La Sicilia, il Molise e la città di Urbino tra le 52 mete da visitare nel 2020 per il New York Times. Focus su ambiente e arte per la rivista americana che sottovaluta un po' il settore enogastronomico dei tre luoghi citati. Solo in Sicilia suggerisce prodotti da testare, ma a questa mancanza rimediamo noi.
Consueta classifica del New York Times sui luoghi da visitare durante l’anno. Sono 52 le proposte della redazione a stelle e strisce, tra le quali il Lake District di Wordsworth o il Borneo, fino ad arrivare alle classiche Parigi e Salisburgo. Tre le destinazioni italiane indicate tra le mete di viaggio: la Sicilia, il Molise e Urbino.
Il giornalista che ha stilato la classifica ha parlato della “Nuova ondata di turismo verde” grazie ai tanti gruppi no-profit che hanno proposto il turismo sostenibile a Catania. Il riferimento è a EtnAmbiente, che lo scorso anno ha lanciato un’app per stimolare locali e turisti a fotografare e denunciare i fenomeni inquinanti.
La rivista non ignora il patrimonio enogastronomico dell’isola più grande del Mediterraneo ma evita il percorso su cannoli e cassate. Mantiene piuttosto il focus sull’ambiente e cita l’azienda vinicola della famiglia Tasca d’Almerita che ha aderito al progetto SOStain, un programma frutto della volontà di alcune aziende vitivinicole siciliane (Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile in Viticoltura, A.S.V.) che da anni abbracciano pratiche sostenibili. Sul cibo cita la Food Heritage Association di Anna Tasca Lanza, una scuola di cucina no-profit che celebra gli ingredienti siciliani. Il NYT suggerisce anche il tour in auto elettrica di Historic Trains of Taste in partnership con Slow Food e la visita da Zash, il ristorante dello chef Giuseppe Raciti che ha ottenuto una Stella Michelin nel 2020.
Si scherza sempre su questa regione, lo fa anche la redazione del New York Times: “Mai sentito parlare del Molise? Non siate imbarazzati, perché anche molti italiani non sono mai stati in questa regione”. Tra le attrazioni citate ci sono gli insediamenti di epoca romana, le montagne e la costa incontaminata. Suggerisce le cosiddette Vie della Transumanza, lì dove pecore e buoi passavano per attraversare l’Abruzzo fino ad arrivare in Puglia nei mesi più freddi.
A differenza della Regione citata in precedenza, qui la rivista non lascia spazio ai prodotti enogastronomici. Ma il Molise è ricco di prelibatezze, alcune famose come il caciocavallo, alcune molto particolari come la Treccia di Santa Croce di Magliano, un formaggio a pasta filata così lavorato da diventare decoro artistico da indossare a tracolla durante le feste della Madonna dell’Incoronata e del patrono della città, San Giacomo.
La scelta del New York Times cade sulla cittadina marchigiana proprio in occasione del 500° anniversario della scomparsa di Raffaello, la cui abitazione è visitabile e conservata alla perfezione: consigliano infatti di non mancare la visita.
Sebbene la rivista suggerisca la città per la vivace scena artistica e l’importanza della letteratura, non si possono ignorare le prelibatezze di Urbino, su tutte la casciotta, il formaggio preferito di Michelangelo. Il prodotto dal sapore dolce e delicato è stagionato pochissimo, ideale come accompagnamento ai vini della zona. Da provare anche la crescia, un pane simile alla piadina eredità delle usanze bizantine che per anni hanno dominato tra le Marche e l’Emilia-Romagna.