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17 Febbraio 2024 11:00

Storia delle lingue di gatto, i biscotti che si sciolgono in bocca

Dall'originale ricetta francese ai vari adattamenti moderni, questi biscotti sottili e friabili continuano a conquistare i palati in tutto il mondo: ecco come sono nate e come si sono evolute le lingue di gatto.

A cura di Monica Face
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Pellegrino Artusi, nel suo celebre libro "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene", li chiama pastine da tè, ma sono universalmente conosciuti come lingue di gatto. Si tratta di pasticcini di origini francesi, nati circa un secolo fa a Parigi e diventati popolari ovunque. Scopriamo la storia di questi biscotti, noti per la loro friabilità e per il modo in cui si sciolgono in bocca, e soprattutto cerchiamo di capire perché hanno un nome così curioso.

La forma e il nome: curiosità dietro un biscotto

La forma allungata e sottile di questi pasticcini, effettivamente ricorda la lingua dei felini, un dettaglio che ha senz'altro contribuito al loro nome buffo, ma sembra che l'origine del nome abbia qualche curiosità in più. A Parigi, negli anni Venti, una pasticceria a Les Halles si distingueva per la produzione di questi biscotti, che venivano sfornati a centinaia ogni giorno, ma fin qui niente di strano. La caratteristica stava nel fatto che il pasticcere aveva lo stesso nome di Charles Perrault, famoso autore di favole tra cui "Il gatto con gli stivali". E chissà se, un po' per giocare con la sua omonimia, un po' per rendere omaggio a queste storie, il pasticcere aveva preso l'abitudine di conservare i biscotti in scatole di latta decorate proprio con l'immagine di un gatto, unendo così il suo lavoro alla sua passione per le favole.

La diffusione in Europa

Partendo da Parigi, uno dei centri gastronomici più influenti dell'epoca, questi deliziosi biscotti hanno poi iniziato il loro viaggio in tutta Europa. Con l'espansione delle vie di comunicazione e l'aumento dei viaggi internazionali, si è assistito a una maggiore condivisione delle tradizioni culinarie. I pasticceri e i cuochi che visitavano Parigi portavano con sé le ricette apprese, diffondendo nei propri paesi. Inoltre, libri di cucina e pubblicazioni gastronomiche, come quelli di Pellegrino Artusi in Italia, hanno giocato un ruolo fondamentale nel diffondere le ricette, adattandole ai gusti locali.

Una volta introdotte in diversi Paesi europei, le lingue di gatto sono state personalizzate dai pasticceri locali, che hanno creato versioni uniche adattate ai gusti e agli ingredienti della regione. Questo processo di localizzazione ha contribuito alla loro popolarità, rendendoli una parte integrante delle tradizioni dolciarie in vari Paesi. Infine, eventi ed esposizioni culinarie internazionali hanno favorito lo scambio di idee e ricette tra chef di diverse nazionalità, contribuendo ulteriormente alla diffusione di questi biscotti.

Le lingue di gatto nella cultura e nelle occasioni speciali

Originariamente servite come accompagnamento per tè e caffè, le lingue di gatto hanno acquisito una nuova dimensione nella pasticceria moderna. Oltre a essere un classico snack, sono diventati elementi decorativi per dolci elaborati. Ad esempio, in alcune pasticcerie, questi biscotti sono usati per aggiungere un tocco elegante a torte e gelati. La loro trasformazione in ornamenti, o come basi per creme e mousse, evidenzia la loro evoluzione da semplici dolcetti a componenti raffinati del dessert.

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Le varianti

Come spesso anche le lingue di gatto si sono evolute creando numerose varianti. Una delle più apprezzate è la versione delle lingue di gatto intinte nel cioccolato fuso. Questa combinazione crea un equilibrio perfetto tra la friabilità del biscotto e la croccantezza del cioccolato. Non è raro trovare anche la variante scura, in cui il cacao amaro viene incorporato nell'impasto, regalando un sapore più intenso e deciso. Un'altra interessante variante vede le lingue di gatto accoppiate a due a due con un ripieno cremoso, con una farcia di diversi sapori, come nocciola, mandorle, pistacchi o marmellate. Esiste infine anche una versione salata, meno comune ma altrettanto intrigante, che si adatta perfettamente come snack o come accompagnamento ad aperitivi. In questa versione, gli ingredienti dolci vengono sostituiti da elementi salati come erbe aromatiche, formaggio grattugiato o spezie, creando un contrasto sorprendente ma piacevole al palato.

Le varianti delle lingue di gatto si adattano anche alle diverse esigenze alimentari. Per i celiaci, ci sono versioni senza glutine che utilizzano farine alternative. Per i vegani, gli ingredienti di origine animale sono sostituiti con opzioni vegetali. Queste adattabilità riflettono l'evoluzione del biscotto per soddisfare un'ampia gamma di preferenze e necessità alimentari, mantenendo la sua essenza classica.

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