Sul mangiare da soli al ristorante in Italia e in molti Paesi occidentali c'è sempre stato un certo stigma, ma ora qualcosa sta cambiando: ecco perché il "solo dining" non è più un tabù.
Andare a cena da soli non è più un tabù o, almeno, lo è meno che in passato. In un paese come l'Italia, in cui il pasto è da sempre considerato un momento di socialità e condivisione, andare a mangiare fuori casa da soli viene percepito sempre con il segno tangibile di una vita solitaria e triste. L'idea che mangiare da soli sinonimo di stati d'animo negativi è un concetto che varia notevolmente da cultura a cultura e da società a società: mentre in Italia e in molti altri Paesi occidentali c'è ancora un certo stigma associato al mangiare da soli, in altre culture questa pratica è vista come del tutto normale e persino preferibile in alcuni casi. Ma qualcosa sta cambiando pure da noi: a dirlo sono i trend di The Fork.
In Italia le prenotazioni per uno, il così detto solo dining, nel 2024 hanno rappresentato il 4,1% del totale, con un una crescita del 15,3% rispetto al 2023, un dato maggiore della crescita generale delle prenotazioni anno su anno. Secondo i dati di The Fork, i clienti che hanno prenotato per uno in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Regno Unito e Paesi Bassi, rappresentano il 4,6% del totale sulla piattaforma e prenotano in media oltre cinque volte l’anno. Un trend in deciso aumento, insomma, anche in un Paese come il nostro, molto tradizionalista sulle modalità di approccio al cibo.
Nella nostra cultura – sicuramente in quasi tutta Europa ma potremmo affermare che lo è in modo più deciso nei Paesi del Mediterraneo – mangiare in compagnia è visto come un modo per rafforzare i leghi sociali, creare relazioni e condividere esperienze: di conseguenza, mangiare da soli può essere percepito come un segno di isolamento o di solitudine. C'è ancora una certa tendenza a giudicare chi mangia da solo, associandolo a immagini di solitudine, tristezza o emarginazione: questo pregiudizio può far sentire a disagio chi sceglie di cenare da solo.
Ma perché questa sorta di stigma sta cambiando? Negli ultimi anni, l'idea di cenare da soli – per qualsiasi tipo di motivo non necessariamente legato allo status sentimentale – sta subendo una rivalutazione. Sempre più persone scelgono di mangiare fuori da sole, e questo sta portando a un cambiamento di mentalità.
In particolari contesti poi, come le grandi città, una buona parte delle persone sono abituate a mangiare da sole in ristoranti o bar. Ma non solo: probabilmente c'è una crescente consapevolezza dei benefici della solitudine, vista come un'opportunità per riflettere, ricaricare le energie e dedicarsi a se stessi. Mangiare da soli inoltre, potrebbe portarci a una maggiore consapevolezza, permettendoci di prestare più attenzione ai sapori, alle texture e alle sensazioni corporee, cosa che può favorire il rilassamento e la riduzione dello stress.
Mangiare da soli può essere un'occasione per rilassarsi, riflettere e godersi un pasto in tutta tranquillità. Sebbene lo stigma legato al mangiare da soli stia diminuendo, è ancora presente in molte culture: malgrado ciò, sempre più persone stanno scoprendo i vantaggi di questa esperienza e stanno sfidando i pregiudizi.