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23 Agosto 2023 13:00

Il tarassaco, una pianta dalle mille virtù: proprietà benefiche e come usarlo in cucina

Usata fin dal medioevo per le sue proprietà depurative, il tarassaco è un pianta officinale molto usata in cucina. Scopriamo le proprietà e gli usi in cucina.

A cura di Monica Face
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Hai mai fatto volare i semi di un soffione, quel fiorellino bianco e morbido che una volta in aria si trasforma in tanti piccoli paracadute? Sai che quel batuffolo nasce dal tarassaco? Questa pianta, che si trova facilmente nei prati e lungo le strade, ha tanti altri nomi: dente di leone, "piscialetto". E sicuramente anche tu ne hai raccolto uno e, soffiandoci sopra, hai espresso un desiderio. Ma il tarassaco non è solo un gioco per bambini: è anche un alimento gustoso e un rimedio naturale. Vediamo insieme come sfruttare le sue proprietà benefiche e i suoi usi in cucina.

Caratteristiche del tarassaco

Il tarassaco è una pianta erbacea, diffusa in quasi tutti i paesi con climi temperati, che cresce spontaneamente nei prati e ai bordi delle strade. Come dicevamo è noto anche con il nome di dente di leone, soffione o piscialetto, per via delle sue proprietà diuretiche, e si contraddistingue per il suo fusto cavo e lattiginoso, le sue foglie lobate e dentate e il suo fiore giallo-oro che si trasforma in una sfera lanuginosa dopo la fioritura, il classico “soffione”.

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Il tarassaco è una pianta dalle mille virtù, che può essere usata sia come rimedio naturale che come alimento. Grazie alle sue proprietà diuretiche, digestive, depurative, antinfiammatorie e antiossidanti, può aiutare a prevenire e a curare vari disturbi e a migliorare il benessere generale. Tuttavia, come ogni pianta medicinale, va usato con moderazione e con attenzione alle possibili allergie, interazioni e controindicazioni.

Proprietà del tarassaco, la pianta amica del fegato

Il tarassaco è noto soprattutto per le sue proprietà medicinali, note fin dall’antichità. Nella medicina tradizionale cinese, ad esempio, è stato utilizzato per secoli per migliorare la digestione, ridurre l'infiammazione e favorire la diuresi. Anche gli antichi Romani e Greci lo utilizzavano come rimedio naturale per diverse patologie, come disturbi digestivi, febbre e infiammazioni.

Il suo nome scientifico deriva dal greco taraxakos, che significa “rimedio contro il turbamento”. Infatti, questa pianta ha effetti benefici su vari organi e funzioni del nostro organismo, grazie alle sue sostanze bioattive e ai suoi principi attivi variamente distribuiti tra radici e foglie. E in particolare le sue proprietà sono:

  • Depurative: il tarassaco aiuta a purificare il fegato e a eliminare le sostanze nocive dal sangue. Può essere utile in caso di intossicazioni, epatiti, cirrosi e acne.
  • Diuretiche: stimola la produzione di urine e favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso e delle tossine. Ottima per quando si soffre di ritenzione idrica, edemi, ipertensione e calcoli renali.
  • Digestive: facilita la digestione, aumentando la secrezione delle ghiandole dell’apparato digerente e stimolando la produzione di saliva e succhi gastrici e pancreatici.
  • Coleretiche e colagoghe: favorisce la produzione di bile da parte del fegato e il suo deflusso verso l’intestino. Efficace in caso di insufficienza epatica, colecistite, calcoli biliari e colesterolo alto.
  • Antinfiammatorie: il tarassaco ha un effetto blandamente antinfiammatorio sulle mucose digestive e urinarie. È quindi un valido aiuto in caso di gastrite, cistite, prostatite e reumatismi
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Le controindicazioni del tarassaco

Il tarassaco è generalmente ben tollerato, ma può avere alcune controindicazioni:

  • Allergia: può causare reazioni allergiche in persone sensibili alle piante della famiglia delle Asteracee, come la camomilla, l’arnica o l’ambrosia. I sintomi possono essere eruzioni cutanee, orticaria, prurito, gonfiore o difficoltà respiratorie.
  • Interazioni farmacologiche: il tarassaco può interferire con alcuni farmaci, come gli anticoagulanti, i diuretici o gli ipoglicemizzanti. In questi casi, è bene consultare il medico prima di assumere il tarassaco.
  • Gravidanza e allattamento: non ci sono studi sufficienti sulla sicurezza del tarassaco in gravidanza e allattamento. Per precauzione, è meglio evitare il suo uso in queste condizioni.

Come usare il tarassaco in cucina

Il tarassaco è una pianta che si trova facilmente in natura, ma se non hai la possibilità di raccoglierlo direttamente dall'ambiente circostante, puoi acquistarlo in alcuni negozi di alimenti biologici, erboristerie o farmacie.

Quando lo acquisti, assicurati di scegliere prodotti di qualità, preferibilmente biologici e privi di sostanze chimiche o additivi.

Come molti fiori edibili, si possono consumare i boccioli, ma anche le foglie e le radici. Vediamo come usarli in cucina.

1. Le foglie

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Le foglie del tarassaco sono l’ingrediente principale di insalate primaverili e di alcune ricette regionali. Hanno un sapore amarognolo e sono ricche di vitamine e sali minerali. Si raccolgono preferibilmente prima della fioritura, quando sono più tenere e meno amare, e si lavano bene sotto l’acqua corrente. Si possono consumare crude o cotte, a seconda dei gusti e delle preparazioni. Ottima la frittata con foglie di tarassaco.

2. I fiori

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I fiori del tarassaco sono commestibili sia freschi che secchi. Hanno un sapore dolce e sono ricchi di antiossidanti. Si raccolgono quando sono ben aperti, preferibilmente al mattino, e si conservano in luogo fresco e asciutto. Si possono usare per decorare piatti salati o dolci, per preparare sciroppi, marmellate, liquori, miele o infusi.

3. Le radici

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Si raccolgono preferibilmente in primavera o in autunno, quando la pianta è più giovane e meno amara. Si scelgono le radici più grosse e carnose, che si estraggono dal terreno con l’aiuto di una vanga o di una forchetta. Si lavano bene sotto l’acqua corrente, eliminando le parti danneggiate o sporche. Si possono consumare crude o cotte, a seconda dei gusti e delle preparazioni.

Un po' di folklore

Il tarassaco è presente in varie leggende e credenze popolari, che lo hanno reso una pianta molto amata e rispettata in molte culture. Ad esempio, in alcune tradizioni popolari europee, soffiare sui semi di tarassaco è considerato un gesto che porta fortuna e che fa realizzare i desideri. In altre culture, questa pianta è stata utilizzata come ingrediente magico in pratiche rituali. Ad esempio, in alcune tradizioni africane, è utilizzato per preparare un incenso che viene bruciato per allontanare gli spiriti maligni e proteggere la casa dalla negatività.

Inoltre, in alcune culture popolari europee, il tarassaco è stato associato alle fate e alle creature magiche: si credeva che le fate amassero il tarassaco e che esso potesse essere utilizzato per attirarle o per avere il loro favore.

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