Una cucina raffinata e incentrata sul km 0 che ha illuminato la zona rurale della Sardegna portando turismo e lustro a Siddi, un paesino di 700 abitanti senza bar né edicole ma con un ristorante stellato, almeno fino a poco tempo fa. Dopo un anno di stop, il S'Apposentu chiude definitivamente i battenti.
Una città fantasma che perde anche la cometa che ha indicato la via negli ultimi 10 anni: Roberto Petza lascia il S’Apposentu di Siddi dopo un anno di silenzio e di chiusura.
Il ristorante, Stella Michelin dal 2013, si trovava in una bellissima villa stile Liberty ed oltre al S'Apposentu ospitava anche l'Accademia di Alta Cucina Casa Puddu, in cui tanti giovani cuochi andavano a studiare sulle orme di Petza.
Lo scenario in Marimilla è ormai diventato surreale: ci sono le Poste, una banca, un museo ma manca un bar, manca un’edicola. È tutto chiuso, in questo suggestivo paesino che conta 700 abitanti scarsi e che ha raggiunto fama internazionale grazie alle idee di Petza: uno dei pochi chef, infatti, ad aver portato l’alta cucina sarda nell’Olimpo della ristorazione contemporanea.
Traspare amarezza nel post dello chef: “Ho chiuso un accordo col comune di Siddi, proprietario dell'immobile che mi ha ospitato per 10 anni. Con la consegna delle chiavi si chiude un ciclo. Tante gioie e qualche amarezza in questo periodo trascorso in Marmilla. Decisi di accettare la sfida di atterrare come un extraterrestre nella zona più depressa della Sardegna…atterrai in Marmilla con tanta voglia di tornare alla terra, alla natura e ai suoi prodotti…Mi sono scontrato e rispecchiato col lato umano di noi isolani e isolati che ci porta a diffidare sempre del bello che ci cade addosso e a viverlo con diffidenza, con la convinzione che dietro il bello ci sia un prezzo da pagare in termini di dignità e onore”.
Una grande perdita per la Sardegna e la sua cucina perché lo stile raffinato di Petza incentrato sul km 0 e sulla tradizione dei Quattro Mori ha illuminato il sentiero rurale ed il suo lato oscuro: lo spopolamento delle zone interne della Regione. Nonostante i piani di ripopolamento con gli incentivi per il turismo, per una serie di concause la Sardegna non riesce ad allineare le grandi risorse costiere alle risorse interne, nonostante la ricchezza paesaggistica e naturale che presenta l'isola.
Nel post su Facebook lo chef non parla del suo futuro quindi bisogna solo attendere per la prossima destinazione del cuoco di San Gavino Monreale.