Molti non sanno che i pomodori usati per la Tomatina di Buñol, la celebre battaglia"rossa" della comunità valenciana, sono coltivati appositamente: non sarebbero venduti comunque perché il loro sapore è davvero acre. Ecco come si svolge questa spettacolare tradizione popolare.
Un'ora di battaglia a colpi di pomodori maturi che rende la cittadina di Buñol uno scenario unico, dove tutto, cose e persone, diventa rosso fuoco. È la Tomatina, celebre tradizione popolare tipica di Buñol, nella Comunità Valenciana: un rito che si ripete dal 1945 e che è stato interrotto più volte, a causa di restrizioni e leggi fasciste. Una tradizione che spesso ha incontrato la critica degli ambientalisti, anche se a torto: oggi vi raccontiamo come si svolge la Tomatina di Buñol e perché, come molte tradizioni del genere, non prevede alcuno spreco di cibo.
La Tomatina nasce nel 1945, durante la festa dei Giganti e testoni, altra tradizione popolare che accomuna molti Paesi europei compreso il nostro. Pare che durante la celebrazioni sia scoppiata una rissa fra giovani che, impossibilitati a usare altri strumenti, cominciarono a lanciare dei pomodori trovati sui banchi di vendita, usandole come armi. La polizia disperse i manifestanti e la cosa parve finire lì. Ma il giorno successivo i giovani tornarono a battagliare con i pomodori, questa volta portandoseli da casa, proprio come si fa con armi e munizioni. Il conflitto fra autorità e i giovani, che avevano ormai trasformato una rissa in un'occasione di festa – durò per qualche anno fino a quando, dal 1957 in poi le autorità iniziarono a sostenere l'ormai formata iniziativa: dal 1980 è proprio il comune a fornire i prodotti per la battaglia, che si svolge l’ultimo mercoledì di agosto, nel periodo in cui il Paese è appunto in festa.
La Tomatina venne però osteggiata in diverse occasioni, per esempio durante gli anni del regime di Franco e, in particolare negli anni ’50 e ’60, ci furono anche diversi arresti per averla organizzata clandestinamente. Dopo la morte del dittatore, nel 1975, la festa è tornata a essere celebrata ogni anno e sempre più frequentata.
La Tomatina è una battaglia che si svolge ormai da 79 anni con delle regole ben precise. In mattinata i camion portano i pomodori destinati alla battaglia che viene avviata alle 12 e dura in tutto solo un'ora: anche in questo frangente i partecipanti devono rispettare alcune norme per evitare di fare male agli altri o di creare troppi disagi al Paese.
In particolare:
Nel 2023 oltre 20 mila persone si sono date battaglia a colpi di pomodoro, usando circa 150.000 pomodori. Ma perché non deve essere considerata uno spreco?
Quello che in molti non sanno è che i pomodori usati per la Tomatina sono coltivati appositamente in Estremadura e a Xilxes, nella provincia di Castellón: si tratta di una varietà speciale con un gusto non particolarmente appetibile che viene lasciata maturare molto tempo proprio per avere la consistenza giusta per la battaglia. Si tratta di una coltivazione che nasce appositamente e che dà lavoro a molte persone: questi pomodori, senza la loro festa, semplicemente non esisterebbero. O meglio non ne esisterebbero le coltivazioni e la varietà sarebbe stata probabilmente soppiantata da varietà destinate al consumo umano, probabilmente scomparendo.