Appartenenti alla categoria di pesce azzurro, le sarde, o sardine, sono alimenti poveri ma ricchi di proprietà benefiche: con sali minerali, omega-3, proteine e vitamine sono una fonte inestimabile di nutrienti. Scopriamo tutti i benefici e qualche piccola controindicazione.
Uno dei pesci maggiormente rappresentativi della nostra dieta: le sarde, conosciute anche con il nome di sardine, sono un alimento eccezionale e ricco di importanti nutrienti per il nostro organismo. Fanno parte della categoria del pesce azzurro e sono caratterizzate da una carne tenera e da un sapore deciso, il che le rende particolarmente versatili in cucina: dai bucatini alle polpette sanno come conquistare tutti.
Ricche di proteine e sali minerali sono una delle basi che costituiscono la nostra dieta mediterranea. Spesso sono associate a cibi appartenenti alla cucina povera, in realtà contengono tantissimi nutrienti che li rendono un piatto sano e completo.
Diffuse in tutto il mar Mediterraneo e nelle acque europee dell’Oceano Atlantico, le sarde possono essere di piccole o medie dimensioni – in genere, hanno un corpo lungo circa 20 centimetri – presentano un aspetto affusolato e con squame di color argento con venature verdi. Da non confondere con acciughe e alici, le sarde possiamo trovarle fresche in pescheria nei mesi che vanno da marzo a settembre, anche se quelli dal sapore più intenso vengono pescati da maggio in poi, o anche sott'olio o sotto sale.
Le sardine sono pesci molto interessanti dal punto di vista nutrizionale: sono povere di calorie ma ricche di proteine e sali minerali, in particolare magnesio, sodio e selenio. Sono un ottimo apporto di vitamina B12, vitamina D e ricche di omega-3 che aiutano a contrastare l’azione del colesterolo e proteggono il sistema cardiovascolare.
L’elevata quantità di vitamina D contribuisce a mantenere in salute le ossa, in quanto favorisce l’assorbimento di calcio, ma anche di cuore e cervello svolgendo un’azione significativa nel contrastare stati di ansia o depressione.
La vitamina B12 protegge le arterie e il sistema nervoso dall’invecchiamento precoce, grazie alla formazione dei globuli rossi di cui la vitamina è responsabile.
Grazie alla presenza di zinco, le sardine aiutano a velocizzare il metabolismo, ma anche a mantenere il giusto equilibrio ormonale e a preservare la vista e l’olfatto.
Alcuni sali minerali come il selenio aiutano a contrastare l’invecchiamento cellulare, mentre il calcio protegge il tessuto osseo, svolgendo un’azione anti-tumorale e regolando l’ipertensione, e, infine, il magnesio contribuisce al benessere del sistema cardiaco e osseo.
Il loro alto contenuto di omega-3 ci aiuta a tenere sotto controllo il colesterolo buono, contrastando l’effetto del cosiddetto colesterolo cattivo, ma anche dei trigliceridi alti e in generale delle malattie cardiovascolari.
Come abbiamo fino ad ora elencato, le sardine possiedono un gran numero di benefici: nonostante ciò però è importante fare attenzione ad alcune possibili controindicazioni. Prima di tutto, il consumo di sardine è sconsigliato a persone che soffrono di gotta o di problemi ai reni, in quanto contengono la purina, che può portare alla formazione di una sostanza chiamata acido urico, dannoso per chi soffre di queste malattie. Sconsigliate invece quelle tenute sotto sale per le persone che soffrono di ipertensione e anche per chi soffre di reflusso gastroesofageo o gastrite perché possono provocare acidità di stomaco.