Dalle carni saporite, tenere e delicate, le triglie vengono esaltate da cotture brevi e gentili, in grado di mantenerne succosità e fragranza, fritture dorate e gratinature irresistibili. Ricette semplici e stuzzicanti per tutte le occasioni.
Pesce di scoglio tra i più gustosi, le triglie appartengono alla grande famiglia delle Mullidae, che comprendono più di ottanta specie ittiche differenti. Piccole e dalla forma affusolata – la lunghezza media si aggira intorno ai 20-25 centimetri – queste si distinguono per i due barbigli posti sotto la bocca, sfruttati come sonda per individuare le prede, e per la colorazione rosea, con macchie rosse più o meno sgargianti.
Presenti anche nelle acque del mar Mediterraneo, le triglie vivono in fondali poco profondi, caratterizzati da rocce, scogli e strati di sabbia. Le specie più conosciute sono due: la triglia di fango, che, come si evince dal nome, raschia i fondali fangosi e non emerge mai troppo verso la superficie, e la triglia da scoglio, pesce osseo di dimensioni maggiori e molto pregiato.
Saporite e carnose, le sue carni sono assai delicate e tendono a disfarsi piuttosto facilmente: per questo vanno maneggiate con molta cura e cotte per tempi brevissimi, affinché mantengano succosità, tenerezza e l'ineguagliabile sentore di mare.
Ottime per realizzare guazzetti o zuppe tipiche della tradizione nostrana, si prestano anche per fritture dorate, spesso in compagnia di calamari, totani e gamberi, e cotture alla griglia o al cartoccio, ideali per chi desidera qualcosa di più leggero e digeribile; delicate al punto giusto, si abbinano egregiamente a primi di mare e risotti cremosi e ben mantecati.
Ricche di omega 3, acidi grassi indispensabili per il buon funzionamento dell'organismo, le triglie presentano anche un ottimo quantitativo di vitamine e sali minerali, in particolare fosforo e magnesio. Insomma non esiste un motivo perché non se ne faccia incetta in pescheria e non si decida di impiegarle in ricette stuzzicanti e sfiziose.
Se è la fantasia a scarseggiare, ecco che veniamo in soccorso noi con tante idee semplici e veloci, perfette per stupire amici e parenti in qualunque occasione: dal pranzo informale in famiglia fino alla cena estiva in terrazza. Al momento dell'acquisto, assicurati solo che queste siano freschissime, che l'occhio sia brillante, il corpo sodo e l'odore gradevole e di mare. Al resto ci pensiamo noi.
A questa ricetta spetta senz'altro un posto d'onore: tipica della cucina toscana, e in particolare della città portuale di Livorno, si tratta di una pietanza semplice e genuina che celebra tutta la genuinità della tradizione regionale: qui le triglie, protagoniste indiscusse, vengono esaltate da un sughetto di pomodoro piccante, arricchito dalle erbe aromatiche, per un risultato succoso e fragrante.
Un secondo adatto a qualunque pranzo o cena di pesce, da completare – come esige la tradizione – con qualche fettina di “pane sciocco”, per l'immancabile scarpetta finale, e un contorno di stagione.
Qui le carni tenere e delicate delle triglie vengono esaltate dalla cottura in olio bollente, per un risultato fragrante e davvero irresistibile. Ti basterà squamare ed eviscerare il pesce, operazioni che puoi effettuare facilmente in casa oppure con l'aiuto del tuo pescivendolo di fiducia, passarle accuratamente nella farina e infine tuffarle nell'olio di semi di arachide ben caldo, fino a leggera doratura.
Una volta pronte e ancora bollenti, puoi servirle da sole, con una spruzzata di succo di limone e un calice di vino bianco, oppure utilizzarle per arricchire una frittura mista a base di calamari, gamberi, alici, sogliole e merluzzetti. Per un tocco gourmet accompagnale a una maionese fatta in casa o a una salsina a base di yogurt: conquisteranno anche l'ospite più esigente.
Se preferisci un metodo di cottura più leggero della frittura, ma ugualmente super croccante, il forno è ciò che fa al caso tuo. Nella nostra ricetta ti proponiamo due versioni diverse: una classica, in cui le triglie, una volta pulite, vengono semplicemente spennellate con un'emulsione a base di olio extravergine di oliva, sale ed erbette aromatiche.
Nella seconda, invece, il pesce viene passato in una ricca panatura a base di pangrattato ed erbe aromatiche, quindi cotto in forno, per un risultato finale dorato e ben gratinato in superficie, ma tenero e succoso al cuore. Un secondo di pesce gustoso e molto veloce da realizzare, perfetto per qualunque pranzo di famiglia o cena con gli amici, da completare con un contorno di patate al forno.
Se, invece, desideri una pietanza nutriente e leggera, ma che non necessiti dell'accensione del forno, eccoti accontentato. In questo caso le triglie, freschissime e opportunamente eviscerate, vengono sistemate su una piastra ben calda e grigliate appena 4-5 minuti per lato: le carni tenere e particolarmente delicate tendono a sfaldarsi con facilità, per questo vanno maneggiate con cura e cotte in tempi brevissimi.
Una volta pronte, andranno condite con un'emulsione a base di prezzemolo, aglio, succo di limone e olio extravergine di oliva, ma a piacere puoi aggiungere le erbe aromatiche che più ti piacciono. Velocissime da preparare, sono ideali per una cena estiva tra amici, quando si ha voglia di passare una serata in relax senza stare troppo ai fornelli.
Una ricetta a firma dello chef Sasà Giugliano, del ristorante napoletano Mimì alla Ferrovia, facilmente replicabile anche in versione casalinga, ma che richiede un pizzico di pazienza. Dovrai aromatizzare i filetti di pesce con sale, pepe e scorza di limone, sistemarli su fettine di pane, ritagliate seguendo la forma della triglia, e poi lasciate riposare in frigo, avvolte con pellicola trasparente, per circa 6 ore.
Una volta pronte, ti basterà passarle in forno per pochissimi minuti, quindi guarnirle con una salsina al prezzemolo e una realizzata con i pomodorini del piennolo. Fragrante e dalla crosticina dorata e irresistibile, lo chef campano accompagna infine il piatto con un'insalatina cosiddetta "cafona" a base di fagiolini, patate, pomodori, peperoncini verdi e cipolla. Una delizia per gli occhi e il palato.
Dedicato agli amanti della pasta: ecco un primo semplice e raffinato a un tempo, in cui la sapidità e delicatezza delle triglie incontra la fragranza e il gusto piacevolmente amarognolo dei carciofi. Per portarlo in tavola, ti basterà mondare gli ortaggi, tagliarli in spicchi e farli rosolare poi in una padella antiaderente con un soffritto di aglio e olio.
Si aggiungono i filetti di triglia, privati delle lische e ridotti a tocchetti, si sfuma il tutto con il vino bianco e si utilizza il condimento ottenuto per condire gli spaghetti alla chitarra, lessati in acqua bollente e scolati al dente. Una ricetta ideale da servire per il pranzo della domenica in famiglia o una cena in compagnia di ospiti speciali che ti porterà via pochissimi minuti ai fornelli.