Le trofie sono un formato di pasta fresca tipico della tradizione ligure, ideale da condire con il classico pesto alla genovese. Per la loro preparazione casalinga occorrono solo tre ingredienti: semola di grano duro, acqua e sale. Una volta ottenuto un panetto liscio e omogeneo, si prelevano tanti pezzetti di impasto e si lasciano scorrere lungo il palmo della mano.
In questo modo otterremo la caratteristica forma a cavatappi, allungata e attorcigliata, che consentirà alle trofie di abbracciare al meglio il condimento scelto. Una ricetta che richiede un pizzico di manualità, ma certamente non difficile da eseguire in casa, che è in grado di regalare grandissime soddisfazioni a tavola.
Quando le trofie saranno pronte, ti basterà lessarle in acqua bollente e salata per circa 5 minuti, scolarle e gustarle con un fragrante pesto al basilico, un sughetto di pomodorini freschi o con l'abbinamento che preferisci, come asparagi e salmone. Perfette per qualunque pranzo in famiglia o cena con gli amici, conquisteranno grandi e piccini per la loro irresistibile bontà.
Scopri come preparare le trofie fatte in casa seguendo passo passo procedimento e consigli. Prova anche la pasta alla Montecarlo.
Di origini antiche, sembra che le trofie siano nate ai tempi delle crociate, tra l'XI e il XIII secolo: i cuochi di bordo le preparavano impastando farina e acqua, e poi strofinandole velocemente sui pianali delle cambuse. Nel corso degli anni si trasformarono in prodotto familiare e rituale grazie proprio alle donne liguri che le confezionavano amorevolmente nelle loro cucine con semplici ingredienti, per poi venderle.
Per ottenere la caratteristica forma arricciata e allungata, queste utilizzavano un ferro da maglia in legno, intorno al quale si arrotolava un pezzettino di pasta che veniva poi schiacciato con il palmo della mano. Il successo fu talmente grande che nel 1977, per far fronte a una richiesta in continuo aumento, venne inventata la prima macchina per la loro realizzazione meccanica.
Oggi la produzione è soprattutto industriale e viene eseguita con appositi macchinari. Il nome potrebbe derivare dal dialetto genovese strufuggiâ, ovvero "strofinare", dal movimento necessario per arricciarle; secondo un'altra interpretazione potrebbe provenire dal greco trophe che significa "nutrimento", ma è più verosimile la derivazione da trépho, cioè volgere, torcere.
Setaccia la semola in una ciotola, aggiungi l'acqua, un po' per volta, e inizia ad amalgamare gli ingredienti con un cucchiaio 1.
Setaccia la semola in una ciotola, aggiungi l'acqua, un po' per volta, e inizia ad amalgamare gli ingredienti con un cucchiaio 1.
Lavoralo energicamente sul piano di lavoro per qualche minuto 2.
Lavoralo energicamente sul piano di lavoro per qualche minuto 2.
Al termine dovrai ottenere un panetto morbido, ma non appiccicoso 3.
Al termine dovrai ottenere un panetto morbido, ma non appiccicoso 3.
Copri il panetto con una ciotola e lascialo riposare per 30 minuti 4.
Copri il panetto con una ciotola e lascialo riposare per 30 minuti 4.
Trascorso il tempo di riposo, preleva dei pezzetti di impasto per ricavare delle palline grandi come biglie 5.
Trascorso il tempo di riposo, preleva dei pezzetti di impasto per ricavare delle palline grandi come biglie 5.
Fai rotolare la pallina lungo tutto il palmo della mano 6.
Fai rotolare la pallina lungo tutto il palmo della mano 6.
Poi attorcigliala facendola scorrere verso destra sotto il dorso della mano 7.
Poi attorcigliala facendola scorrere verso destra sotto il dorso della mano 7.
Man mano che procedi, sistema le trofie su un tagliere o un vassoio, spolverizzato con un po' di farina 8.
Man mano che procedi, sistema le trofie su un tagliere o un vassoio, spolverizzato con un po' di farina 8.
Lessa le trofie in acqua bollente e salata, quindi scolale e versale in una ciotola con il pesto 9.
Lessa le trofie in acqua bollente e salata, quindi scolale e versale in una ciotola con il pesto 9.
Manteca e, se necessario, aggiungi poca acqua di cottura 10.
Manteca e, se necessario, aggiungi poca acqua di cottura 10.
La trofie fatte in casa al pesto sono pronte per esser gustate 11.
La trofie fatte in casa al pesto sono pronte per esser gustate 11.
Chi preferisce, può preparare le trofie sostituendo la semola di grano duro con la farina 00, oppure realizzando un mix di farina 00 e integrale. Seguendo le nostre dosi, dovrai utilizzare 300 gr di farina 00 e 100 gr di farina integrale, quindi lavorare l'impasto come da ricetta.
La quantità di acqua necessaria per la preparazione delle trofie può variare in base alla tipologia di farina utilizzata: per questo il consiglio è di aggiungerne poca alla volta, verificando man mano la consistenza dell'impasto.
Per lavorare al meglio le trofie, l'impasto dovrà essere un po' umido, ma non appiccicoso. Spolverizza la spianatoia con pochissima farina e scegli un piano di lavoro piuttosto ruvido, sarà più facile realizzare la forma attorcigliata.
Le trofie fatte in casa possono essere conservate a temperatura ambiente, coperte con un canovaccio, per massimo 2 giorni. In alternativa, puoi trasferirle in freezer poche per volta e, una volta congelate, raccoglierle in unico un sacchetto gelo per alimenti.
Le trofie fatte in casa sono un formato di pasta versatile, perfetto da abbinare a qualsiasi condimento, di mare o di terra. Di seguito, potrai trovare ben 6 idee, veloci e appetitose, per portare in tavola una pietanza squisita: dai piatti raffinati con panna e gamberi o asparagi e salmone, fino ai grandi classici come la pasta al pesto, alla carlofortina o alla Montecarlo, passando per la variante con crema di noci e speck.