Spieghiamo bene la fake news dell’anguria piena di vermi che esplode

Torna in auge di tanto in tanto su pagine di dubbia fattura e diventa puntualmente virale: parliamo della famigerata "anguria esplosiva", uno degli spauracchi più famosi delle fake news a tema gastronomico. Protagonisti gli utenti italiani di Facebook che stanno condividendo in massa una foto di un'anguria che ha schiumato (!?!), è fermentata ed esplosa. Un botto fragoroso, in grado di danneggiare i cassonetti. Rispetto agli altri anni c'è addirittura una variante a questa bufala: le angurie del 2024 sarebbero addirittura ricolme di vermi, come se fossimo in un film di Ron Underwood. C'è comunque un fondo di verità in questa storia che è stata esasperata da un decennio di falsità.

È solo questione di chimica

La prima volta che gli utenti parlarono di queste angurie-bomba fu nel lontano 2011, negli Stati Uniti. Il fatto fu prontamente smentito dai giornalisti americani ma evidentemente la menzogna va più veloce della verità. La storiella tornò di moda nel 2015 e, ancora una volta, giù di smentite. Nel 2021 c'è stato un timido approccio ma gli utenti erano ancora troppo scossi dalla pandemia e quindi non ha avuto il successo delle volte precedenti. L'estate 2024 sembra essere quella giusta anche perché oltre al cassonetto esploso, questa volta ci abbiamo aggiunto i vermi.

I post sono corredati da un'accurata descrizione dell'accaduto: "Abbiamo portato a casa la nostra anguria dal supermercato e l'abbiamo messa sul bancone della cucina. Poco dopo, ha iniziato a fare schiuma. Cercando su Google, abbiamo scoperto che bisognava portarla subito fuori casa, perché rischiava di esplodere a causa della fermentazione. L'abbiamo messa in un sacco della spazzatura di plastica e l'abbiamo portata con cautela nel nostro bidone della spazzatura all'esterno. Stamattina abbiamo notato che l'anguria era esplosa e aveva fatto un buco nel fondo del bidone. C'erano vermi dappertutto. Non sapevo affatto che fosse possibile, quindi preferisco condividere l'informazione".

Come fa notare Bufale.net la prima cosa che balza all'occhio è che non si tratta di "una foto italiana: come si vede da dettagli come le prese e gli interruttori, la stessa foto è apparsa in pagine social francesi". Le angurie non fanno quindi alcuna schiuma e non possono esplodere causando danni. Volendo fare gli avvocati del diavolo, è possibile che il primo ad aver divulgato questa notizia avesse semplicemente il cassonetto già danneggiato e che l'anguria fermentata abbia rilasciato i succhi che sono colati attraverso le crepe di un cassonetto rotto per altri motivi.

Perché è proprio questo il punto: l'anguria è una finta bacca, non un frutto dal punto di vista botanico, che ha una polpa ricca di acqua e zucchero. Questi due elementi sono la base della fermentazione perché creano l'ambiente ideale per i batteri. Un'anguria rancida ha quindi subito una forte esposizione batterica che può rendere molliccio e sottile il guscio, creando una putrescente poltiglia. Per divulgare la fake news, ipotizza il famoso sito di debunking, basta interrompere la catena del freddo: "Portare un frutto congelato a casa e scongelarlo e ricongelarlo (con questi caldi non è impossibile) mentre la catena del freddo si è ormai interrotta o lasciare un frutto esposto ai caldi estivi con batteri permeati attraverso la buccia. I batteri fermentano e producono gas (la fermentazione, ricordiamo, è un fenomeno ben noto e anche apprezzato in cucina e vinificazione) e i gas non avendo dove andare rompono in modo assai rumoroso, con una vera e propria esplosione". È quindi improbabile, a dir poco, che un'anguria rancida possa distruggere plastica o acciaio e spargere vermi dappertutto senza essere sottoposta a questi improbabili trattamenti. Anche se non esplode come nella bufala facciamo presente che le angurie fermentate non sono commestibili.