Ricette con il lardo: i piatti e i consigli per valorizzare l’eccellenza italiana
Il lardo è un prodotto molto particolare, dal gusto e dalla storia unica: ma come fare ad abbinarlo al meglio in cucina? Ecco consigli e ricette per valorizzare questa eccellenza (non solo) italiana.
Già usato dagli antichi Romani come condimento e conservante, da "semplice" riserva energetica per la stagione più fredda, il lardo è diventato un salume pregiato e utilizzato in molte ricette, sia in a casa sia in ambito ristorativo. Un salume, dicevamo, ma molto diverso dall'immaginario classico di questi prodotti: si tratta infatti di una specialità che si ottiene dalla salatura, dall'aromatizzazione e dalla stagionatura dello strato di grasso sotto la cute del maiale e che si preleva soprattutto dalla parte dorsale, ma anche dal collo e dalla parte alta dei fianchi dell'animale.
Il lardo si presenta come un parallelepipedo di grasso stagionato che può essere speziato in diversi modi, con aglio, pepe nero, rosmarino, timo, salvia, finocchio, peperoncino e perfino tartufo. In Italia abbiamo diverse produzioni d'eccellenza, che si differenziano per la stagionatura ma anche per i condimenti:
Lardo di Colonnata Igp. Probabilmente il più celebre, il lardo di Colonnata è una specialità toscana che stagiona almeno sei mesi nelle vasche di marmo di Carrara e viene aromatizzato con aglio, pepe nero, rosmarino e salvia.
Lardo di Cinta Senese. Sempre dalla Toscana ma dalla zona di Siena, il lardo di cinta senese viene appunto realizzato con questa tipica razza locale considerata molto pregiata. Ha un sapore più dedicato e un colore più roseo rispetto al precedente e viene stagionato per 4 mesi circa.
Lardo di Arnad Dop. Tipico della Valle d'Aosta, il lardo dio Arnad è aromatizzato con le erbe di montagna, cosa che gli regala un gusto diverso dai precedenti, con note erbacee e leggermente balsamiche. Viene stagionato per almeno tre mesi nelle barrique di rovere (che solitamente si ultizzano per il vino).
Un altro lardo molto celebre è quello prodotto in Spagna dalla razza di maiale iberico più celebre al mondo, il Pata negra. Il lardo di Patanegra è molto particolare perché viene stagionato per almeno due anni e per questo ha un colore scuro e un sapore molto intenso; un'altra specialità simile al nostro lardo è il salo ucraino.
Una volta raccontate le caratteristiche del lardo, è bene capire come abbinarlo in cucina: molti, infatti, sono "spaventati" dall sapore particolare, nonché dalla grassezza di questa specialità. Il suo sapore dolce e aromatico, però, si sposa bene con molti ingredienti salati e acidi come i pomodori, verdure dal sapore intenso, formaggi freschi di capra, salse allo yogurt, vinaigrette, ma anche con ingredienti dolci come il miele, i fichi, le castagne, i gamberi, la zucca.
Nella nostra selezione di ricette troverai proposte molto semplici come le bruschette lardo e miele o gli ziti lardiati, ideali per familiarizzare con questo prodotto, ma anche ricette più elaborate come la minestra maritata puglieseo lo stracotto modenese, in cui potrai scoprire l'uso regionale del lardo. Se ami il pesce devi provare l'abbinamento con i gamberoni, mentre se cerchi un piatto più rustico ti suggeriamo la torta baciocca, una torta salata tipica dell'Emilia Romagna che abbina il lardo a cipolle e patate.
Le bruschette lardo e miele sono dei crostoni di pane gustosi e sfiziosi, perfetti da gustare per un pasto veloce o da servire in occasione di un aperitivo tra amici. Seguite la ricetta e non ve ne pentirete.
Il pesto modenese è un battuto a base di lardo, aglio e rosmarino, tipico della città di Modena. Si tratta di un condimento saporito, ideale per farcire le tigelle o per esaltare arrosti e carni alla griglia.
I borlenghi sono delle crêpes sottili e croccanti, a base di farina, acqua e sale, tipiche della tradizione gastronomica emiliana. Perfetti da gustare come antipasto o aperitivo, vengono qui farciti con un battuto di lardo, aglio e rosmarino e parmigiano grattugiato.
Gli ziti lardiati sono un primo tipico della tradizione campana. Gli ziti vengono spezzettati, lessati al dente e mantecati poi in padella con un sughetto preparato con un battuto di lardo e cipolla, pomodori pelati e basilico.
I paccheri alla napoletana sono un primo piatto tipico della tradizione campana, perfetto per un pranzo domenicale in famiglia, un'occasione di festa o una cena con gli amici. Un grande classico semplice e molto gustoso, che prevede l'utilizzo di pochi ingredienti ma di altissima qualità. A partire dai pomodori pelati che, dolci e succosi, vengono cotti insieme a un soffritto di odori e lardo, che conferirà alla preparazione fragranza e sapidità. Un condimento ideale per accogliere uno dei formati di pasta più celebri della cucina partenopea, i paccheri, rigorosamente di semola di grano duro italiano e trafilati al bronzo. Scoprite come realizzarli alla perfezione seguendo passo passo la nostra ricetta.
La paniscia novarese è un risotto ricco e saporito, tipico della tradizione piemontese e in particolare della città di Novara. Una pietanza perfetta per la stagione invernale. Seguite passo passo la ricetta.
I gamberoni al lardo sono un antipasto semplice e raffinato: i crostacei, avvolti in fettine di lardo, vengono saltati in padella con un filo d'olio e sfumati con il brandy.
Polenta e bruscitt è una ricetta tipica della tradizione lombarda, in particolare della città di Busto Arsizio, nel Varesotto. È un piatto unico ricco e saporito, ideale per la stagione invernale, realizzato originariamente con ingredienti poveri e di recupero. Seguite passo passo la ricetta.
Lo stracotto emiliano è un secondo tipico dei pranzi delle domeniche: una ricetta succulenta e genuina che si prepara in casa da tempo immemore. Tipico in particolare della provincia di Piacenza (dove per tradizione si fa anche con la carne d'asina), si tratta di un piatto ricco e saporito, a base di carne di manzo cotta a lungo – e per questo morbidissima – in un sugo a base di brodo, estratto di pomodoro, aromi vari e vino. La caratteristica più particolare è l’aggiunta dei chiodi di garofano e, in alcune case, di una stecca di cannella, che danno alla carne un sapore decisamente invernale e familiare. La sua preparazione, una volta, era legata alla ricetta degli anolini, perché proprio con questo tipo di carne si preparava il loro ripieno. Oggi lo stracotto di prepara per diverse occasioni: non mancate l'occasione di provare questa ricetta sicuramente lunga, anche se non molto complessa, che però vi regalerà grandi soddisfazioni. Noi lo abbiamo abbinato a un bel piatto di polenta, ma voi potete decidere di variare il contorno come preferite.
La minestra maritata pugliese è un primo ricco a base cicoria, scarola, sedano, finocchi, brodo di carne e pancetta, o lardo, il tutto cosparso con abbondante pecorino grattugiato. È ideale per un pranzo domenicale in famiglia.
Le patate in tecia sono un contorno semplice e gustoso, tipico della cucina friulana e in particolare della città di Trieste. Una pietanza molto saporita che un tempo veniva preparata dalle massaie triestine in una padella di ferro annerita, chiamata per l'appunto "tecia"; questa, dopo la cottura, non andava lavata, ma solo strofinata con della carta assorbente: era questo il segreto per ottenere delle patate dorate, croccanti e dall'irresistibile crosticina.
La torta baciocca è un torta salata originaria della Val di Taro, tra l'Emilia-Romagna e la Liguria: un rustico composto da un guscio di pasta matta, e un ripieno a base di patate, cotte in padella con lardo e cipolla, uovo sbattuto e parmigiano.