Quali sono le differenze fra semi neri e semi bianchi nell'anguria: si possono consumare entrambi o ci sono delle controindicazioni?
L'anguria è uno dei frutti più consumati dell'estate: fresca, dissetante e facile da mangiare ma anche da trasformare in deliziosi dessert o anche in piatti salati. Ma non tutti notano che l'anguria contiene sia semi bianchi sia semi neri: perché? Ci sono delle differenze fra le due tipologie di semi? Scopriamo perché esiste questa differenza, da cosa dipende e se c'è qualche controindicazione nel con sumo dell'uno o dell'altro.
La differenza tra i semi bianchi e i semi neri nell'anguria è legata principalmente al grado di maturazione, alla varietà dell'anguria stessa e al processo di ibridazione. Tendenzialmente i semi neri sono fertili, mentre quelli bianchi non lo sono: la principale differenza tra i due tipi di semi risiede nel grado di maturazione del frutto. I semi neri sono quelli completamente maturi e sono ricchi di nutrienti, come ferro, magnesio e zinco, oltre a essere una buona fonte di fibre e proteine. Sia i semi neri che quelli bianchi sono comunque commestibili e possono essere utilizzati per preparare snack, oli o persino farine. Ma ecco le differenze nel dettaglio:
Gli agricoltori hanno sviluppato alcune varietà di anguria con semi bianchi attraverso un processo di ibridazione. L'obiettivo è quello di ottenere angurie più appetibili per i consumatori, con meno semi da rimuovere. Mangiare i semi bianchi o neri non fa alcuna differenza dal punto di vista alimentare. L'unica differenza sta nella loro capacità di germinare.
Sebbene i semi di anguria siano ricchi di nutrienti e possano essere tranquillamente consumati, come per qualsiasi alimento, è bene considerare alcune piccole accortezze.
In generale, masticando accuratamente i semi, ne favorisci la digestione e riduci il rischio di disturbi intestinali.