Compatta, comoda e dolcissima, la zolletta di zucchero è stata a lungo una valida alleata per addolcire tè e caffè. Ma conosci la sua storia? Venne inventata per caso, e fu anche utilizzata per uno scopo medico che salvò centinaia di vite.
Fino a qualche anno fa era abbastanza comune trovare nei bar le zollette di zucchero, un vero concentrato di dolcezza a forma di cubetto compatto e regolare utile per addolcire le bevande. Ora sono state sostituite dalle bustine, ma ancora nei supermercati è possibile trovare le zollette di zucchero e usarle a casa o in cucina.
Ma come è nato come agglomerato di zucchero piccolo e compatto? In realtà il suo ideatore lo ha inventato per puro caso. E non solo: la zolletta di zucchero ha avuto anche un'importante funzione medica, in quanto venne utilizzata per somministrare ai bambini un vaccino che salvò centinaia di vite.
Fino a metà dell'Ottocento in commercio esisteva solo il pan di zucchero, un cono di zucchero raffinato che veniva grattugiato tramite una serie di utensili, un po' come siamo abituati a fare oggi con le forme di grana e parmigiano. Era un sistema scomodo e faticoso, che richiedeva un certo lavoro e rischiava anche di essere pericoloso nei casi in cui veniva utilizzato un coltello per rompere il cono di zucchero. E proprio da un taglio arriva l'idea che rivoluziona l'industria.
Nel 1841 Jacob Christoph Rad dirigeva la sua raffineria dello zucchero a Dačice, nell'odierna Repubblica Ceca. Un giorno la moglie di Rad si tagliò la mano perché usò un coltello proprio per ricavare dal grande cono di zucchero dei pezzettini più piccoli. Il direttore allora ebbe l'idea di creare uno stampo con forme più piccole in cui colare lo zucchero, una specie di alveare in cui erano ricavati circa 400 incavi quadrati: era una pressa speciale, dove veniva colata la sostanza bagnata e lasciata essiccare per mezza giornata. Rad riuscì a produrre un lotto di zollette, impiegò diversi anni per ottenere dalla Corte di Vienna la concessione del privilegio per la produzione e solo nel 1843 riuscì a proporre il prodotto sul mercato. Così comparve in commercio il “The zucchero”, un pacchetto contenente 250 cubetti del peso di una libbra (mezzo chilo) in una scatola con la stessa forma di quelle per il tè.
La scoperta non ebbe subito successo, soprattutto perché problemi economici costrinsero Rad a chiudere la sua azienda; la produzione di zollette si interruppe e l'industriale morì senza che nessuno si ricordasse di lui. Eppure la sua invenzione non si perse nel nulla: venne riscoperta nel 1875 dal magnate inglese dello zucchero Henry Tate: usando lo stampo di Rad trasformò la zolletta in un bene di consumo disponibile per tutti. Il successo della zolletta di zucchero piccola e compatta fu talmente immenso che Tate, grazie al ricavato dell'impresa industriale divenne diventare un famoso filantropo fondando la Tate Gallery nel 1897.
E non solo. La zolletta di zucchero venne utilizzata da Albert Sabin quando inventò il nuovo vaccino per la poliomelite, che secondo la sua tecnica non doveva essere inoculato ma somministrato per via orale. Per farlo, soprattutto ai bambini, Sabin utilizzò inserire il vaccino proprio dentro una zolletta di zucchero, per addolcirne la somministrazione ai pazienti più piccoli.
Nonostante siano un po' cadute in disuso, le zollette di zucchero possono essere ancora utilizzate in cucina: è facile prepararle in casa con stampini di diverse forme, e usarle poi per zuccherare le bevande della giornata, dal tè al caffè, dalla tisana alla camomilla. Possono essere usate anche per cucinare, ma attenzione a non esagerare con le quantità perché è molto concentrata: una zolletta di dimensioni standard pesa 5 grammi, che corrispondono a circa sei cucchiaini.
Le zollette possono essere sbriciolate e usate come granella gustosa per spolverare le superfici dei dolci, oppure possono essere nascoste al loro interno come sorpresa, per esempio nel cuore di un muffin. Se vuoi stupire i tuoi ospiti o divertiti con gli amici puoi anche preparare gli zuccherini alcolici sotto spirito, delle zollette di zucchero immerse nell'alcol puro a 95°, profumate poi a piacimento con spezie e aromi vari e lasciate riposare per un mese prima di essere servite. Una volta pronte, puoi scioglierle nel caffè, puoi assaporarle in purezza, oppure puoi sistemarle su un cucchiaino, incendiarle con un accendino per far evaporare la componente alcolica e gustarle poi a fine pasto come gradevole digestivo.
E a proposito di alcol: le zollette di zucchero sono molto impiegate nel mondo della mixology, l'arte di preparare i cocktail e renderli un'esperienza di degustazione di cocktail intima e totalizzante. Qualche esempio? Il mitico Old Fashioned, mitico drink della New York di fine Ottocento, e il Sazerac, antico cocktail tipico di New Orleans.