaceae. Il loro nome comune può sembrare un po’ macabro, ma deriva dal loro aspetto: sono funghi di colore scuro, quasi nero, a forma di trombetta o imbuto, che ricordano un corno rovesciato. La somiglianza con la forma di uno strumento musicale o un corno ha contribuito a farli conoscere ma oltre alla forma c'è anche un altro motivo. Questi funghi spuntano intorno al 2 novembre, giorno della commemorazione dei defunti, e questo ha contribuito alla nascita di questa classificazione così particolare.
Anche grazie al nome suggestivo, le trombette dei morti sono molto apprezzate in cucina. Crescono nei boschi di latifoglie, soprattutto sotto querce e faggi, in gruppi numerosi e prediligono terreni umidi e ricchi di sostanza organica. Purtroppo però la maggior parte dei cercatori di funghi li lascia lì dove sono perché il loro aspetto non è così invitante e sono difficili da scovare. Soprattutto sui funghi però non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina: molti funghi bellissimi sono velenosi, altri bruttini sono invece perfetti in cucina.
Le trombette dei morti sono funghi dal nome evocativo e dall'aspetto un po' misterioso, ma dal sapore intenso e aromatico che le rende un vero e proprio tesoro per gli appassionati di cucina e di micologia. Sono parenti stretti dei finferli quindi può capitare di trovarli vicini.
Riconoscere questi funghi non è difficile, ma richiede attenzione, poiché il loro colore scuro, con una superficie liscia e opaca, li rende spesso difficili da individuare tra il fogliame autunnale. La forma è a imbuto o trombetta, con bordi ondulati e irregolari, che si espandono verso l'esterno; possono raggiungere i 5-12 cm di larghezza nella parte superiore e hanno un odore delicato, con un sapore terroso e leggermente fruttato una volta cotti. Caratteristica distintiva delle trombette è quella di essere completamente cave all'interno, con una colorazione più chiara verso la base del gambo, che può virare al grigio. Nonostante il loro aspetto non particolarmente invitante, questi funghi sono del tutto commestibili e vengono ampiamente utilizzati in cucina.
Le trombette dei morti sono conosciute come il "tartufo dei poveri" per via del loro aroma ricco e intenso, che ricorda vagamente quello del tartufo nero. Anche se non sono costosi come i tartufi veri e propri, il loro utilizzo in cucina aggiunge un tocco di raffinatezza ai piatti. Come i tartufi, le trombette dei morti possono essere essiccate e utilizzate per insaporire salse, risotti, zuppe e altri piatti. Una volta essiccate, il loro sapore si intensifica ulteriormente, rendendole un ingrediente prezioso e versatile.
Essiccate, mantengono a lungo il loro sapore e possono essere usate tutto l'anno. Puoi mangiarle fresche, dopo averle saltate in padella con aglio e olio, per un contorno semplice o come base per risotti e sughi. Puoi cucinarle in umido perché grazie alla consistenza morbida sono perfette per arricchire le zuppe o da servire con il brodo. A prescindere dalla preparazione, ti suggeriamo anche di provare questi funghi come ripieno per tortelli o ravioli, spesso in abbinamento a formaggi delicati. Ottimi anche nei primi di pasta fresca con burro, panna e prezzemolo o nei misti di funghi, da usare nei risotti e con la selvaggina Essendo imparentati in maniera molto diretta con i più celebri finferli, puoi usare le trombette dei morti in tutte le ricette in cui useresti i "cugini".
Le trombette dei morti crescono soprattutto nei boschi di latifoglie, in particolare sotto faggi e querce, e amano il terreno umido. Si trovano prevalentemente in autunno, da fine ottobre a novembre inoltrato, e spesso crescono in grandi gruppi, rendendo la raccolta abbondante una volta individuate. Essendo un fungo difficile da vedere per il suo colore scuro, è consigliabile cercarlo nelle giornate luminose, quando i contrasti con le foglie cadute sono più evidenti.