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25 Luglio 2024 15:00

“Senza lattosio” non vuol dire “senza latte”: ecco le differenze fra le due diciture

Ti sarà capitato, per motivi di allergia, di intolleranza o solo per provare qualcosa di nuovo, di acquistare prodotti senza latte e senza lattosio. Ma lo sai che non sono la stessa cosa? Le due diciture indicano due tipi di prodotti diversi e devi imparare a riconoscere le differenze in modo da acquistare davvero il prodotto che si serve.

A cura di Martina De Angelis
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Negli ultimi anni è sempre più comune trovare nei supermercati alimenti “alternativi”, ad esempio quelli senza latte e senza lattosio pensati per chi è intollerante o allergico, per chi ha scelto un regime alimentare che li esclude o per chi vuole semplicemente variare la propria alimentazione con cose nuove.

Le diciture “senza latte” e “senza lattosio” spesso vengono usate come sinonimi ma in realtà si tratta di due prodotti molto diversi uno dall'altro. La confusione nasce dai termini simili tra loro e comunque spesso, in Italia, si usa la dicitura “senza lattosio” un po’ per tutto; l’inglese, per esempio, è molto più chiaro: usa lactose free quando non c’è lattosio e dairy free quando non ci sono latte o derivati.

La differenza è proprio questa: gli alimenti “senza latte” sono quelli in cui non è utilizzato per niente il latte o i suoi derivati, mentre gli alimenti “senza lattosio” sono quelli che lavorati per ridurre il contenuto di questo zucchero tipico del latte, ma che al loro interno possono comunque contenere latte.

Differenze tra senza lattosio e senza latte

Ricorda che senza lattosio non vuol dire senza latte e viceversa: questa è una differenza fondamentale da imparare, soprattutto in caso di allergie e intolleranze, perché i due gruppi di alimenti prevedono una lista di ingredienti molto precisa e ben diversa una dall’altra.

  • Gli alimenti senza latte non prevedono completamente l’utilizzo del latte e dei suoi derivati.
  • Gli alimenti senza lattosio vengono lavorati per ridurre solo il lattosio, ovvero lo zucchero tipico del latte. Questo vuol dire che in realtà gli alimenti senza lattosio possono contenere del latte.

La differenza principale tra le due categorie, quindi, è l’uso o meno del latte. Questo vuol dire che una persona allergica e intollerante al latte non può assolutamente mangiare alimenti senza lattosio, perché il latte è comunque presente al loro interno; deve, invece, optare per alimenti alternativi completamente privi anche di lattosio.

Una persona intollerante al lattosio, invece, può assumere un prodotto a base di latte se è stato delattosato, oppure alimenti che hanno una percentuale di lattosio bassissima come, ad esempio, il Parmigiano Reggiano.

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Cosa sono gli alimenti delattosati e per chi sono indicati?

Gli alimenti senza lattosio vengono anche chiamati “delattosati”: questo termine indica un particolare processo biochimico con cui vengono lavorati per ridurre la presenza di questo zucchero, la principale causa del malessere delle persone intolleranti al lattosio. Il processo di delattosazione è molto semplice e prevede che, durante la lavorazione, venga aggiunto al prodotto la lattasi, l’enzima che serve a digerire il lattosio e che le persone intolleranti non riescono a produrre naturalmente. La lattasi permette al glucosio di diventare galattosio e quindi permette la digestione dell’alimento senza nessun malessere.

Attenzione però: quando un alimento è delattosato non vuol dire che non contiene completamente lattosio, ma che lo zucchero viene ridotto a una percentuale minima considerata tollerabile dall’organismo umano e che varia tra 0.1% e 0.01%. È importante precisarlo perché, in caso di allergie più serie, è sconsigliato consumare questo tipo di prodotti poiché al loro interno contengono ancora una piccola traccia di lattosio che potrebbe scatenare la reazione allergica.

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Gli alimenti senza latte e senza lattosio sono più light?

Una convinzione piuttosto diffusa è che i prodotti senza latte e senza lattosio siano meno calorici rispetto ai prodotti classici, o comunque più light a livello di calorie. Niente di più sbagliato. In caso di elementi senza lattosio, per esempio, diminuire lo zucchero non vuol dire rendere l’alimento meno grasso: il latte delattosato, per esempio, ha esattamente le stesse calorie del latte tradizionale.

E per gli alimenti che sono senza latte, quindi utilizzano varianti sostitutive e vegetali, il discorso è lo stesso: non sono più light, anzi in questo caso possono addirittura essere più calorici. Questo perché spesso, per addensare il latte alternativo o migliorarne il sapore, sono inseriti altri ingredienti, zuccheri o additivi che quindi fanno salire il valore nutrizionale del prodotto in questione.

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