L'Università della California sfrutta le sue grandi menti e diversi professori associati da facoltà giapponesi per scoprire un nuovo colorante: è blu ed è totalmente naturale. Il pigmento è estratto da una molecola degli antociani presente nel cavolo rosso. Secondo gli scienziati questo colore non fa male agli umani, anzi potrebbe portare grandi benefici alla salute e all'ambiente.
I professori dell'Università della California hanno trovato un modo per rendere blu tutti i nostri alimenti in maniera naturale: gli scienziati hanno realizzato un colorante con il cavolo rosso, che potrà permettere alle aziende di dire addio agli additivi artificiali. Nel prossimo futuro potremmo dunque essere invasi da panini blu, ciambelle blu, gelati azzurri come il gusto Puffo, così almeno tornerà di moda un vero simbolo degli anni ’90. La differenza rispetto a 30 anni fa è che questa volta sarà naturale: l'università americana ha ottenuto questo pigmento dal cavolo rosso, similissimo al Brilliant Blue FCF o E133, il colorante alimentare blu di riferimento nell'industria. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science, una delle più autorevoli al mondo, perché questa scoperta potrebbe portare enormi benefici sulla salute delle persone.
Il colore blu si trova raramente nelle risorse naturali e fin dai tempi antichi le persone hanno dovuto adattarsi con altri colori o con coloranti molto dannosi. Nel secolo scorso l'industria della cosmesi ha fatto enormi passi avanti con la scoperta di componenti sintetici, "prestati" poi al mondo della moda, della medicina e infine della gastronomia. Vista la natura artificiale della pigmentazione, da sempre i coloranti blu hanno sollevato dubbi e preoccupazioni sulla loro sicurezza, soprattutto se usati come additivi alimentari, ma anche sul loro non trascurabile impatto ambientale.
Questo pigmento è ottenuto grazie a una molecola degli antociani, presente in piccole quantità nel cavolo rosso. Il prossimo passo dello studio starà nel capire come far produrre ai cavoli una quantità maggiore di molecole, trattando gli antociani con un enzima progettato appositamente per questo studio. Il pigmento è stato provato su gelato, glassa delle donuts e caramelle; questi alimenti hanno mantenuto la colorazione per 30 giorni senza alcun tipo di problema.
Prima della distribuzione saranno necessari moltissimi test di sicurezza sull'additivo, ma secondo gli studiosi questo pigmento non solo non fa male, ma potrebbe addirittura fare bene. Secondo uno degli autori, Kumi Yoshida dell'Università di Nagoya, Giappone, gli antociani hanno effetti molto positivi sulla nostra salute e lo testimonia la presenza di cavoli, melanzane, radicchi, lo stesso vino rosso nella dieta mediterranea e giapponese, le due più salutari al mondo.