Lo street food non è fatto solo di panini grondanti di formaggio o pizza: sono tantissime le ricette dolci che puoi gustare per strada, in Italia e all'estero.
Non solo pizze, panini o focacce, lo street food annovera anche tante ricette dolci da gustare per strada. Lo street food non è invenzione moderna, così come pensano in molti: è una tradizione antichissima che esisteva già nell'antica Grecia e che ha dato vita a studi sociologici e antropologici. I così detti dolci da passeggio sono delle specialità che fanno parte a tutti gli effetti del mondo "cibo di strada": si possono acquistare nei food truck – che i Italia sono spesso le "ape car"- ovvero comodi furgoncini in cui il dessert viene preparato da zero.
Alcuni Paesi europei hanno una sorta di primato per lo street food dolce: è il caso del Belgio dove le gaufre, meglio conosciute come waffle, si mangiano a tutte le ore del giorno acquistandole dagli stand nelle piazze principali. Ma anche città italiane come Napoli e Palermo ne sono ben fornite, benché i salati troneggino in quantità.
Ecco allora una selezione di street food dolci da provare: tutte ricette golose e "importanti", ma anche facili da realizzare, come si conviene a una "coccola da passeggio" che si rispetti.
Dolcetti spagnoli fritti super golosi, tipici soprattutto dell'area di Madrid: i churros. La loro particolare forma viene conferita dall'impasto introdotto in una churrera, una sorta di siringa da pasticcere, e spremuto direttamente in una pentola di olio di oliva bollente. Tutto rigorosamente fatto per strada.
Una ricetta ungherese non molto conosciuta al di fuori del Centro Europa ma davvero deliziosa. I kurtoskalacs sono piccoli cannoli di sfoglia lievitata, arrotolata a spirale intorno a un cilindro di legno, cotti sul fuoco e serviti tradizionalmente come street food in occasione di fiere e mercatini di Natale. Vengono farciti con la crema pasticciera, spennellati con il burro fuso e cosparsi con lo zucchero e un pizzico di cannella.
Passiamo a uno street food di casa nostra, proveniente da una delle regioni che più ha contribuito a questa modalità: le graffe napoletane. Si tratta di ciambelle dolci, fritte e ricoperte di zucchero, tipiche della pasticceria napoletana, realizzate con un impasto a base di patate, farina, lievito e burro, che risulta morbidissimo grazie proprio all’aggiunta di patate lesse e alla doppia lievitazione. Un dolce lievitato che a Napoli viene tradizionalmente preparato a Carnevale ma che ormai si può trovare durante tutto l'anno.
Un dolce che puoi trovare sui banchi delle rosticcerie, anche se può sembrare strano. Le iris fritte sono delle bombette ripiene tipiche di Palermo: dei dolcetti di pasta lievitata, farcite in vario modo (nella nostra ricetta con una crema a base di ricotta e zucchero), fritti in olio bollente e gustati caldissimi per apprezzare l'effetto croccante all'esterno e morbido all'interno. Furono realizzate per la prima volta nel 1901 da un pasticciere del luogo, Antonio Lo Verso, in occasione della prima di "Iris", l'opera lirica di Pietro Mascagni, e da allora sono divenute lo street food dolce più amato da palermitani e turisti.
Chiamate anche crispeddi, o zeppole di riso, le crispelle di riso sono dei dolci fritti tipici di Catania: una volta venivano preparate il 19 marzo, in occasione della Festa di San Giuseppe mentre oggi, come le graffe, è possibile gustarle tutto l'anno. Si tratta di dolcetti a forma di bastoncini, dorati, croccanti e molto semplici: vengono preparati con un impasto a base di riso, cotto per assorbimento nel latte, farina, zucchero, arancia e cannella. Dall'impasto si ricavano dei bastoncini che vengono fritti e serviti con una copertura al miele e succo d'arancia: il tutto viene completato con una spolverizzata di zucchero a velo misto a cannella.
Un altro dolce tipico della festa di San Giuseppe che ha oltrepassato i confini di questa celebrazione: le zeppole ripiene. Meglio conosciute come zeppole di San Giuseppe, sono soffici ciambelle di pasta choux farcite con un ciuffo generoso di crema pasticciera e poi guarnite con amarene sciroppate e una spolverizzata di zucchero a velo. Una vera e propria delizia da mangiare camminando e sporcandosi un po' di crema.
Una specialità la cui paternità è contesa: i waffle. In realtà la loro origine è legata al Belgio, dove sono conosciute come gaufre, si sono diffuse prima in Nord Europa, specialmente in Francia, e poi nel resto del mondo, fino ad arrivare negli Stati Uniti. Si preparano con una pastella a base di uova, zucchero, farina, latte e un pizzico di lievito istantaneo; vengono poi cotte in un'apposita cialdiera che conferisce loro la consistenza spugnosa e leggermente caramellata. Infine, i waffle, vengono farciti con creme, marmellata, miele, sciroppo d'acero, cioccolato fuso, panna, frutta fresca e secca e così via.
I brownies sono uno di quei dolci nati proprio come dessert "da passeggio". Si narra, infatti, che siano stati preparati per la prima volta a Chicago nel 1892 quando, in occasione di una fiera per festeggiare i 400 anni dalla scoperta dell'America, Bertha Palmer, un'altolocata signora, chiese al suo chef di realizzare un dolce che fosse pratico da portare con sé e che al tempo stesso non le sporcasse mani o vestiti. Così arrivarono questi golosi quadrotti al cioccolato, già divisi in pezzi: fu amore immediato, tanto che subito dopo arrivò la variante del blondie, che non sarà certo l'unica.