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18 Luglio 2024 10:30

Torna il Giffoni Food Talk: la dieta mediterranea come modello in continua evoluzione

Cookist è il media partner dei Giffoni Food Talk, i panel gastronomici del Giffoni Film Festival che si terrà dal 19 al 27 luglio. Tema trainante la dieta mediterranea in ogni suo aspetto.

A cura di Redazione Cucina
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Torna il Giffoni Film Festival, la più importante kermesse per ragazzi del mondo del cinema. Dal 19 al 27 luglio la cittadina in provincia di Salerno ospiterà migliaia di bambini, ragazzi e semplici appassionati di cinema diventando la capitale italiana della settima arte per l'ennesima volta: sono ormai giunti alla 54esima edizione del festival. La manifestazione ideata da Claudio Gubitosi si innova di volta in volta e una delle novità più apprezzate è la commistione tra il cinema e il cibo. Per il secondo anno ci saranno infatti i Giffoni Food Talk, una serie di incontri per approfondire il tema della gastronomia da un punto di vista medico-scientifico, letterario e artistico e giornalistico. Anche quest'anno il tema trainante sarà la dieta mediterranea, un patrimonio inestimabile della nostra storia a tavola e non solo. Cookist sarà il media partner di questa seconda edizione del Giffoni Food Talk.

Parlare di cibo per diffondere informazioni e culture

Dal 19 al 26 luglio, dalle ore 20:00, la sala Grieco del Complesso Monumentale di San Francesco a Giffoni Valle Piana si trasformerà in un palcoscenico di incontri e dibattiti con esperti e professionisti del settore. Al centro di questa edizione la #MediterraneoExperience, un concetto che va oltre la semplice dieta mediterranea e abbraccia uno stile di vita che unisce culture e tradizioni dei popoli bagnati dal Mar Mediterraneo.

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Grandi protagonisti di questa seconda edizione del Giffoni Food Talk saranno proprio i ragazzi "investiti" del ruolo di "Food ambassador": sono giovani tra i 18 e i 30 anni che si confronteranno su tematiche legate alla dieta mediterranea e non solo, che animeranno i panel insieme a chef, giornalisti, nutrizionisti e altri professionisti del settore. Gli ospiti di questo evento saranno:

  • il 19 luglio, Michelina Ruocco: dirigente CNR – Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante, ci parlerà delle tecnologie innovative per la protezione delle colture
  • il 20 luglio, Renata Bracale: docente universitaria, nutrizionista e scrittrice, ci guiderà alla scoperta della vera dieta mediterranea, dalla sua storia agli studi sui consumi alimentari degli italiani.
  • il 21 luglio, Lara De Luna: giornalista, approfondirà l'evoluzione della rappresentazione mediatica dello stile mediterraneo nel corso del tempo.
  • il 22 luglio, Emilio Ferrara: presidente del Consorzio Edamus e promotore del Salone della Dieta Mediterranea, presenterà il nuovo Manifesto della Dieta Mediterranea.
  • il 23 luglio, Massimo Carmando, Enrico Indelli e Giulio Corrivetti: rappresentanti della Fondazione Scuola Medica Salernitana, ci parleranno dell'importanza di una corretta alimentazione per la salute.
  • il 24 luglio, Cinzia Borrelli: consigliera dell'Ordine dei Tecnologi Alimentari Campania e Lazio, affronterà il tema dell'uso consapevole delle plastiche e della lettura delle etichette ambientali.
  • il 25 luglio, Fabrizio Mellino: chef del ristorante Quattro Passi, e uno dei più giovani 3 Stelle Michelin della storia (ottenute a soli 32 anni) ci spiegherà come la dieta mediterranea viene interpretata nell'alta cucina.
  • il 26 luglio chiude la manifestazione la redazione di Cookist con la direttrice Francesca Fiore e il giornalista Leonardo Ciccarelli che parleranno dell’evoluzione della dieta mediterranea attraverso l'integrazione di prodotti e pratiche gastronomiche dei Paesi lontani.

Il tema dell'integrazione è fondamentale per parlare della dieta mediterranea

La dieta mediterranea, celebrata per i suoi benefici per la salute e la sua ricchezza culturale, è il risultato di secoli di scambi culturali e integrazioni tra diversi popoli. Questo modello alimentare non è solo una questione di cibo, ma rappresenta uno stile di vita che comprende la cucina, le abitudini alimentari e le tradizioni delle regioni del Mediterraneo. Proprio su questo tema si basa il nostro talk al Giffoni Film Festival.

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Non dobbiamo mai smettere di favorire l'integrazione e gli scambi culturali tra i popoli cosicché la dieta mediterranea e la nostra società possano continuare ad evolversi. Questo regime alimentare affonda le proprie radici nei popoli provenienti da Grecia, Egitto, Arabia e altre regioni che hanno portato con sé le loro conoscenze agricole, le loro tecniche di coltivazione e i loro prodotti tipici, contribuendo a creare un mosaico gastronomico unico e variegato.

Possiamo dividere le evoluzioni della dieta mediterranea in tre grandi "sezioni":

  1. Quella delle antiche civiltà con Greci, Fenici, Romani e altri popoli antichi hanno lasciato un'impronta duratura sulle tradizioni alimentari del Mediterraneo. La dieta mediterranea includeva già molti degli elementi base come cereali, legumi, olive e uva, ha poi integrato nuove tecniche e nuove risorse grazie alla commistione delle persone.
  2. Quella degli scambi commerciali e delle colonizzazioni, a partire dall'Impero Romano con il bacino Mediterraneo che diventa crocevia di scambi commerciali. Spezie, frutta secca, e cereali erano scambiati tra diverse culture, arricchendo le diete locali. Le colonizzazioni successive, come quelle degli Arabi in Sicilia e in Spagna, hanno introdotto ingredienti nuovi come il riso, gli agrumi, il caffè e lo zucchero. Grande ruolo lo hanno avuto anche le Repubbliche Marinare con Venezia e Amalfi su tutte: una a Est e una a Ovest sono la porta di accesso di nuovi ingredienti meravigliosi che oggi consideriamo italiani a tutti gli effetti.
  3. Infine l'epoca moderna grazie alle esplorazioni e alle conquiste europee hanno portato un flusso continuo di nuovi alimenti dal Nuovo Mondo e dall'Asia. Pomodori, patate, mais, peperoni e cacao sono stati introdotti in Europa e rapidamente integrati nelle cucine locali.

Ora serve un quarto step perché la dieta mediterranea deve continuare ad evolversi, restando fedele alla propria storia e al proprio concetto di salubrità. Come possiamo integrare nuovi ingredienti arrivati grazie ai flussi migratori? È un imperativo che dobbiamo cogliere anche perché questo regime alimentare non è solo attuale ma è addirittura futuristico: predilige le fonti vegetali, i prodotti freschi, stagionali e cucinati in modo semplice. La dieta mediterranea è un modello di alimentazione sano e sostenibile, ancora oggi fonte di ispirazione per le cucine di tutto il mondo. Dobbiamo anche noi ispirarci alle cucine di tutto il mondo per migliorare i nostri capisaldi.

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Quello che i piatti non dicono
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