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21 Febbraio 2024 11:00

Shichimi togarashi: com’è fatto il mix di spezie giapponese

Conosciuto anche come nanami togarashi, è un concentrato di sette spezie con protagonista il peperoncino. Un preparato magico, in grado di dare una spinta decisa ai piatti della tradizione orientale e non solo.

A cura di Martina De Angelis
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Sono tante le preparazioni arrivate dall’Oriente che oggi possiamo reperire anche nella nostra parte di mondo: una di quelle che non dovrebbe mai mancare in cucina è il shichimi togarashi, un particolare mix di spezie in cui il protagonista è il peperoncino. Un po' come il berberé africano. Si tratta di una ricetta antica e molto diffusa nel suo paese di origine, il Giappone: ogni famiglia ha la sua particolare versione di questo prezioso insaporitore, usato per dare una spinta di sapore ai piatti tradizionali ma perfettamente utilizzabile anche nelle ricette occidentiali.

Che cos’è il shichimi togarashi

Se hai familiarità con la cucina giapponese ti sarà capitato di assaggiare il celebre peperoncino ai sette sapori: in giapponese si chiama shichimi togarashi ed è una tradizionale miscela di spezie tipiche della cucina giapponese. È diffusa anche in altri paesi dell’Oriente, dove è conosciuta come nanami togarashi.

Questo particolare mix dal sapore forte e intenso venne ideato nel 1600, quando i peperoncini arrivarono per la prima volta in Giappone. I commerciati di Edo, l’odierna Tokyo, lo unirono a tutta una serie di spezie allo scopo di far emergere, con questo composto, i sapori semplici e puliti della cucina giapponese. Nel diciassettesimo secolo esistevano tre tipi di miscele diverse, e quella che oggi viene venduta proviene proprio da uno di questi mix antichi, una combinazione perfetta di fruttato, piccante e salato in grado di dare una spinta a ogni piatto, non solo quelli giapponesi.

La miscela prende il nome dal togarashi, nome giapponese del peperoncino ottenuto dalla pianta del Capsicum annuum, originale dell’America centrale e meridionale ed elemento principale del mix di spezie. In tempi moderni il composto si è standardizzato, mentre in antichità veniva spesso aggiustato in base alle esigenze del cliente.

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Da cosa è composto il shichimi togarashi

Il segreto della bontà del shichimi togarashi è tutto nel bilanciamento delle sette spezie che lo compongono, e che vanno a esaltare in modi diversi il peperoncino. Il mix, macinato in una polvere ruvida, oltre al peperoncino rosso contiene pepe di Sichuan, zenzero macinato, alga nori tritata, sesamo bianco e sesamo nero tostato, semi e buccia d’arancia. Il piccante è dato dal peperoncino e dal pepe di Sichuan, ma viene bilanciato dal retrogusto fruttato dei semi e della buccia d’arancia, a cui si aggiungono note complesse date dagli altri elementi del mix: il risultato è una vera esplosione di gusto che rende particolare anche la ricetta più semplice.

Trattandosi di una ricetta molto antica, ogni zona del Giappone ha la sua particolare versione del shichimi togarashi: in alcuni casi, per esempio, possono essere usate componenti differenti tra cui yuzu, colza o shiso. Non mancano anche varianti strettamente locali che cambiano di villaggio in villaggio, poiché ogni famiglia custodisce gelosamente la sua ricetta personalissima.

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Come si usa in cucina

Il shichimi togarashi può essere un ottimo alleato in cucina, soprattutto se vuoi dedicarti a sperimentare con ricette giapponesi: in patria viene utilizzato principalmente per insaporire zuppe, noodle, piatti di carne bianca o a base di riso. Grazie alla sua composizione si sposa bene anche con i cibi grassi come, per esempio, l’anguilla alla griglia e tempura.

Se vuoi impiegare il shichimi togarashi in ricette occidentali, invece, ti suggeriamo di usarlo per marinare le carni alla griglia o per insaporire il pesce fritto.

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Quello che i piatti non dicono
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