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9 Settembre 2024 18:00

Simboli alimentari: quali sono i principali e cosa significano

Fare una spesa consapevole è il primo passo per avere un’alimentazione corretta, per non fare acquisti inutili e per sapere, in generale, cosa stai mangiando. Proprio per questo è stato ideato un sistema di simboli alimentari che, apposti sulle confezioni, ti illustrano le caratteristiche del prodotto. Ma sai cosa voglio dire? Te lo spieghiamo in questa guida.

A cura di Martina De Angelis
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L’etichetta alimentare è un prezioso alleato del consumatore: serve, infatti, a informare te che compri sulle reali caratteristiche del prodotto che va ad acquistare, in modo da orientare al meglio la sua scelta commerciale. Ma per utilizzare al meglio questo strumento molto utile devi saperlo leggere in modo corretto. Un’etichetta, infatti, è composta da una serie di sigle, marchi e immagini stampati sulla confezione del prodotto e con un significato ben specifico.

A mandare maggiormente in confusione sono i simboli alimentari, ovvero dei disegni simbolici che illustrano le caratteristiche del prodotto in questione. Ma se alcuni sono di facile intuizione, altri sono decisamente più difficili da capire se non ne conosci il significato; generalmente si dividono in tre categorie: generali, certificazioni e ambientali.

In questa guida ti forniremo i significati dei simboli che si trovano più frequentemente sui prodotti in vendita, in modo da permetterti di essere preparato alle letture delle etichette.

Riciclaggio e ambiente

1. Tre frecce che formano un nastro

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Anche questo è un simbolo molto comune: tre frecce piuttosto larghe che, messe in posizione circolare, formano un nastro di Möbius. Questo è il simbolo internazionale del riciclaggio e si trova generalmente negli imballaggi carta, cartone e cellulosa con un doppio significato: l’imballaggio in questione è composto da materiale riciclato e, a sua volta, è una confezione che può essere nuovamente riciclata.

2. Tre frecce strette più numero

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Quando l’imballaggio o la confezione non sono di carta il simbolo che troverai stampato sopra è quello con tre frecce strette che si inseguono, accompagnato di solito da un numero o da una sigla. È un modo di indicare che il materiale è riciclabile, con lettere e numeri ad indicare la natura del materiale in questione in modo da semplificare lo smaltimento e quindi il conseguente riciclo.

3. Uomo che getta la carta

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Questo è uno dei simboli che crea maggiore confusione, ma che in realtà ha un significato molto semplice: indica, infatti, un invito generico a non disperdere nulla nell’ambiente dopo l’uso, tanto che a volte è accompagnato o sostituito dalla dicitura “Non disperdere nell’ambiente”. Dal 2003 non è più obbligatorio apporre questo simbolo, ma negli imballaggi del settore alimentare è ancora ampiamente utilizzato.

4. Punto verde

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Il punto verde formato da due frecce, una verde e una bianca, intrecciate tra loro è stato introdotto in Germania ed è molto usato da diversi paesi della UE per indicare un imballaggio prodotto da un’azienda che aderisce a un sistema integrato di recupero efficiente secondo l’organizzazione europea Pro Europe (Packaging Recovery Organization Europe). Al momento l’Italia non è partner e quindi, di solito, il simbolo non è presente sui prodotti italiani.

Scadenze, conservazione, contenuto

1. La clessidra

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Il simbolo della clessidra si trova sui prodotti alimentari, ma anche su altri tipi di prodotti come quelli cosmetici o farmaceutici. Indica la vera data di scadenza del prodotto che hai acquistato ed è un simbolo abbastanza nuovo, ma sempre più diffuso e molto utile perché ti indica con precisione entro quale data devi consumare l’alimento.

2. Codice a barre

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Uno dei simboli più conosciuti è il codice a barre, un vero e proprio codice fondamentale perché contiene tutta una serie di informazioni sui prodotti, tra cui l’autorità nazionale di codifica, il produttore, il tipo di prodotto. Ha lo scopo di facilitare soprattutto le operazioni di logistica e le operazioni di passaggio in cassa.

3. Quick response (QR code)

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Il quadratino composto da moduli neri disposti all’interno di uno schema di forma quadrata è universalmente noto come QR code, abbreviazione di quick response. È un simbolo più recente rispetto agli altri ma a cui ormai siamo abituati e serve a memorizzare informazioni generalmente destinate a essere lette tramite uno smartphone.

4. La lettera “e”

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La lettera “è” è un simbolo di cui pochi sanno il significato nonostante sia presente praticamente su ogni confezione. Indica la terminologia “estimated symbol” ed è una certificazione per attestare che la misurazione del peso o del volume del prodotto è avvenuta secondo i criteri stabiliti dall’Unione Europea. Di solito questo simbolo si trova, non per caso, vicino alla quantità del prodotto contenuto.

5. Bicchiere e forchetta

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Quante volte hai visto questo particolare simbolo sulla confezione di piatti, posate e bicchieri monouso? Il significato è molto meno misterioso di quanto immagini: vuol dire, semplicemente, che il prodotto all’interno di quella confezione è destinato al contatto con gli alimenti e che è adatto a questo scopo. A volte puoi trovare questo simbolo anche sulle confezioni di alimenti: in questo caso attesta che il confezionamento è stato realizzato con materiale idoneo.

Abitudini alimentari

1. Logo biologico dell’UE (Foglia europea)

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Quando trovi su una confezione una sorta di bandiera verde con una foglia composta da 12 stelle di trovi di fronte alla “foglia europea”: è il logo biologico dell’UE con cui vengono indicati i prodotti realizzati con criteri biologici che corrispondono agli standard comunitari. Per ottenere il marchio il prodotto deve contenere una percentuale di ingredienti di origine agricola biologica superiore o uguale al 95%.

2. Certificazione MSC

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Anche i prodotti ittici sono strettamente controllati e il marchio MSC lo testimonia: quando trovi un simbolo a sfondo blu con questa sigla sopra vuol dire che il prodotto ittico in questione proviene da zone di pesca conformi a criteri di sostenibilità e gestita in modo da rispettare la salute delle popolazioni ittiche e gli ecosistemi marini.

3. La spiga barrata

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Il disegno di una spiga di grano barrata è il simbolo ufficiale dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC) ed è presente su tutti i prodotti che sono senza glutine, adatte quindi alle persone celiache. Esistono anche altre simbologie per i prodotti privi di glutine, ma l’unico simbolo autorizzato e certificato dall’AIC è quello della spiga sbarrata.

4. Simbolo VeganOK

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Il tema delle certificazioni dei prodotti vegani e vegetariani è ancora piuttosto controverso, poiché non esiste una vera e propria regolamentazione a riguardo. Esistono però una serie di marchi di qualità che attestano prodotti di origine completamente non animale e uno di questi è VeganOK, uno dei più diffusi a livello europeo. Quando trovi questo simbolo vuol dire che nessuna parte di quel prodotto è di origine animale o implica direttamente e volontariamente l’uccisione, la detenzione o lo sfruttamento di animali.

5. Simboli kosher e halal

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Alcune cucine hanno delle regole che devono essere seguite non solo nella preparazione, ma anche nella composizione degli ingredienti, e proprio per questo sono nati alcuni simboli per indicare questo tipo di prodotti. I più noti sono due: la “U” cerchiata è il simbolo della cucina kosher, ovvero conformi alle leggi alimentari richieste dalla religione ebraica, mentre il cerchio con la scritta Halal è dedicato agli alimenti permessi dalla religione islamica.

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Quello che i piatti non dicono
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