Sonnolenza postprandiale o “food coma”: cos’è e come evitarla
Perché, dopo mangiato, ci viene sonno? A cosa è dovuta la sonnolenza a fine pasto? Scopriamo tutte le cause del "food coma" e le buone abitudini da seguire per evitarlo.
Quante volte, dopo un pasto anche non particolarmente abbondante, capita di provare un fortissimo senso di sonnolenza? Quante volte, appena finito di mangiare, abbiamo pensato "avrei bisogno di schiacciare un breve pisolino" per poi finire in un vero e proprio food coma? In parole povere: perché ci viene sonno dopo mangiato?
La sonnolenza e la stanchezza dopo i pasti, conosciuta anche come sonnolenza postprandiale, è una condizione molto comune che può essere causata da diversi fattori: un pranzo o una cena molto abbondanti, un pasto ricco di zuccheri e un conseguente picco d'insulina o una digestione più lenta del solito sono solo quelli più conosciuti. Sappiamo che l'alimentazione, il sonno e il rilassamento del nostro corpo sono fattori strettamente legati tra loro ma, con qualche gesto attento, è possibile smettere di desiderare il divano appena finito di sparecchiare la tavola. Ecco tutto quello che c'è da sapere sul "food coma", quali sono le cause, gli alimenti da evitare e le buone abitudini da seguire.
Sonnolenza postprandiale: le possibili cause
Alimenti fritti, carne rossa e dolci sono comunemente considerati "pesanti", difficili da digerire e responsabili della sonnolenza che ci assale appena terminato il pasto: questi però sono solo una delle possibili cause della sonnolenza postprandiale, una condizione che, secondo studi più recenti, si presenta più complessa e articolata. Perché ci viene sonno dopo mangiato? Ecco tutte le possibili cause:
Picco insulinico: l'insulina è l'ormone responsabile al contempo del metabolismo degli zuccheri che assumiamo attraverso il cibo e del controllo dei livelli di glucosio nel sangue. Cosa succede se assumiamo molti zuccheri? Il nostro corpo dovrà produrre una maggiore quantità d'insulina, provocando un intensificarsi dell'attività celebrale e una diminuzione dei livelli di glucosio: questi tre fattori, insieme, causano un senso di spossatezza, rilassamento e quindi sonnolenza. È importante sottolineare che l'insulina metabolizza il fruttosio e gli zuccheri semplici presenti non solo nei prodotti dolciari ma anche in pasta e pane.
L'azione del triptofano: il triptofano è un amminoacido precursore della serotonina, l'ormone responsabile del "buonumore", quello che favorisce e produce un senso di benessere e rilassamento del corpo. Cosa c'entrano il triptofano, il cibo e il sonno? Il triptofano è presente in molti alimenti tra cui uova, carni bianche, cereali e frutta secca: assumere in un unico pasto una massiccia quantità di questi alimenti produce un carico di triptofano, un aumento della serotonina e quindi un senso di sonnolenza.
Diminuzione dei livelli di ipocretina: molecola che permette al cervello di rimanere vigile, l'ipocretina viene sintetizzata più lentamente durante la digestione, in particolare se parliamo di digestione lenta e difficoltosa.
Come possiamo facilmente intuire, tutte le possibili cause della sonnolenza postprandiale sono strettamente legate alle nostre abitudini alimentari e non solo: non resta quindi che scoprire come comportarsi a tavola per evitare il "food coma".
Come evitare il "food coma"
È possibile evitare la sonnolenza postprandiale senza rinunciare a un pasto gustoso e soddisfacente? Assolutamente sì. Ecco alcuni piccoli e semplici consigli per farlo:
Pasti sani e ben equilibrati: sempre meglio scegliere pasti leggeri e bilanciati con un buon equilibrio di proteine e carboidrati e non eccessivamente conditi.
Non dimenticare frutta e verdura fresca: ci aiutano a raggiungere facilmente il senso di sazietà e sono facili da digerire.
Non saltare i pasti: per evitare di arrivare affamati al pranzo o alla cena, è importante "spezzare" la fame con qualche spuntino salutare, un frutto o uno yogurt.
Concedersi una passeggiata: se possibile, facciamo una breve passeggiata all'aria aperta dopo aver terminato il nostro pasto, camminare attiverà il nostro metabolismo e stimolerà il consumo degli zuccheri.
Evitare o ridurre gli alcolici: un consumo eccessivo di alcool può affaticare il fegato e stimolarlo a una maggiore produzione di ammoniaca nel sangue, causando sonnolenza.