In cucina si utilizzano tantissimi materiali diversi, quasi senza rendersene conto: stoviglie, teglie, misuratori, contenitori e packaging vari. Se avete impostato una buona raccolta differenziata, non potete sbagliare inserendo nel riciclabile anche materiali che non lo sono e che potrebbero inficiare il lavoro di smaltimento e riutilizzo: ecco quindi una lista di oggetti da cucina da non inserire mai nei contenitori della differenziata.
La raccolta differenziata è ormai entrata a far parte della nostra vita e, fortunatamente, molti di noi hanno messo in pratica fin da subito alcune regole per riciclare bene. Ma non sempre sappiamo esattamente di cosa sono fatti i materiali che usiamo in cucina e, magari, li confondiamo con altri materiali riciclabili, creando seri problemi a tutto il processo di smaltimento e riciclo. Ecco dunque 10 prodotti di uso comune che non dovrebbero mai essere messi nei cassonetti della riciclata.
I vetri Pyrex sono appositamente creati per resistere a una grande quantità di calore, quindi durante il processo di riciclaggio non si sciolgono correttamente con gli altri tipi di vetro. Buttandoli nella raccolta della plastica, come spesso avviene, si rischia di inficiare il lavoro di fusione dei materiali: il Pyrex va regolarmente buttato nel cestino della indifferenziata.
Per quanto riguarda i contenitori di polistirolo, le norme cambiano di comune in comune. In generale il polistirolo sono assoggettate alla plastica, oppure al differenziato "multimateriale", cioè quello in cui vanno sia plastica, sia vetro, sia alluminio. Alcuni comuni però distinguono fra: polistirolo alimentare, per intenderci quello delle vaschette contenente pasti o alimenti, che va lavato e messo nella plastica; polistirolo da imballaggio, come quello che ricopre gli elettrodomestici che, secondo le regole specifiche del comune di residenza, dovrà essere conferito nell'indifferenziato o nella plastica. Per essere sicuri, consultate le regole del vostro comune.
Lo specchio è un oggetto molto particolare perché è composto da più strati: quello in superficie ha un rivestimento riflettente fondamentale perché funzioni. Tuttavia, questo rivestimento rende molto difficile il riciclo: se non volete buttarli nell'indifferenziato provate a donarli ad un artista che lo possa riutilizzare in maniera creativa.
Le lampadine e altri oggetti come questi, ad esempio le lampade fluorescenti (CFLS), contengono mercurio, quindi non è corretto smaltirle nella raccolta differenziata. Per questi oggetti, così come per il RAEE (le apparecchiature elettroniche) bisogna cercare un centro di smaltimento o un'isola ecologica. Buttandoli nell'indifferenziata infatti causereste gravi danni all'ambiente.
Per prima cosa, non si dovrebbero mai buttare bombolette spray semi piene, perché si tratta di liquidi infiammabili e quindi molto pericolosi. Svuotata la bomboletta, potete rimuovere il tappo e, se di plastica, buttarlo nella raccolta differenziata. Il corpo della bomboletta, invece, va depositato presso un centro di smaltimento o un'isola ecologica.
Proprio come per il Pyrex, anche i bicchieri che utilizziamo a tavola sono trattati con sostanze chimiche che li aiutano a resistere a temperature sia calde che fredde. Pertanto, non si scioglieranno con i normali barattoli di vetro: per smaltirli, avvolgeteli nella carta e gettateli nel cestino dell'indifferenziata.
Le ceramiche non si sciolgono affatto, quindi non possono essere riciclate con i metodi standard. Questo significa che dovreste buttarla nell'indifferenziata: piuttosto meglio vendere i cocci o regalarli a qualcuno che li riutilizza, come nel caso dello specchio. In alternativa, alcuni cantieri
In caso contrario, puoi lasciarli cadere nei cantieri dove possono schiacciarli per fare cemento, ecc.
Le stampelle per gli abiti vendute insieme ai vestiti possono andare nella raccolta della plastica perché considerate imballaggi riciclabili. Invece, se le grucce sono vendute a parte (come quelle che si vendfono nei supermercati, nei negozi di arredamento oppure di oggettistica) devono essere messe nella raccolta indifferenziata.
Come per il polistirolo, i centri di riciclaggio che accetteranno le classiche palline da imballaggio non sono molti: è sempre bene informarsi sulle regole che ogni Comune si dota in merito a questi prodotti così particolari.
Potrebbe sembrare scontato, ma non tutti i sacchetti di plastica possono essere messi nel contenitore apposito: a volte si tratta di plastica riciclabile, altre volte materiali compositi. La cosa migliore anche in questo caso è informarsi sul tipo di materiale che si deve smaltire e consultare le regole sui siti comunali.
Gli scontrini non sono fatti di carta ma di materiale termico: devono avere delle caratteristiche precise per resistere nel tempo ed evitare di scolorire (con dei limiti naturalmente) perché di fatto si tratta di prove di un avvenuto pagamento. Nella loro produzione vengono infatti usate delle sostanze chimiche: proprio per questo motivo, così come nel caso dei biglietti dell'autobus, vanno buttati nell'indifferenziato.