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20 Novembre 2024 11:01

Rischio botulino nelle zuppe pronte: “3 minuti di cottura sono troppo pochi” secondo il Ministero

Una circolare del Ministero della Salute chiede alle aziende di rettificare la dicitura sulle confezioni: non più 3 minuti ma 5 minuti per evitare ogni rischio di botulino.

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Il Ministero della Salute va "contro" le aziende di zuppe pronte: non basta far bollire le zuppe per 3 minuti, c'è il rischio botulino. Si raccomanda quindi di far bollire questi prodotti per almeno 5 minuti per prevenire il rischio di contaminazione da tossine botuliniche. Le zuppe, le vellutate e i passati di verdura pronti, disponibili nei banchi frigo dei supermercati, rappresentano un’opzione pratica e veloce per i pasti quotidiani. Tuttavia, per consumarli in totale sicurezza, è fondamentale seguire alcune semplici ma importanti regole.

Una circolare per le nuove raccomandazioni

Questa misura è stata sottolineata in una recente circolare della Direzione Generale per l'Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione (Dgsan), inviata a Unionfood, Federdistribuzione, Coop e Conad, e nasce dall’esigenza di garantire la sicurezza alimentare in seguito a un tragico caso di intossicazione mortale avvenuto a Roma qualche settimana fa. Un'anziana donna ha perso la vita per una zuppa di carciofi contaminata.

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Cosa sappiamo sul rischio botulino nei cibi refrigerati? Il botulino è una tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum, considerato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) "il veleno naturale più potente per l’uomo". Questo microrganismo prolifera in ambienti anaerobici e a temperature non adeguatamente controllate, motivo per cui i prodotti refrigerati a lunga conservazione (noti come Repfeds: Refrigerated Processed Food with Extended Durability) possono rappresentare un terreno favorevole per il suo sviluppo. Secondo l’esperienza maturata negli anni e riportata dal Ministero della Salute, molti episodi di botulismo sono stati associati proprio a prodotti simili. Per ridurre al minimo i rischi, gli esperti sottolineano due aspetti fondamentali:

  • Mantenere la catena del freddo: le zuppe e le vellutate devono essere conservate a temperature inferiori ai 6°C, sia nella fase di distribuzione che durante la conservazione domestica. Tuttavia, i frigoriferi domestici spesso operano a temperature superiori, con una media che si aggira tra 8,5°C e 9,5°C, rendendo questo controllo difficile per i consumatori.
  • Cottura adeguata: il calore è l’unico metodo efficace per eliminare le tossine botuliniche già presenti nel prodotto quindi far bollire per 5 minuti e non per 3 come suggerito in, di fatto, tutte le confezioni presenti nei supermercati.

Per evitare qualsiasi rischio, la cottura diventa un passaggio cruciale. Anche se alcune confezioni riportano indicazioni come "scaldare per tre minuti", questi tempi potrebbero non essere sufficienti a garantire la sicurezza alimentare. Per questo motivo, il Ministero della Salute e l’ISS hanno chiesto ai produttori di aggiornare le etichette, aggiungendo la dicitura "far bollire il prodotto per almeno 5 minuti", scritta in modo chiaro e ben visibile.

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