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4 Luglio 2024 13:00

Semi e noccioli velenosi, l’arma segreta delle piante da frutto per riprodursi

I noccioli e i semi delle piante sono la loro arma segreta per diffondersi al di là di dove crescono, ma se per gli animali sono generalmente sicuri per l’essere umano il discorso cambia: alcuni contengono, infatti, una molecola che se ingeriamo in grandi quantità diventa tossica.

A cura di Martina De Angelis
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Mele, ciliegie, pesche, albicocche hanno qualcosa in comune, oltre all’essere dei frutti buonissimi: sono tutte dotate di semi e noccioli che hanno una caratteristica molto singolare. Per il corpo umano, se ingeriti in elevata quantità, possono essere tossici se non addirittura velenosi.

All’interno contengono infatti amigdalina, una molecola a base di cianuro e zucchero che, se masticato e rotto, va in contatto con gli enzimi umani esponendo lo stomaco al velenoso acido cianidrico. Chiariamo subito, però, che per intossicarsi servirebbe una dose molto ingente di cianuro, cosa piuttosto improbabile da ottenere tramite semi e noccioli.

La singolarità della velenosità dei noccioli, però, sta nel fatto che in realtà sono l’arma segreta delle piante per riprodursi e che usano proprio gli animali per questo, la cui natura si è adattata a questa esigenza senza metterli a rischio. Anche per gli animali, infatti, masticare semi e noccioli sarebbe pericoloso, così la pianta li attira e li soddisfa con la polpa del frutto. Gli animali masticano quella e ingoiano intero il nocciolo, che viene mangiato e quindi mantiene intatto il rivestimento, che non viene sciolto dai succhi gastrici e non rilascia così la sostanza velenosa. In questo modo i noccioli e i semi passano indenni attraverso il tubo digerente e, qualche ora più tardi, vengono depositati lontano dalla pianta madre arricchiti da concime organico: ecco come la pianta riesce a diffondersi.

Alla luce di tutto ciò, quindi, puoi continuare a consumare la frutta in tutta sicurezza ma è bene sapere quale ha noccioli e semi potenzialmente velenosi, in modo di evitare anche la minima assunzione e non correre nessun tipo di rischio.

Le albicocche

Le albicocche sono tra i frutti estivi più deliziosi, ma sono anche quelli più famosi per il nocciolo potenzialmente velenoso. Sono, infatti, ricchi di amigdalina, la sostanza di origine naturale che, se liberato dalla sua protezione, potrebbe diventare cianuro una volta ingerito e processato; il cianuro è estremamente tossico per l’uomo e, a secondo delle quantità ingerite, può provocare avvelenamento o, in caso estremo, può anche essere fatale.

Niente paura però: gli studi evidenziando che, per essere pericoloso o letale, il quantitativo di cianuro deve essere compreso tra 0,5 e 3,5 milligrammi (mg) di cianuro per kg di peso corporeo e, in particolare ,il quantitativo di amigdalina deve essere superiore ai 1,5 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo per costituire un vero e proprio pericolo.

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Inoltre, la sostanza è contenuta all’interno del guscio duro e legnoso del nocciolo, quindi a meno che non lo si schiacci o venga rimosso, è molto difficile che un normale consumo di albicocche metta a rischio la tua salute.

In ogni caso, per sicurezza, gli esperti hanno stabilito un limite di sicurezza per l’esposizione occasionale pari a di 20 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo. In base a questi limiti è stato calcolato che gli adulti possono consumare un quantitativo pari a tre semi piccoli di albicocca senza correre rischio, mentre nei bambini scende a circa mezzo seme.

Gli altri frutti: pesche, prugne, ciliegie

Il discorso fatto per le albicocche vale per moltissimi altri frutti con il nocciolo, tra cui per esempio le pesche, le prugne e le ciliegie. Tutti quanti, infatti, contengono al loro interno l’amigdalina e quindi è potenzialmente pericoloso se ingerito dopo essere stato masticato, danneggiato o magari se è già schiuso a causa di un frutto troppo maturo.

Come già detto la quantità di sostanza presente in un singolo nocciolo non è pericolosa: basandosi sui limiti sopra indicati una persona dal peso di circa 70 chili dovrà ingerire almeno 90 milligrammi di cianuro, un numero irraggiungibile coni noccioli se pensi che, ad esempio, quelli delle ciliegie contengono circa 4 mg di amigdalina. Comunque, per sicuri di non correre nessun rischio, è sempre meglio evitare di ingerire i noccioli di questi frutti.

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E i semi? Attenzione a quelli delle mele

Anche i semi non sono immuni al rischio: in particolare quelli della mela sono molto ricchi di amigdalina e al contrario dei noccioli dei frutti esposti in precedenza, questi sono anche molto più piccoli e quindi molto più facili da ingerire.

Anche in questo caso, però, non ti devi spaventare: per avvelenarti con la mela dovresti ingerire e masticare una enorme quantità di semini. Ciò nonostante è meglio separare il frutto dalla sua semenza, che non va masticata né ingerita. E ricorda che questo discorso vale anche per i tuoi animali domestici, quindi se gli dai da mangiare della frutta ricorda di rimuovere sempre semi e noccioli, che potrebbero essere nocivi anche per il suo organismo oltre che pericolosi a livello di ostruzione.

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