Quando mangiamo frutta e verdura nella gran parte dei casi buttiamo gli scarti nell'umido, senza pensare che i loro semi, o delle parti dell'alimento, potrebbero essere usate per creare un bell'orto casalingo. Per chi ha la fortuna di avere un giardino - ma in alcuni casi va bene anche un piccolo balcone - ecco 7 alimenti i cui scarti possono essere usati per produrre nuove piante e, naturalmente, nuovi gustosi prodotti.
Riuscire a coltivare le proprie verdure, se si ha la fortuna di avere un giardino in buone condizioni, è l'ideale: filiera ultra corta, tracciabilità e grandi soddisfazioni. Spesso in casa utilizziamo alimenti da cui si possono ricavare semi o talee, che daranno vita a nuove piante, in un circolo virtuoso per l'ambiente e per l'alimentazione. Ecco come fare a coltivare delle piante in giardino, ricavandole dagli scarti dei pasti quotidiani.
I pomodori contengono semi che si possono facilmente estrarre, per essere piantati in giardino. Per seminarli, metteteli prima in una piccola serra domestica: più avanti potrete trasferire le piantine all'aperto. La temperatura ideale per seminare i pomodori, infatti, è di poco superiore ai 20 gradi. Per evitare che la piantina non si sviluppi la pianta non deve patire il freddo: la temperatura non deve mai scendere sotto i 12 gradi.
Le patate sono un alimento molto comune e versatile: protagoniste di mille ricette e mille cotture diverse. Ma sapevate che basta piantarne un pezzo per produrne molte altre ancora? Tutto sta nell'individuare la parte da piantare: il pezzo da usare è quello da cui spuntano i germogli. Trovarlo non è difficile, dato che proprio su quella parte la patata ha come dei nodi incavati.
Una volta germogliate, le patate novelle possono essere raccolte circa 2-3 settimane dopo che la pianta avrà smesso di fiorire; se invece preferite patate più mature dovrete attendere fino a 2-3 settimane dopo la scomparsa del fogliame.
I peperoni sono alcune delle colture più facili da seminare, purché il terreno sia nelle giuste condizioni e dunque fertile La maggior parte degli esperti consiglia di piantare solo un seme per volta, in modo che la pianta abbia più spazio per crescere. In questo caso è più consigliata la coltivazione all'aperto, cosa che rende i peperoni perfetti per essere coltivati in un giardino.
Gli scarti dell'anguria possono essere usati in diversi modi: fra questi il più fruttuoso è naturalmente quello di piantare i suoi semi. Come i pomodori, le angurie devono essere piantate e lasciate crescere in un vivaio o in una serra per alcune settimane, prima di un trasferimento finale nel terreno. Un prodotto completamente sviluppato dovrebbe essere disponibile in 80 giorni; ma, attenzione: avrete bisogno di spazio.
Le erbe aromatiche sono fra le piante più coltivate in casa o in giardino: un alimento base per insaporire e arricchire i vostri piatti. Molte di queste producono dei semi che sono facilmente coltivabili, come ad esempio basilico e menta. In altri casi, si può usare una talea, ovvero una parte della pianta, da metter in vaso. Anche in questo caso, la coltivazione deve partire da un ambiente più protetto, per poi essere spostata all'aperto quando la pianta è "adulta".
Il sedano può essere coltivato in casa, in un piccolo spazio sul balcone, oppure in giardino. Per farlo, basta tagliare la base di un fascio di sedano, ricavandone una parte da mettere in una ciotolina d'acqua: una volta spuntate le radici potrete trasferirlo nella terra.
Il seme dell'avocado si può piantare per far crescere una pianta rigogliosa e lussureggiante: non è detto che i suoi frutti maturino bene, ma tentar non nuoce. Per piantare l'avocado, lavate il seme e mettetelo in un barattolo con dell'acqua. Nelle giuste condizioni, anche questa pianta potrebbe produrre frutti: ma ci vorranno alcuni anni.