Riscaldare il caffè del giorno prima: un'abitudine molto diffusa nelle nostre case. Ma cosa succede al caffè riscaldato? La caffeina deperisce e se sì, in quante ore? Fa male tenere il caffè a contatto con il metallo? Ecco tutto quello che dovete sapere su questa pratica.
Caffè, una bevanda molto amata nella nostra cultura gastronomica: energizzante e corroborante, ci dà una sferzata di energia grazie alla caffeina con poche calore, zucchero a parte. Ma quando si parla di caffè, oltre a evitarne l'abuso per non incappare in problemi di insonnia, circolano sempre notizie incerte: è vero ad esempio che riscaldare il caffè del giorno prima fa male? Ecco tutto quello che dovete sapere su questa abitudine molto diffusa.
Inimitabile quando appena fatto, spesso capita di preparare più caffè di quanto ce ne serva e conservarne un po' in frigo o nel pentolino. Partiamo dalla prima domanda: che sapore ha il caffè avanzato dal giorno prima?
Se avete versato il caffè del giorno prima in un contenitore ermetico prima di riporlo in frigorifero, potete stare certi che il gusto non ne uscirà compromesso; se invece vi siete dimenticati di questa operazione, una volta riscaldato il caffè risulterà avrà perso il suo sapore, in parte o del tutto. La maggior parte del sapore del caffè deriva proprio dalla sua preparazione al momento e già dopo circa 30 minuti il sapore inizia a deteriorarsi a causa di un processo chiamato ossidazione: detto in parole semplici, l'esposizione del caffè all'aria fa sì che il sapore vada "sparendo" rapidamente. Riscaldare il caffè avanzato dal giorno prima non ripristinerà il suo gusto originale; al contrario, il gusto peggiorerà: il caffè diventerà più amaro e talvolta perfino acido.
Seconda domanda: bere il caffè riscaldato dopo qualche ora, ci fa assumere meno caffeina? In realtà no: a meno che non siano passati giorni, la caffeina resiste bene e non deperisce facilmente, soprattutto se avete conservato il caffè in una boccetta di vetro o un contenitore ermetico poi riposti in frigo. Non vale, invece, per il caffè conservato fuori dal frigo, che deperisce molto prima.
In questo caso il pro è sicuramente uno: evitare gli sprechi. Naturalmente, "l'efficienza" della bevanda viene in parte compromessa, ma non del tutto: in ogni caso potete utilizzare il caffè in più anche per creare dei dolci velocissimo, come ad esempio la crema al caffè.
Secondo alcune ricerche, non è consigliabile riscaldare il caffè perché, oltre all’alterazione dei suo componenti chimiche, la sua ingestione può essere dannosa per l’organismo. Il caffè contiene l’acido clorogenico che, se sottoposto al calore si decompone diventando acido caffeico e acido chinico: due sostanze che, in alte concentrazioni, possono anche causare dei problemi gastrici. Quindi per questo motivo non è consigliabile riscaldare il caffè né ai fornelli né con il forno a microonde: se non riuscite a bere tutto il caffè quando è caldo, è consigliabile bere quello che rimane freddo. Oppure provate a utilizzare dei thermos per mantenere il calore del caffè più a lungo.
Molti si chiedono se scaldare il caffè nel classico pentolino da latte faccia male: un dubbio sollevato anche dalla trasmissione Report in un'inchiesta di qualche mese fa. Sia la moka sia il pentolino usato per riscaldare il caffè, infatti, rilasciano una piccola parte di metallo nella bevanda, ma le quantità rilasciate risultano ben al di sotto di quelle a norma di legge, in particolare per la moka. Questo però dipende anche dalla qualità dell'acciaio: nel caso dell’acciaio inox 18/10 si è di fronte a quella classe di acciai che non hanno problemi col contatto con gli alimenti.