A Napoli gli omaggi a Diego Armando Maradona sono sparsi un po' per tutta la città, non può quindi mancare un piatto dedicato al grande calciatore: gli spaghetti alla Maradona, un primo semplicissimo e squisito, tra i preferiti del Pibe de oro. In pratica ci troviamo davanti a uno spaghetto aglio e olio con l'aggiunta del pane grattugiato fritto, una versione rivisitata degli spaghetti con la muddica siciliani. Vediamo insieme la curiosa storia che ha portato alla nascita di questo piatto e la ricetta per eseguirlo alla perfezione.
Maradona era un amante dei sapori autentici, come spesso accade a chi cresce nella povertà più assoluta. Di Diego conosciamo un po' tutto: il successo, il talento, gli eccessi, l'umanità, ma devi sapere che era anche un grandissimo appassionato di cibo. A Diego piaceva mangiare un po' di tutto, adorava cenare in compagnia e condividere con le persone più vicine le bontà della tavola. Uno dei primi aneddoti che conosciamo su Maradona riguarda proprio un'esigenza gastronomica, un desiderio e la miseria. Il piccolo Diego a 6 anni fece una scommessa con un macellaio: 100 palleggi per una fetta di carne rimasta invenduta per troppo tempo, quasi andata a male. Il signore non credeva ai suoi occhi e, dopo aver perso la scommessa, di fette di carne gliene diede sette, una per ogni fratello. La passione per la carne gli sarebbe rimasta per tutta la vita e negli anni a Napoli organizzava spesso delle cene a casa a base di carne argentina che si faceva arrivare per via aerea.
Nonostante si trovasse in una delle capitali gastronomiche del pianeta, la sua condizione di super star venerata fino all'inverosimile non gli permetteva di andar per ristoranti. Appena sbarcato a Napoli, prima ancora di firmare il contratto, chiese di andare a pranzo fuori e lo portarono alla Ninfea, storico ristorante sul lago di Lucrino che ha chiuso qualche anno fa. Sarebbe poi diventato cliente fisso della Sacrestia (a Posillipo, vicino casa sua), del Sarago, a piazza Sannazzaro e di Mimì alla Ferrovia, l'unico ristorante tutt'oggi esistente tra quelli citati. La verità è che il ristorante preferito di Maradona era un "unofficial": non un vero locale ma "casa Bruscolotti", granitico difensore del Napoli e leader morale della squadra scudettata. La signora Mary Bruscolotti era (ed è ancor oggi) una cuoca straordinaria, con un tocco unico per la cucina classica partenopea. Per tanti anni ha avuto un ristorante insieme al marito dal nome molto particolare: 10 maggio 1987, la data del primo scudetto. Prima di intraprendere la carriera professionale è stata però l'ufficiosa cuoca privata del più grande calciatore di tutti i tempi, ideatrice degli spaghetti alla Maradona.
La nascita di questo piatto è mistica: Bruscolotti si era infortunato gravemente durante una partita, trauma cranico; i medici gli avevano sconsigliato di dormire così Diego si presentava a casa sua in piena notte per tenerlo sveglio. Inizialmente Mary preparava la classica spaghettata aglio e olio ma una notte ci aggiunse del pane grattugiato che mandò letteralmente in brodo di giuggiole il Barrilete cósmico. La figura di Mary è stata fondamentale per quello scudetto del Napoli e ad ammetterlo sono stati proprio tre protagonisti in una trasmissione sportiva di qualche anno fa: Bruscolotti, Bruno Giordano e Maradona in persona che diede grandi meriti "alle donne che ci supportarono in quel periodo. Furono fondamentali per noi, come mia figlia Dalma o la mia ex Claudia ma non posso non citare Mary che faceva la pasta il giovedì perché, diceva, dovevo segnare la domenica dopo. Senza questi momenti conviviali non avremmo potuto vincere nulla. Più di tutte Mary quell'anno fu importantissima per noi". Questa vicenda è stata approfondita dalla cuoca in persona, in un intervento radiofonico in cui la signora ha citato un vecchio titolo di giornale: "Lo scudetto che sapeva di pasta e patate". Secondo lady Bruscolotti questo titolo fu azzeccato perché "soprattutto nei momenti bui c'era di tutto, non solo pasta e patate. Bisognava tenerli su e così io cucinavo: dal lunedì al mercoledì preparavo di tutto, dal giovedì in poi si passava alla pasta in bianco e altre cose leggerissime, i classici pasti da atleti. Una sera non avevo molta voglia di cucinare e feci questi spaghetti che diventarono il piatto preferito di Diego Armando Maradona".
Il piatto è semplicissimo e veloce da preparare. In pratica è un'aglio e olio arricchita dal pan grattato. Buona anche senza peperoncino, molto sostanziosa e gustosa. Dopotutto se piaceva a Diego, chi siamo noi per contraddirlo?
Per cominciare fai bollire l'acqua, aggiungi il sale e cuoci gli spaghetti, facendo attenzione a toglierli un po' più al dente. Conserva un mestolo d'acqua di cottura perché ti servirà alla fine. Nel frattempo lascia soffriggere l'aglio tritato, privandolo di anima e camicia, e dopo qualche minuto aggiungi il peperoncino tagliato in pezzi grandi. Se è troppo piccante per i tuoi gusti un buon consiglio che possiamo darti è privarlo dei semi.
In un'altra padella friggi il pane grattugiato finché non diventa bruno e croccante, se preferisci puoi anche usare del pane secco tagliato a pezzi piccoli. Aggiungi poi un ciuffo di prezzemolo e lascia riposare a fuoco spento. Una volta cotta la pasta, scolala e mettila nella padella con aglio, olio e peperoncino come nella ricetta classica, finisci la cottura "risottando" con l'acqua messa da parte. Spegni il fuoco, aggiungi quasi tutto il pane grattugiato e mescola. Quel poco di pane che ti è rimasto usalo come guarnizione per impiattare e dare un tocco artistico a questa ricetta semplicissima.