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Stracotto emiliano: la ricetta tradizionale succulenta che si può mangiare il giorno dopo

Preparazione: 50 Min
Cottura: 300 Min
Difficoltà: Facile
Dosi per: 4 persone
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A cura di Genny Gallo
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Stracotto emiliano: la succulenta ricetta tradizionale che si può mangiare il giorno dopo

ingredienti

Per lo stracotto
Muscolo di manzo (cappello del prete o spinacino….)
1,2 kg
Lardo o pancetta
80 gr
cipolle
150 gr
Carote
150 gr
Sedano
40 gr
Olio extravergine d’oliva
4 cucchiai
Vino
2 bicchieri
Aglio
1 spicchio
Estratto di pomodoro
1 cucchiaino
Brodo vegetale
q.b.
Burro
1 noce
Chiodi di garofano
3
Cannella
1/2 cucchiaino
Per il contorno
Farina per polenta
375 gr
Acqua
1,5 l
Sale
1 pizzico

Lo stracotto emiliano è un secondo tipico dei pranzi delle domeniche: una ricetta succulenta e genuina che si prepara in casa da tempo immemore. Tipico in particolare della provincia di Piacenza (dove per tradizione si fa anche con la carne d'asina), si tratta di un piatto ricco e saporito, a base di carne di manzo cotta a lungo – e per questo morbidissima – in un sugo a base di brodo, estratto di pomodoro, aromi vari e vino. La caratteristica più particolare è l’aggiunta dei chiodi di garofano e, in alcune case, di una stecca di cannella, che danno alla carne un sapore decisamente invernale e familiare. La sua preparazione, una volta, era legata alla ricetta degli anolini, perché proprio con questo tipo di carne si preparava il loro ripieno. Oggi lo stracotto di prepara per diverse occasioni: non mancate l'occasione di provare questa ricetta sicuramente lunga, anche se non molto complessa, che però vi regalerà grandi soddisfazioni. Noi lo abbiamo abbinato a un bel piatto di polenta, ma voi potete decidere di variare il contorno come preferite.

Come preparare lo stracotto emiliano

Iniziate la preparazione la sera precedente, tritando la cipolla e le carote a cubetti. Tagliate il lardo o la pancetta al coltello, fino ad avere un battuto sottile, quasi una crema 1.

Create nella carne delle incisioni verticali, riempitele con 2/4 del vostro battuto di pancetta o lardo 2. Tenete da parte quello rimasto.

Mettete la carne in una ciotola, copritela con il vino, le spezie e le verdure, quindi lasciate marinare per una notte 3.

Il giorno dopo scolate la carne e le verdure dalla marinatura, mettendo da parte il liquido. Scaldate burro e olio in una pentola di ghisa, quindi aggiungete la pancetta rimasta 4.

Aggiungete le verdure e poi la carne, facendola rosolare con cura da ogni lato, in modo da sigillarla 5.

Aggiungete il vino della marinatura e circa 1 litro di brodo 6. Abbassate la fiamma al minimo, aggiustate di sale e cuocete per circa 5 ore.

Una volta pronta, levate la carne dalla pentola e affettatela 7. Passate al passaverdure il sugo del condimento.

Nel frattempo portate ad ebollizione l’acqua per la polenta, salatela e versate la farina a pioggia 8. Cuocete per il tempo necessario (una quarantina di minuti circa) . Servite la carne caldissima con il proprio sugo.

Consigli

Oltre ai tagli consigliati, per questa ricetta potete usare anche il girello (conosciuto anche come magatello) o il bordone di coscia (noce). Vi consigliamo di variare poco la ricetta, perché si tratta di una preparazione tradizionale: naturalmente, se preferite un gusto più delicato, potete usare il vino bianco al posto del vino rosso ed evitare di inserire le spezie.

Questa ricetta si mangia spesso anche il giorno successivo alla cottura, grazie alle mille sfumature di sapore che la carne, a contatto col sughetto, acquisisce.

Conservazione

Lo stracotto emiliano si può conservare in frigo, ben chiuso da un contenitore ermetico, per 1-2 giorni.

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