Prodotto da una sola azienda al mondo, nella contea di Essex, il sale di Maldon è pregiato e di altissima qualità, tanto da guadagnarsi un'onorificenza speciale da parte della famiglia reale britannica. Ma in cosa è diverso dal normale sale da cucina?
Rosa dell’Himalaya, nero di Cipro, rosso delle Hawaii: quanti tipi di sale abbiamo conosciuto negli ultimi anni? In questo articolo però vogliamo parlarti di una tipologia che forse molti conoscono – almeno visivamente – ma che è ancora poco utilizzata nelle cucine di casa: il sale Maldon. Scopriamo da dove viene e quali sono le sue caratteristiche (e come è diventato il sale ufficiale della famiglia reale britannica).
Il sale di Maldon non è altro che un tipo di sale che, rispetto al normale sale da cucina formato da cristalli cubici, presenta dei cristalli più grandi e di forma diversa: una sorta di piccole scaglie piramidali che gli inglesi chiamano flakes, “fiocchi” in italiano. Grazie alla sua particolare forma, questo sale non si discioglie velocemente, donando ai piatti un sapore e una croccantezza molto particolare, e per questo utilizzato in particolare per completare i piatti a fine cottura.
Il sale Maldon viene prodotto solo ed esclusivamente nella cittadina di Maldon, nell’Essex (contea dell’Inghilterra orientale), posta sulla foce del fiume Blackwater. Oggi l’unico produttore di questo ingrediente è la Maldon Crystal Salt Company, un’azienda a conduzione familiare, che produce questa tipologia di sale dal 1882.
Nonostante abbia attraversato quattro generazioni, il metodo di lavorazione è rimasto pressoché invariato, a eccezione delle fonti energetiche che sono passate dal carbone al gas naturale e all’elettricità. Il processo si compone di diverse fasi: l’acqua marina, dopo essere stata filtrata, viene versata in ampie vasche poco profonde e portata a ebollizione; a questo punto la temperatura viene abbassata in modo da favorire un’evaporazione più lenta, grazie alla quale sulla superficie della vasca cominciano a formarsi dei cristalli di sale che vengono poi raccolti rigorosamente a mano.
Il sale di Maldon viene da sempre prodotto in questo modo: questo perché la penisola Britannica, a differenza delle saline delle coste mediterranee, non gode di un clima caldo e secco da poter sfruttare per la produzione di sale.
Così buono e così particolare che il sale Maldon è diventato addirittura il sale ufficiale della Royal Family. Nel 2010 infatti sembra che la Regina Elisabetta II andò in visita alle saline di Maldon: due anni dopo concesse loro il Royal Warrant of Appointment, un simbolo di eccellenza, un’onorificenza della Famiglia Reale concessa a un ente o un’attività, come fornitori ufficiali di sale marino.
A differenza di ciò che si pensa, il sale di Maldon non ha una maggiore capacità di salare rispetto a quello normale: questa percezione è dovuta soltanto dal fatto che i suoi cristalli, essendo più grandi, occupano una maggiore superficie di contatto con la lingua. E se stai pensando che possa avere qualche tipo di effetto benefico – come le varianti colorate che però, in realtà, non ne hanno – ci dispiace deluderti: infatti, come il normale sale, è formato da cloruro di sodio e qualche traccia di minerali in una percentuale talmente bassa (poco più dell’1%) da doverne consumare una quantità altissima – per noi dannosa – per poterne beneficiare. Questo vuol dire anche che, ovviamente, va utilizzato con parsimonia in quanto un consumo eccessivo può comportare gli stessi problemi del sale da cucina.
A differenza del sale da cucina, il sale di Maldon è più difficile da trovare in commercio: è possibile acquistarlo in negozi alimentari più specializzati, in cui c’è la possibilità di reperire ingredienti più ricercati, oppure acquistarlo tranquillamente online.
Per quanto riguarda l’utilizzo in cucina, i più pigri penseranno che il sale di Maldon può essere utilizzato soltanto per salare gli alimenti, ma per chi possiede quel pizzico di creatività può essere un ingrediente estremamente versatile. È ottimo per salare gli alimenti a fine cottura e come rifinitura del piatto, molto indicato con alimenti dalla consistenza morbida, come ad esempio alcuni tipi di formaggi, dove lavora per contrasto. Per gli amanti dell’abbinamento dolce e salato, il sale di Maldon è eccezionale per completare dolci, come biscotti o brownies, ma anche in abbinamento al cioccolato o al caramello.
Un ultimo consiglio: evita di utilizzarlo per salare la pasta in cottura. La sua particolarità, infatti, consiste proprio nella forma e nella consistenza che, ovviamente, con le alte temperature rischierebbe di essere persa. Inoltre, essendo un prodotto più pregiato, ha un costo elevato rispetto alla media del normale sale da cucina (si aggira tra i 2 e i 7 euro per 100 grammi di prodotto) e quindi è “sprecato” utilizzarlo nella pasta.
La Maldon Sea Salt Company produce anche una versione affumicata del proprio sale: viene realizzata grazie a un procedimento a basse temperature con il legno di quercia inglese. Questa particolare versione regala ai piatti un gusto speziato e deciso, specialmente su carni bianche e verdure saltate, ma anche su carni marinate e pesce cotto al forno. Di più recente produzione invece, sono il sale di Maldon aromatizzato all’aglio, mescolato con aglio selvatico e arrostito, e al peperoncino, realizzato con quello caratteristico di Aleppo e una varietà tipica tailandese chiamata Bird’s Eye.